Tutti pazzi per la Polizia
Il giudizio positivo dei Comuni delle Tre valli è «unanime», per dirla con il Municipio di Biasca. Tanto che il rinnovo, dal 1. gennaio prossimo, della convenzione stipulata nel 2022 tra il Cantone ed il Borgo (quale ente locale polo della Regione VIII) per le modalità di collaborazione e conduzione del Posto misto di Polizia è praticamente in cassaforte. Il Legislativo si esprimerà martedì 17 dicembre; la Commissione delle Petizioni ha preavvisato favorevolmente il messaggio all’indirizzo del plenum, lodando il progetto pilota partito quasi tre anni fa. «L’inserimento di sette assistenti di polizia non armati, che operano su tutto il comprensorio e a complemento delle attività degli agenti, sta dando i suoi frutti in termini di prestazioni e servizi di prossimità», si legge nel rapporto di cui Attilio Cometta (Il Centro) è relatore.
Le sedi di Faido ed Aquila
La ricetta è stata semplice: unire gli effettivi della Cantonale e della Comunale sotto un’unica conduzione, ossia il Posto di Polizia misto di Biasca con due sedi sul territorio per essere efficienti e performanti al massimo. Una per la Leventina (Faido) e l’altra per la Valle di Blenio (Aquila). Ciò ha permesso di raggiungere risultati positivi, sottolinea l’Esecutivo del Borgo guidato dal sindaco Loris Galbusera, grazie ad una filosofia chiara e condivisa basata su alcuni punti. Il primo è la consapevolezza che occorre una visione regionale, e non limitata ad un solo Comune, quando si parla di sicurezza.
La criminalità, purtroppo, non ha confini. Secondariamente il partenariato fra i due livelli di forze dell’ordine è «indispensabile per affrontare in modo adeguato le sfide» nell’ambito citato poco fa. Infine la collaborazione fra la Polizia cantonale e quella Comunale è altresì utile nell’ottica di «ottimizzare le risorse e quindi contenere i costi dell’importante servizio».
«Attenta analisi dei compiti»
Una collaborazione, quella fra il Dipartimento delle istituzioni ed il Municipio rivierasco, che risale addirittura al 2000. La convenzione è stata in seguito adeguata alla luce delle modifiche legislative intervenute a livello cantonale nel 2015 e tre anni dopo. Nel 2018 è stata inoltre costituita la Commissione consultiva intercomunale di Polizia per la Regione VIII. Un consesso all’interno del quale sono state sviscerate e discusse le problematiche che interessano le Tre Valli.
A metà 2021 ha così preso forma il Posto misto che, attualmente, è composto da 22 agenti di polizia e da 7 assistenti; parallelamente è partito il progetto pilota nel campo della sicurezza: «L’iniziativa scaturisce dall’attenta analisi dei compiti svolti dagli agenti, il tutto nell’ottica di razionalizzare gli oneri finanziari per i Comuni senza però d’altro canto impattare sulla qualità del servizio a favore della popolazione e del territorio. Sono stati individuati i compiti di reale pertinenza degli agenti di Polizia rispetto a quelli invece che non richiedono necessariamente una formazione elevata».
Ottimizzare le risorse
Il concetto applicato è quello della prossimità, che prevede di decentrare geograficamente le risorse cercando, possibilmente con l’aiuto dei cittadini, «la soluzione ai piccoli e ordinari problemi che possono presentarsi nella vita quotidiana». In questo senso si dà molta importanza alla sensibilizzazione, di modo che alcuni compiti possono essere svolti pure da personale meno formato e non armato. Grazie a questa iniziativa si sono potute assumere 16 unità (9 agenti della Comunale e 7 assistenti, a disposizione dei Comuni in base a puntuali esigenze). E questo risparmiando, dato che il costo del primo è di 120 mila franchi, quello del secondo di «soli» 90 mila.
Incertezze e prospettive
La fase pilota del progetto (ufficialmente in vigore dal 1. gennaio 2022) si concluderà il 31 dicembre prossimo. Sia i Comuni sia la Commissione consultiva hanno a più riprese ribadito la validità dell’idea; il Consiglio di Stato ha già dato via libera al rinnovo dell’accordo un mese fa. Parallelamente occorre rinnovare la convenzione in quanto, allo stato attuale, non si sa quando entrerà in vigore la modifica della Legge sulla collaborazione fra la Polizia cantonale e quelle Comunali. Il costo pro capite è pari a 20,05 franchi, ritenuto «vantaggioso».