Un altro campus sotto la lente delle autorità

Dopo gli scandali che hanno travolto IPUS e Unipolisi, è ora oggetto di verifiche la IFASS Swiss SA di Chiasso
Red. Chiasso
07.05.2018 06:00

CHIASSO - Travolte da scandali e inchieste giudiziarie IPUS e Unipolisi, in Ticino non è calato il sipario sulle offerte di formazione e studi terziari rivolte in particolare a giovani italiani rimasti esclusi da facoltà in cui nella Penisola vengono accettate iscrizioni a numero chiuso. Realtà che, considerate le norme cantonali vietanti l'uso di denominazioni universitarie ad organizzazioni non riconosciute secondo la Legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero e la Legge sull'Università della Svizzera italiana, sulla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e sugli istituti di ricerca, sembrano, in taluni casi, proporsi in modo ambiguo nel settore della didattica per attirare quanti più iscritti possibile, praticando rette tutt'altro che popolari. Insomma, per le autorità di controllo il lavoro continua a non mancare. Sotto la lente è di recente finita la IFASS Swiss SA, fondata nel giugno del 2017 a Chiasso e incontrata ad inizio settimana scorsa da funzionari della Divisione della cultura e degli studi universitari. Oggetto delle verifiche cantonali è, in particolare, il presunto uso improprio delle denominazioni protette, come università, ateneo, accademia e simili.