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Tentata rapina a Lugano: emozioni e fatti, eroi e cattivi

Lugano è sicura, o no? I poliziotti vanno applauditi, o no? Si sta sviluppando lungo queste «direttrici» il dibattito su quanto avvenuto martedì alla gioielleria Taleda
©Pablo Gianinazzi

Lugano è sicura, o no? I poliziotti vanno applauditi, o no? Si sta sviluppando lungo queste «direttrici» il dibattito sulla tentata rapina di martedì, conclusasi con l'arresto delle quattro persone coinvolte. Un fatto, questo è certo, che ha colpito molto l’opinione pubblica, anche oltre i confini della città. Vuoi perché di spari alle nostre latitudini non se ne sentono spesso, diciamo mai, vuoi per il video che ha immortalato momenti da thriller e ha immancabilmente fatto il giro del web. Fra choc e sorpresa, qualcuno si è spinto a dubitare del fatto che Lugano, come detto, sia davvero una città sicura, della serie: non possiamo stare tranquilli nemmeno qui? Emozioni. I numeri dicono che la regina del Ceresio resta il centro urbano più sicuro della Svizzera, la quale resta uno dei Paesi più sicuri del mondo. «Quanto accaduto ci ricorda però che questa sicurezza non è scontata» ha precisato la capodicastero Karin Valenzano Rossi sottolineando il lavoro svolto dagli agenti intervenuti. Agenti che nelle discussioni sull’accaduto, online e offline, hanno ricevuto soprattutto elogi per il coraggio con cui hanno sventato il colpo.

Alcune persone, invece, hanno sottolineato il fatto che un poliziotto abbia ingaggiato una colluttazione con uno dei rapinatori tenendo la pistola in mano e usandola, a un certo punto, come corpo contundente. In base alle regole di tattica note in questo ambito – come ci ha confermato un professionista – l’arma avrebbe dovuto prima essere riposta, «protetta», perché poteva finire nelle mani sbagliate. Invece è rimasta «in gioco» e, per sbaglio, all’agente è partito un colpo che avrebbe potuto ferire qualcuno. Se fosse successo, avremmo raccontato tutti una storia molto diversa. Alcuni lettori – perché siamo latini e passiamo da un estremo all’altro – si sono spinti a chiedere provvedimenti severi nei confronti del poliziotto. Da «eroe» a «cattivo». Agli inquirenti, che guardano soprattutto i fatti, toccherà chiarire anche questo aspetto.

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