Verscio

Teatro Dimitri, 50 anni con il sorriso di un clown

Domenica si festeggia il giubileo della struttura e della scuola fondata dall’artista asconese scomparso nel 2016 – Dalle 11 alle 18 su sei palcoscenici allestiti per l’occasione una non stop di musica, spettacoli e acrobazie per bambini e adulti
Dimitri fotografato nella corte del suo teatro a Verscio quando nel 2015 festeggiò gli 80 anni. © CdT/Archivio
Mauro Giacometti
17.09.2021 06:00

È in periodi bui come questi che si apprezza ancor di più una risata. E chi ti fa ridere. Dimitri, il clown per eccellenza, in quest’arte della risata (ma anche della malinconica allegria) è stato un maestro e nella sua lunga carriera di uomo di spettacolo ha finito con il contagiare tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarne l’umorismo, la versatilità, la lungimiranza. Cinquant’anni fa quella sua capacità di alleggerire il cuore delle persone che lo ascoltavano e lo osservavano nelle sue movenze da burattino è diventata uno stile di vita e di pensiero che si sono concretizzati a Verscio, villaggio delle Terre di Pedemonte dove dapprima l’asconese Dimitri Jakob Müller (questo il suo nome completo) ha fondato il suo teatro, quindi la scuola e infine l’accademia. E per celebrare la sua arte e la sua visione del palcoscenico e della strada che Verscio per tre giorni festeggia i 50 anni del centro culturale e soprattutto l’uomo che portò il teatro in una valle. Stasera, venerdì, tanti amici dello spettacolo, della cultura e della politica si ritroveranno a Verscio per omaggiare l’attore, scomparso quattro anni fa, che, partendo dal suo talento ha fatto scuola. «Sarà proprio una festa privata, un happening tra gente che l’ha conosciuto e che ne custodisce il ricordo– dice David Dimitri, uno dei suoi quattro figli e presidente dell’omonima fondazione mentre sta discutendo gli ultimi dettagli del giubileo -. Un omaggio privato all’uomo, oltre che all’artista».

Hutter, Solari, Leuthard...
Tra i personaggi dello spettacolo annunciata la presenza di Gardi Hutter, che possiamo tranquillamente definire la versione al femminile di Dimitri, piuttosto che i fantasmagorici Mummenschanz, che fin dall’inizio si esibirono nel teatro di Verscio. Per quanto riguarda altri che hanno conosciuto ed apprezzato Dimitri, anche il presidente del Festival di Locarno Marco Solari e l’ex consigliera federale Doris Leuthard non mancheranno alla celebrazione.

Dalla scuola all’Accademia
Il Teatro Dimitri fu inaugurato a Verscio nel 1971 dal clown asconese e da sua moglie Gunda. Nel nucleo del paese, in una cantina angusta e umida di una casa acquistata da Dimitri con i guadagni delle sue tournée, inizialmente si proponeva l’arte della clowneria, il teatro non verbale e spettacoli di teatro burlesque; poi nel tempo si sono adattati gli spettacoli in cartellone, combinando la tradizione delle origini con un’offerta culturale dinamica e variegata. Quindi nel 1975, sempre a Verscio, Dimitri, insieme alla moglie e all’attore e pedagogo ceco Richard Weber, fonda la sua Scuola di Teatro, pietra miliare di quella che oggi è l’Accademia, una delle quattro scuole universitarie di teatro in Svizzera e che accoglie ogni anno circa 40 studenti bramosi di apprendere l’arte di intrattenere cimentandosi sul palco o in strada. Accademia che negli anni è cresciuta esponenzialmente e necessita di nuovi spazi, non lontani da Verscio e individuati nell’ex Caserma di Losone, anche se alcuni ricorsi e discussioni sulle varianti pianificatorie messe a punto per ospitare gli studenti artisti all’imbocco della Vallemaggia ne stanno rallentando il trasferimento. «A mio parere ci sarebbero spazi utilizzabili anche a Verscio, basta avere la volontà di trovarli e sistemarli», precisa David Dimitri, che in qualità di presidente della fondazione si fa portavoce dell’eredità e delle volontà di un padre che mai si sarebbe staccato da questa valle.

Divertimento e gastronomia
Ma queste sono considerazioni per un futuro non immediato, mentre il giubileo di Dimitri e del suo teatro è dietro l’angolo, in questo fine settimana. E nel solco tracciato dall’artista asconese non poteva che esserci una giornata celebrativa all’insegna del divertimento e degli spettacoli non stop. Domenica 19 settembre, dalle ore 11 alle 18, nei sei palchi allestiti per il giubileo nel Teatro Grande, nel Piccolo Teatro, nel cortile del teatro, nel Parco del Clown e nella tenda da circo appositamente allestita, sarà un tourbillon di performance di artisti e studenti dell’Accademia con musica e spettacoli divertenti e acrobatici per grandi e piccini. Considerando le disposizioni pandemiche, all’interno dei due teatri, del museo e del ristorante si potrà accedere solo con COVID-pass. Intorno a mezzogiorno e fino alle 14, poi, sarà servito un risotto con luganighetta (prezzo 10 franchi).

Presto un «camp estivo» per studenti
Infine, da segnalare che c’è già la licenza edilizia e in dicembre dovrebbero partire i lavori per trasformare nel giro di un paio d’anni la «Casa del Clown» di Verscio in un luogo accogliente oltreché didattico da riservare alle scolaresche in visita durante le colonie estive. «Abbiamo avuto molte richieste dalla Svizzera interna e anche dal Ticino per ospitare degli studenti di elementari e medie interessati alla storia di mio padre e del suo teatro. Così adatteremo la «Casa del Clown» a campo estivo», conferma David Dimitri.