Teatro ai bagni di Arzo, ma il restauro è lontano

Della rinascita e della sistemazione dei vecchi bagni di Arzo si parla da tempo anche se negli ultimi mesi il progetto sembrava essere caduto nel dimenticatoio. In effetti in questi difficili momenti dettati dalla pandemia, la ristrutturazione dei bagni non è probabilmente il primo dei pensieri degli amministratori comunali di Mendrisio. Non di meno qualcosa si muove, non foss’altro che per la proposta di performance «Tutti dormono» della compagnia Concreta Teatro in programma questa sera dalle 20.30 proprio alle ex piscine (in caso di cattivo tempo lo spettacolo sarà proposto domani).
Si cercano finanziamenti
«Si tratta di una performance artistica estemporanea che utilizza il sito così com’è. Finora non è stato eseguito alcun lavoro di sistemazione» ci spiega il capo del Dicastero costruzioni Daniele Caverzasio. Sia quel che sia, anche se ancora in stato indecoroso la struttura ha già attirato l’attenzione di Concreta Teatro, a dimostrazione che l’indirizzo come luogo di eventi possa essere azzeccato.
Ma, come scritto, il Municipio non ha ancora fatto passi concreti per ridare una seconda vita alla storica struttura inaugurata nel 1932 realizzando un piccolo anfiteatro per eventi con una capienza massima di 300 persone.
«Per il momento c’è stata una prima domanda di costruzione ma non si è andati più in là. Soprattutto non c’è ancora il messaggio con la richiesta di un credito per l’operazione. Calma e gesso. In primo luogo bisogna far fronte a vari problemi finanziari della Città. Ci sono delle priorità. Da parte mia, mi sto adoperando alla ricerca di altri modi di finanziamento. Per questo ho già dei contatti con l’Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio» aggiunge il municipale Caverzasio.
Vertenza rientrata col Patriziato
Nel frattempo sembra rientrata la vertenza con il Patriziato di Arzo, che si era opposto alla domanda di costruzione. C’è stato un incontro fra le parti e Caverzasio afferma di aver dato tutte le rassicurazioni in merito a una possibile concorrenza fra gli eventi che verrebbero proposti ai bagni con quelli alle vicine cave di Arzo (di proprietà del Patriziato), una location che già oggi si dimostra l’ideale per taluni generi di rappresentazioni. «Saremo ben lieti di affidare la gestione dei bagni al Patriziato in modo che si possano allestire cartelloni ad hoc. Il nostro obiettivo è sempre quello di conservare un bene culturale e patrimoniale storico e d’interesse cantonale, le discussioni col Patriziato non saranno certamente un ostacolo».
Messa in sicurezza
Ricordiamo che per quanto riguarda la sistemazione del sito c’è già un progetto firmato dall’architetto Enrico Scacchi. La prima fase dei lavori consiste nel recupero dello stato originale del complesso: principalmente la sostituzione delle coperture e la messa in sicurezza degli elementi costruttivi.