Turismo nel Mendrisiotto, boom di cinesi ma svizzeri in calo

«A Mendrisio puoi vivere la cultura locale visitando il Fox Town». Dando risposte del genere, con tutto l’affetto possibile per la volpe più famosa del Ticino, l’intelligenza artificiale del noto portale turistico Tripadvisor rischia di essere bocciata in conoscenza del territorio. Si sta invece meritando una promozione, seppur sofferta, la destinazione Mendrisiotto, che da gennaio a settembre ha fatto registrare un calo contenuto del numero di pernottamenti: quasi 107 mila contro i 109 mila registrati sullo stesso arco di tempo nel 2023. Se consideriamo che a inizio stagione ha piovuto spesso rovinando bilanci a destra e a manca, il risultato è da considerarsi positivo. I primi mesi del 2024 avevano addirittura fatto registrare un incremento, poi tra luglio e agosto le statistiche sono crollate invertendo, a meno di sorprese dell’ultimo trimestre, una tendenza positiva che aveva portato la regione dai 124 mila pernottamenti del 2021 ai 134 mila dello scorso anno. Sbirciando fra i Paesi di provenienza dei viaggiatori, spiccano con il segno meno i francesi (circa 1.000 in meno), i tedeschi (700), gli indiani (800) e gli svizzeri (circa 3.000 in meno), mentre con il segno più i cinesi (con un incremento di 2.400), i rumeni (1.100) e gli statunitensi (500).
L’effetto tour-operator
Questo dicono i dati che, secondo la direttrice dell’Organizzazione turistica regionale Nadia Fontana-Lupi, premiano «il passo avanti compiuto dal Mendrisiotto a livello di offerta». Ci sono strutture ricettive che sono appena nate e altre che si sono rinnovate; in senso materiale, nelle idee o in ambedue le cose. «Purtroppo sono diminuiti i visitatori confederati, ma è così in tutto il Ticino. Per contro, stanno emergendo nuovi mercati, come quello cinese, per i quali i nostri operatori hanno stretto buone collaborazioni con i tour-operator». Ci sono poi cose, tante cose, che questi dati non dicono, e che in generale non possono mai dire. Ad esempio: come si sono trovate, nel Mendrisiotto, quelle 107 mila persone arrivate fra gennaio e settembre? Da cosa sono rimaste colpite, in positivo o in negativo? Cosa vorrebbero trovare, se un giorno tornassero qui?
Oltre quei numeri
«Nel Luganese esiste uno strumento digitale per valutare questo sentiment, mentre noi non ce l’abbiamo» conferma Fontana-Lupi. «Il nostro territorio è però molto piccolo, e come organizzazione turistica abbiamo rapporti intensi con gli operatori locali. Da loro, ad esempio, sento raccontare che i visitatori restano molto stupiti, quando si addentrano nella nostra regione, che di solito viene solamente attraversata. Grazie ai social network, poi, possiamo monitorare i commenti, che sono positivi. Quello più negativo, quest’anno, riguardava lo stato di alcuni sentieri, ma il maltempo di luglio ha creato un’emergenza importante: lo abbiamo spiegato, e credo che il messaggio sia stato recepito».
Piattaforme «maltrattate»
Un’altra cosa che i dati sui pernottamenti non dicono è l’impatto del turismo di giornata, che proviene soprattutto dal resto del cantone e dalla Lombardia. «È un turismo che ci dà tanto – conferma la direttrice dell’OTR – e che qui trova tanti attrattori: dai centri commerciali, ai musei, alle cantine, a numerosi eventi, feste e sagre».
Un contributo «silente», nel senso che non ci sono ancora dei dati solidi per quantificarlo, arriva anche da chi affitta case tramite Booking, Airbnb o altre agenzie. Secondo alcuni, in Ticino, sarebbe un settore da regolamentare, monitorare, limitare, come se fosse la fonte di vari mali. «È vero, viene un po’ maltrattato» osserva Fontana-Lupi. «Si tratta però di un’offerta complementare alle altre. Ognuno può scegliere la struttura che preferisce, e l’affitto è una formula che dà più indipendenza al visitatore, che poi genera comunque il suo indotto per l’economia locale». Una prima raccolta di dati su questo ambito è in corso, ma le cifre non sono ancora consolidate e quindi analizzabili. Lo è invece la durata media dei soggiorni nel Mendrisiotto: tra 1,6 e 1,9 giorni. «Un obiettivo per il futuro è raggiungere i 3-4 giorni» conclude Fontana-Lupi.
Poi si è fatta perdonare
Del resto, anche se il distretto non è grandissimo, di cose da fare ce ne sono. Lo sa anche l’intelligenza artificiale di Tripadvisor, quella che ci consiglia di cercare la cultura locale al Fox Town. Ma i luoghi storici e le tradizioni popolari? – chiediamo alla macchina. «Per vivere la cultura e le tradizioni locali a Mendrisio, è possibile visitare diverse attrazioni e partecipare a varie attività. Il Museo d’Arte di Mendrisio è un ottimo punto di partenza, in quanto mette in mostra l'arte e la storia locali. Inoltre, l’annuale festival Sagra del Borgo è un meraviglioso evento dove si può immergersi nelle tradizioni locali, gustare cibo regionale, e sperimentare la musica tradizionale e danza. Esplorare i mercati locali e interagire con i residenti può anche fornire una comprensione più profonda della cultura locale». Già meglio.
Per finire, un trappolone: meglio visitare il Mendrisiotto o il Luganese? «Sia il Luganese che il Mendrisiotto – risponde ancora l’intelligenza artificiale – offrono esperienze e attrazioni uniche, rendendo difficile dichiarare uno come definitivamente migliore dell’altro. Dipende in ultima analisi dai vostri interessi e preferenze». Promossa.