Il fermo

Traffico di stupefacenti, ecco l'arresto del 28.enne alle Canarie

Il giovane cittadino svizzero abitava in una casa di vacanza ad Adeje (Santa Cruz de Tenerife), utilizzava documenti falsi, «conduceva un tenore di vita elevato, mentre sui social si vantava della sua natura pericolosa e violenta»
© Policía Nacional
Red. Online
26.03.2025 16:45

«Rischia fino a 15 anni di carcere il latitante arrestato da agenti della Policía Nacional in quanto presunto autore di un reato di traffico di droga, essendo legato a una rete criminale che importava 50 chili di cocaina che intendeva distribuire nel canton Ticino. Durante l'operazione, ha persino investito uno degli agenti con il suo veicolo ed è stato arrestato mentre fuggiva sui tetti di una casa nella città di Tenerife, Adeje». È con questo comunicato che la Polizia spagnola ha annunciato, lunedì 24 marzo, l'arresto di un 28enne cittadino svizzero in territorio di Adeje (Santa Cruz de Tenerife - isole Canarie).

Protrattosi per diversi mesi, il lavoro di indagine è stato scandito da una fitta e proficua collaborazione tra gli inquirenti della Polizia cantonale e le autorità estere, hanno fatto sapere le autorità cantonali. L'indagine è iniziata quando gli investigatori hanno appreso che un latitante, ricercato dalle autorità svizzere per traffico di stupefacenti, poteva risiedere alle Canarie utilizzando documenti contraffatti, precisa la Policía Nacional. In particolare, il 28.enne «conduceva un tenore di vita elevato, mentre sui social network si vantava della sua natura pericolosa e violenta».

Le indagini hanno portato gli agenti a localizzare il latitante nel comune di Adeje. Dopo varie operazioni di sorveglianza, sono riusciti a individuare la casa di vacanza in cui risiedeva. Per procedere all'arresto, è stata messa in atto un'operazione dalla quale il latitante ha tentato di fuggire: prima a bordo di un veicolo, investendo e ferendo uno degli agenti, poi a piedi, attraverso i tetti di alcune case, dove è stato infine fermato.

Il 28.enne cittadino svizzero è sospettato di essere coinvolto con un ruolo di vertice in un'importante attività di spaccio di cocaina che ha interessato per più anni prevalentemente il Sopraceneri. Tra novembre e dicembre dello scorso anno, nell'ambito dell'inchiesta antidroga, sono finite in manette altre sette persone. Un'ottava è stata arrestata prima di questo ultimo fermo avvenuto in Spagna. Gli accertamenti per quanto riguarda la parte ticinese dell'inchiesta sono coordinati dalla Procuratrice pubblica Anna Fumagalli.

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