Ceresio

Trivella affonda nel lago: aperta un'inchiesta

Il Ministero pubblico sta svolgendo accertamenti per far luce su un incidente, avvenuto il 14 settembre scorso a nord del ponte diga di Melide, che ha provocato un principio di inquinamento
© CdT/Gabriele Putzu

È finito sul tavolo del Ministero pubblico un incidente avvenuto sul Ceresio alcune settimane fa. Stando a nostre informazioni, verificate, un macchinario di un’impresa terza si è inabissato il 14 settembre nelle acque del Ceresio a nord del ponte diga. Di conseguenza, si è verificato uno sversamento.

Lo sversamento

Come confermatoci dal Ministero pubblico, «per cause che l’inchiesta deve stabilire, quel giorno, in un contesto di moto ondoso provocato dalle forti raffiche di vento, del materiale presente sopra una zattera da lavoro, tra cui una trivellatrice, si era dapprima spostato per poi cadere in acqua».

Una parte degli idrocarburi contenuti nel macchinario aveva iniziato a fuoriuscire generando un principio di inquinamento delle acque. «Nell’immediato, agenti della Polizia cantonale, i pompieri di Melide e i pompieri di Lugano avevano posizionato degli appositi sbarramenti galleggianti per permettere il contenimento e la neutralizzazione dell’inquinante».

Come detto, sarà la procura a far luce su quanto accaduto. Il Ministero pubblico conferma infatti l’apertura di un procedimento penale che dovrà definire eventuali responsabilità. Lo stesso è coordinato dal procuratore pubblico Luca Losa.

Al via il recupero

Gli sbarramenti galleggianti sono ancora visibili sul posto e nei prossimi giorni sono previste le operazioni per recuperare il macchinario. Operazioni che verranno effettuate in parte direttamente dall’autostrada A2, approfittando delle chiusure notturne già previste per altri lavori.

© CdT/Gabriele Putzu
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