Trasporti

Terzo binario tra Bellinzona e Giubiasco, la STAN ritira l'opposizione

Lo fa sapere la Società ticinese per l'arte e la natura, che rinuncia così a rivolgersi al Tribunale amministrativo federale
Red. Online
19.06.2023 10:56

La STAN, la Società ticinese per l'arte e la natura, ha deciso – previa approfondita verifica giuridica e di merito – di ritirare l'opposizione a suo tempo presentata contro il progetto di terzo binario tra Bellinzona e Giubiasco.

La decisione – fa sapere la STAN in un comunicato – è dovuta da un lato al fatto che appare molto difficile ottenere tramite la via ricorsuale miglioramenti ulteriori del progetto, al di là di quanto già raggiunto o eventualmente ancora ottenibile con un affinamento dello stesso. Grazie alle opposizioni molto specialistiche presentate da varie parti in questi anni si sono ottenuti miglioramenti, segnatamente: la riduzione delle emissioni delle radiazioni non ionizzanti, una maggiore schermatura contro i rumori sia nella stazione principale a nord sia nella stazione Piazza Indipendenza, nonché la posa di «materassini» antivibrazioni sotto tutti i binari, esistenti e futuri.

La STAN ricorda che il progetto è oggetto di verifica da parte dell'Ufficio federale della cultura e dell'Ufficio cantonale dei beni culturali per quanto attiene in modo specifico al rispetto dei beni culturali protetti, nonché dell'Ufficio cantonale della natura e del paesaggio per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici; tali uffici sono indicati dalla legge – nella fattispecie, Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN) e legge cantonale sulla protezione dei beni culturali (LBC), legge sullo sviluppo territoriale (Lst) – quali organi di vigilanza nei rispettivi campi.

D'altra parte, fa notare ancora la Società ticinese per l'arte e la natura, FFS, STAN e Ufficio federale dei trasporti si sono accordati, nel corso del tentativo di conciliazione richiesto dall'associazione stessa, per dare ancora la possibilità alla STAN di esprimersi sulla progettazione di dettaglio dei due portali della nuova galleria di Svitto; inoltre le FFS si sono impegnate a valutare eventuali controproposte della STAN e, nel caso queste ultime non possano essere prese in considerazione, a darne motivazione.

Una progettazione dei portali, della stazione Indipendenza e delle misure di compensazione accurata e ben inserita nel contesto storico e paesaggistico della Murata dei Castelli è, secondo la STAN, di fondamentale importanza per questo sito storico di importanza nazionale e patrimonio dell'umanità secondo l’UNESCO.

Malgrado vi siano aspetti del progetto ancora critici, quali l'inserimento paesaggistico, incertezze geologiche e il suo impatto negativo innegabile sul comparto residenziale direttamente confinante con il terzo binario, la STAN ha deciso di rinunciare, anche in considerazione delle posizioni e delle rassicurazioni espresse dagli Uffici federali e cantonali, a un eventuale ricorso al Tribunale amministrativo federale (TAF) per non ritardare la procedura di approvazione dei piani e la realizzazione dell'opera, di cui non si contesta l'utilità per il traffico ferroviario e in special modo per l'efficienza del trasporto pubblico regionale.