Ponte

Traffico: sì, sarà un weekend di Pentecoste da bollino rosso

Il TCS raccomanda partenze «intelligenti» o strade alternative, come il San Bernardino, ma i dati del 2023 e quanto successo quest'anno durante il ponte dell'Ascensione non fanno ben sperare
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
16.05.2024 16:45

Traffico. Traffico. Traffico. Il lungo ponte dell'Ascensione, in questo senso, è stato tremendo. Con le solite, verrebbe da dire, code al San Gottardo ma – parallelamente – una vera e propria paralisi viaria sulla A13 del San Bernardino. Le previsioni. Stando alle previsioni primaverili di USTRA, il prossimo fine settimana da tenere d'occhio è quello di Pentecoste. Ovvero, da domani a lunedì, diciamo pure martedì. Addirittura, la situazione rischia di essere perfino peggiore. E questo perché non si sposteranno soltanto cittadini svizzeri. Ma anche tanti, tantissimi stranieri come ha sottolineato fra gli altri Watson.

Il TCS, in questo senso, ha avvertito che il grosso, come sempre, passerà dal tunnel del San Gottardo. Tunnel che, come specificato proprio oggi da USTRA, fra l'altro non beneficerà dalla riapertura del passo. Se ne riparlerà, se le condizioni lo permetteranno, alla fine di maggio. I primi ingorghi, secondo il Touring Club Svizzero, cominceranno domani pomeriggio in direzione sud e proseguiranno per tutto il sabato fino a tarda sera. Il contro-esodo, per contro, scatterà il lunedì di Pentecoste e proseguirà anche all'indomani, martedì. 

I dati consultati da Watson dell'Ufficio federale delle strade, l'USTRA, sembrerebbero confermare le previsioni fatte dal TCS. L'anno scorso, nel 2023, il venerdì che apriva il weekend di Pentecoste era stato caratterizzato dal passaggio di 23.732 veicoli. Un dato significativo, nonché un aumento del 28% rispetto alla media annuale (18.553). Il picco, a ogni modo, era stato raggiunto il sabato, con 27.863 veicoli e un aumento del 50%. Il risultato? Un ingorgo di 20 chilometri al portale nord. Per un'attesa fino a tre ore e mezza. Un quasi record, considerando che nel 2018, nello stesso giorno, il serpentone aveva toccato i 25 chilometri.

Che fare, dunque? Il treno, come ci spiegava a suo tempo Laurent Pignot, è un'opzione difficilmente percorribile, in particolare per le famiglie. Così il portavoce del TCS: «Se parliamo di una famiglia di quattro persone, con destinazione finale magari Reggio Calabria o Lecce, il costo sarebbe oggettivamente insostenibile. La realtà è che, dopo la pandemia, il trasporto privato si è ripreso tutti i suoi spazi. Rimane di gran lunga il modo preferito per spostarsi». Il TCS, banalmente, per ogni ponte o ingorgo previsto pubblica le medesime raccomandazioni. La prima, la più importante: partire presto la mattina, a maggior ragione domani. «Si prevede che il traffico rimarrà abbastanza fluido fino alle 11 circa» ha spiegato il TCS. In alternativa, sarebbe opportuno scegliere il venerdì sera o la mattina del sabato. Quanto al rientro, guai a mettersi in viaggio il lunedì di Pentecoste durante il giorno o il martedì pomeriggio. Meglio, molto meglio il lunedì sera. 

Detto degli orari, esiste altresì la possibilità di optare per la A13. Una deviazione che pure l'USTRA raccomanda non appena l'attesa, all'ingresso del tunnel del San Gottardo, supera l'ora. Gli stessi dati dell'USTRA, ma anche osservando quanto successo lo scorso weekend, dimostrano però che non sempre le alternative del San Bernardino o del Gran San Bernardo (per i romandi) siano vincenti. Durante il ponte di Pentecoste del 2023, il sabato, il numero di veicoli che hanno attraversato il tunnel grigionese è aumentato del 134% rispetto alla media annuale. Il lunedì di Pentecoste, invece, al Gran San Bernardo è stato registrato un aumento del 117%. Detto in altri termini, le colonne sono in agguato più o meno ovunque. E allora, l'arma migliore o, meglio, l'unica a disposizione è la pazienza.