Italia

Tiziano Galeazzi rinviato a giudizio

Il municipale di Lugano, coinvolto nell’inchiesta «Pecunia Olet», in un comunicato afferma: «Affronterò il processo con serenità e tranquillità»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
15.12.2021 16:21

Tiziano Galeazzi, municipale di Lugano, sarà processato in Italia nell’ambito dell’inchiesta «Pecunia Olet» condotta dalla procura di Bergamo per reati tributari e fallimentari risalenti al 2011. L’udienza preliminare, tenutasi oggi, ha disposto il rinvio a giudizio per il prossimo 12 aprile. A confermarlo ai microfoni della RSI il legale italiano Davide Giudici del Foro di Como.

Galeazzi si è sempre dichiarato innocente e aveva rifiutato il patteggiamento. In un comunicato stampa, l’esponente democentrista ha spiegato che affronterà il processo «con serenità e tranquillità, poiché finalmente si farà chiarezza su una vicenda che si protrae da più di dieci anni».

E ancora: «Come ho sempre sostenuto pubblicamente nelle prese di posizione, ho sempre agito nel mio lavoro di consulente e dipendente di banca, rispettando sempre le regole bancarie svizzere e le leggi di questo Paese, a riprova di ciò non ho mai avuto ravvedimenti dalle autorità giudiziarie elvetiche. Riaffermo con vigore che l’ex cliente – di cui parla l’inchiesta – era una cliente della banca nella quale lavoravo, e come per tutti i clienti, il mio ruolo, riguardava esclusivamente e semplicemente la gestione dei suoi investimenti in borsa, facendo anche fede alla massima confidenzialità richiesta dagli istituti di credito e delle loro policy e dai clienti stessi, che vigeva all’epoca dei fatti. In questo senso, il processo mi darà l’occasione, con il mio legale avv. Davide Giudici di Como, di poter citare in aula diversi specialisti di settore e attori istituzionali.

Auspico pure che questo caso non diventi un “processo politico” o un “affaire” tra Svizzera e Italia, ma che il tutto rimanga circoscritto alle aule giudiziarie e per questo rinnovo la fiducia nella giustizia italiana. Mi auguro che al termine del dibattimento si potrà mettere definitivamente la parola fine su questa annosa vicenda decennale».