Truffe e bancarotta fraudolenta: in manette il presidente delle HCL Ladies

Un 44.enne straniero domiciliato nel Luganese è stato arrestato il 31 agosto: è sospettato di aver commesso una serie di reati finanziari, nel corso di più anni. Lo comunicano il Ministero pubblico e la Polizia cantonale. Attraverso numerose società, poi fallite, l'uomo avrebbe contratto debiti che sapeva non avrebbe mai pagato. Il 44.enne avrebbe utilizzato gli importi e i servizi così ottenuti per finanziare uno stile di vita molto costoso, che non avrebbe altrimenti potuto permettersi. L'uomo è anche accusato di aver fornito false informazioni al fine di ottenere un credito Covid-19 garantito dalla Confederazione di 400 mila franchi. Recentemente era anche divenuto presidente di un sodalizio sportivo ticinese: nello specifico, anticipato dalla RSI e confermato al CdT, dell'Hockey Club Lugano Ladies Team.
Le principali ipotesi di reato nei suoi confronti sono quelle di truffa, bancarotta fraudolenta, cattiva gestione, diminuzione dell'attivo in danno dei creditori, omissione della contabilità, falsità in documenti e riciclaggio di denaro. La misura restrittiva della libertà nei confronti del 44.enne è già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi. Nel contesto delle verifiche e delle perquisizioni, è stata sequestrata diversa documentazione che sarà ora oggetto di ulteriori approfondimenti.
L'inchiesta è coordinata dal procuratore generale sostituto Andrea Balerna.
L'HCL: «Le Ladies non sono gestite da noi»
L’Hockey Club Lugano, nel frattempo, tramite una nota stampa ha spiegato di aver «appreso in queste ore la notizia diramata oggi dal Ministero pubblico dell’arresto del presidente dell’associazione Ladies Lugano, accusato di una serie di reati finanziari commessi nel corso di anni attraverso diverse società».
Di fronte alla gravità della situazione, il club e la presidente Vicky Mantegazza «ribadiscono la loro estraneità alla gestione sportiva, amministrativa e finanziaria della squadra di hockey femminile a Lugano a partire dal campionato 2018-19».
A partire da tale stagione, la gestione sportiva, amministrativa e finanziaria della squadra di hockey femminile a Lugano era stata infatti assunta in modo autonomo dall’associazione Ladies Lugano.
«Pur dispiaciuto per le conseguenze che l’inchiesta del Ministero pubblico potrebbe avere per il futuro della squadra iscritta al massimo campionato femminile svizzero e in particolare per le atlete coinvolte, l’Hockey Club Lugano conferma in questa occasione anche la strategia già comunicata negli scorsi mesi sul tema dell’hockey femminile». E ancora: «La società bianconera continuerà come sempre a reclutare, allenare e crescere le bambine e le ragazze appassionate di hockey su ghiaccio nell’ambito della propria sezione giovanile, restando nello stesso tempo aperta a valutare la partecipazione a un progetto fondato su basi solide per una squadra unica nel Cantone».