Viabilità

Svincolo: proposte modifiche a Mendrisio ma anche a Stabio

La municipale Francesca Luisoni ha elencato le misure presentate da USTRA al gruppo di lavoro dedicato a PoLuMe
© CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
12.02.2025 06:00

La verità spesso sta nel mezzo. Se il detto è applicabile anche al caso dello svincolo di Mendrisio e agli interventi ipotizzati dall’Ufficio federale delle strade (USTRA) lo lasciamo decidere a voi lettori.

La verità a cui ci riferiamo riguarda gli interventi nel comparto dello svincolo autostradale di Mendrisio pensati da USTRA e presentati al gruppo di lavoro dove sono rappresentati il Cantone, la CRTM e i Comuni coinvolti nel progetto PoLuMe.

Nelle scorse settimane la Città di Mendrisio si era detta sconcertata per il possibile ripensamento dello svincolo illustrato al gruppo di lavoro a novembre (prima del voto federale sulle autostrade), USTRA a stretto giro di posta aveva smentito l’indiscrezione, parlando di leggeri adattamenti fuori dal tracciato autostradale. Le versioni a larghi tratti discordanti avevano convinto l’Alternativa a interpellare il Municipio (primo firmatario Giampaolo Baragiola), un testo a cui la capodicastero Pianificazione e spazi pubblici ha risposto in coda alla seduta di Legislativo di lunedì. E si tratta di una risposta che, potrebbe dare ragione (o torto) a entrambe le parti. Perché da un lato non paventa il ripensamento dello svincolo, ma dall’altro mette in luce l’intenzione di apportare diverse modifiche, anche sostanziali, ad opere stradali più o meno nuove.

Più 1.300/1.400 veicoli

Luisoni ha premesso che lo scopo del gruppo di lavoro è «la fluidificazione delle percorrenze soprattutto la mattina e la sera» e che la simulazione con orizzonte 2050 fatta da USTRA «mostra un aumento del traffico in entrata allo svincolo pari a più di 1.300-1.400 veicoli durante le ore di punta, sia al mattino, sia alla sera, indipendentemente dalla realizzazione di PoLuMe. Sono state evidenziate code in autostrada sia da nord sia da sud, difficoltà di cambio di corsie in prossimità dello svincolo da sud e manovre in conflitto alle rotonde».

A Mendrisio, le rotonde

Le proposte di USTRA «per far fronte a questa situazione allo svincolo, prevedono di sopprimere la rotonda Laveggio (quella più verso Rancate) di adeguare la rotonda Borromini (all’altezza del distributore) eliminando il diritto di svolta a sinistra verso via Borromini per chi arriva da Mendrisio, la creazione di diversi bypass alle rotonde mantenute di Rancate e Mendrisio (le due interne allo svincolo) e l’eventuale gestione semaforica della rotonda in uscita dall’A2 da sud e in entrava verso nord».

A Stabio «imponenti proposte»

Luisoni ha elencato anche le opere previste a Stabio. «Per quanto concerne l’uscita a Stabio est USTRA rileva delle difficoltà di scorrimento a causa dei nodi di collegamento locali, ma anche una difficile permeabilità trasversale». Di riflesso «propone degli interventi per fluidificare il flusso, il principale separando e proteggendo i percorsi di mobilità lenta». Per quanto riguarda il traffico veicolare è stato presentato «un riordino dell’incrocio Stabio est, quindi tra via Pioppi e via Croce Campagna, con una nuova rotonda in superficie, un sottopasso per la percorrenza diretta nord sud e un bypass in superficie in direzione sud-nord, oltre a diversi bypass per la rotonda per Stabio est e la rotonda in direzione Gaggiolo». Illustrate altresì proposte per la mobilità lenta, tra cui un sottopasso.

Dopo aver presentato le misure Luisoni ha ribadito la «preoccupazione e lo stupore» che tali prospettive hanno suscitato all’interno del Municipio. «L’aggiornamento proposto dello svincolo presenta notevoli criticità che avranno un impatto diretto sul piano del traffico cittadino. Inoltre le imponenti proposte presentate per Stabio renderebbero verosimilmente più attrattiva la percorrenza dei nuclei di Ligornetto e Genestrerio per il traffico di transito».

Per quanto concerne i tempi, ha concluso Luisoni, «prima del voto federale l’intenzione di USTRA era di inoltrare la domanda di costruzione per PoLuMe entro la fine di quest’anno. Ora la progettazione è sospesa, quindi ci sono le basi per discutere con calma quanto presentato». Che per ora, ricordiamo, è una proposta. USTRA si è ad esempio già detto disposto a trovare una «diversa soluzione» per l’accesso al comparto Rime-Brecc.