Cerimonia

Un cantone ancora più coeso grazie alla Via del Ceneri

Inaugurato ufficialmente il percorso storico, culturale e didattico che si prefigge di valorizzare il territorio che unisce i Comuni di Cadenazzo, Gambarogno e Monteceneri
Marco Bertoli, Letizia Ghilardi e Gianluigi Della Santa sulla Piazza Ticino, punto di partenza o di arrivo della Via del Ceneri. © CdT/Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
15.07.2021 20:38

Coniugare storia, ambiente e cultura promuovendoli in chiave turistica per scoprire o riscoprire il territorio. È quanto si prefigge la Via del Ceneri, l’itinerario ideato dall’atelier Ribo+ di Cadenazzo dell’architetto Christian Rivola, e realizzato dal Comune di Cadenazzo che ha coinvolto nel progetto, oltre a enti e autorità confederali e cantonali, anche gli altri due enti locali alle pendici del monte: Gambarogno e Monteceneri con i quali si sta sviluppando il più ampio progetto di rivalorizzazione paesaggistica denominato Terre del Ceneri. Ma torniamo al percorso inaugurato ufficialmente ieri: ripercorre, dal passo sino alla stazione ferroviaria di Cadenazzo, buona parte di quella che un tempo era chiamata «Strada Francesca» e che era percorsa da chi, giunto a Bellinzona, doveva proseguire verso il Sottoceneri o la Lombardia. Oppure, all’inverso, da chi, risalito dal Luganese, voleva recarsi nelle valli del Sopraceneri o attraversare le Alpi. Il suo percorso - lungo il quale si incontrano perle come il Mulino di Precassino con la sua pesta, le selve castanili, il roccolo ed i cassinelli - è arricchito da pannelli informativi che ricostruiscono la storia dei luoghi, le peculiarità del territorio e di come si sono intrecciate con le storie delle persone che vi hanno vissuto. Alcuni sono rivolti soprattutto ai più giovani, proponendo delle esperienze legate a ciò che evocano i luoghi nei quali sono ubicati.

Un mini museo dei trasporti

Di particolare interesse è poi il sottopasso dell’autostrada, trasformato in una galleria che ricostruisce tre secoli di storia ed evoluzione dei trasporti. La Via del Ceneri guarda anche al futuro. Nei pressi del passo è stata realizzata Piazza Ticino, con il suo totem, costruito con le rocce estratte dal cuore della montagna, rappresenta l’ideale punto di unione con gli altri itinerari escursionistici presenti nelle Terre del Ceneri. E proprio sulla Piazza Ticino - a dire il vero, qualche metro più a nord, sotto una tettoia per evitare spiacevoli sorprese visto il cielo minaccioso - si è tenuta giovedì pomeriggio l’inaugurazione ufficiale della Via del Ceneri. Inaugurazione che si sarebbe dovuta svolgere già un anno fa, ma poi la pandemia ha paralizzato tutto. Anzi, no: come ha evidenziato il sindaco di Cadenazzo Marco Bertoli, non ha fermato gli escursionisti che hanno voluto percorrere la Via del Ceneri già durante il periodo di confinamento.

Opera lungimirante

E questo grazie «alla capacità di una comunità di compiere una scelta che guarda al futuro e che valorizza il contesto in cui vive» ha aggiunto Bertoli sottolineando che grazie anche a questo percorso il Ceneri diventerà un luogo che renderà sempre più coesa la Città-Ticino. Concetto, questo, sottolineato anche dal suo omologo di Gambarogno Gianluigi Della Santa. «Se un tempo questa via era un collegamento tra due mondi lontani, oggi contribuirà sicuramente a fare di questo monte un luogo di incontro senza più anacronistiche divisioni tra Sopra e Sottoceneri» ha affermato Della Santa secondo il quale è proprio questo segnale che dobbiamo lanciare all’indirizzo delle future generazioni.

Nuove opportunità turistiche

Per la vicesindaca di Monteceneri Letizia Ghilardi quello delle Terre del Ceneri è un modello virtuoso di collaborazione tra enti pubblici che offre anche ulteriori opportunità turistiche per l’intera regione. Durante la cerimonia inaugurale hanno poi avuto parole di elogio per la Via del Ceneri il presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli, Anna Fazioli, collaboratrice personale del consigliere federale Ignazio Cassis, Roberta Cattaneo, direttrice delle FFS Regione Sud, Simone Gianini, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese, Manuela Nicoletti, responsabile marketing di Ticino Turismo e Mario Blank di Armasuisse immobili.