Un «aperitivo» d’estate: riapre il Lido di Lugano

Per gli scaramantici non sarà un buon inizio, visto che le poco incoraggianti previsioni del tempo hanno fatto posticipare di una decina di giorni la tradizionale cerimonia di riapertura del primo maggio. Però, suvvia: il Lido di Lugano che torna ad accogliere i bagnanti è un segno inequivocabile che l’estate, al netto degli attesi acquazzoni, sta tornando. Bene: se il prossimo fine settimana ci sarà neve fino a quattrocento metri, saprete a chi dare la colpa.

Scherzi a parte, il rinvio della cerimonia a domenica 12 maggio non cancella un’altra tradizione: quella dell’ingresso gratuito per domani, festa dei lavoratori. Sono invece una novità le nuove tariffe legate all’applicazione MyLugano, «che offrono vantaggi speciali sui ticket d’ingresso» spiega Palazzo civico in una nota stampa. Fra le novità rispetto allo scorso anno ci sono, ad esempio, la diminuzione di un franco per studenti e bambini sulla tariffa ridotta, gli effettivi 6 franchi e 30 che pagheranno i possessori di MyLugano Card e la diminuzione di un franco per i possessori della MyLugano Card analogica. «Per i residenti a Lugano possessori della MyLugano Card, inoltre, vi saranno delle sorprese estive da non perdere». E gli orari? Da domani al 31 maggio, il Lido cittadino sarà aperto dalle 9 alle 19, mentre dal primo giugno al 31 agosto dalle 9 alle 19.30.

Sarà interessante vedere se quest’anno si confermerà l’aumento degli accessi registrato nel 2023, quando il Lido comunale e la piscina coperta, insieme, avevano registrato 252.535 entrate: 8.129 in più rispetto ai dodici mesi precedenti (+3,3%). Guardando alle altre strutture balneari, la tendenza era stata positiva anche per il Lido San Domenico (11.257 accessi contro i 10.840 del 2022) mentre avevano chiuso con il segno meno il Lido Riva Caccia (8.900 accessi contro i 10.618 dell’anno precedente) e la piscina di Carona (27.947 entrate contro le 32.828 del 2022).

A influenzare tutte queste performance, oltre a quanto sanno rendersi attrattive le singole strutture, è chiaramente la situazione meteorologica. Non si scappa. E ultimamente si è aggiunto un altro fattore: le fioriture di cianobatteri. Dovremo fare i conti per un’altra estate con la diffusione dell’alga tossica che tinge di verde ampie porzioni del Ceresio? Chissà. In quel caso, le strutture che offrono una piscina sarebbero ancora più attrattive. Ma non ci sarebbe da festeggiare.