San Salvatore

«Un danno elevato ma restiamo fiduciosi»

Una frana caduta giovedì ha reso necessario lo stop alle corse fino al 31 maggio — Lo scoscendimento è avvenuto lungo un tratto non coperto dalle barriere posate lo scorso anno e che era stato valutato «a basso rischio» – Francesco Markesch: «Recupereremo grazie ai turisti»
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Nico Nonella
26.05.2023 19:45

«Il danno è alto perché alle porte ci sono giornate di alta stagione». Il direttore della Funicolare San Salvatore, Francesco Markesch sfodera comunque ottimismo nonostante la frana caduta giovedì sui binari della seconda tratta abbia reso necessaria la chiusura della funicolare fino a mercoledì prossimo. «Anche se non beneficiamo di alcun sussidio pubblico, siamo fiduciosi di poter recuperare queste giornate di stop forzato grazie al turismo: per fortuna i viaggiatori hanno capito che è meglio non scendere in massa in Ticino in poche giornate e l’afflusso è più diluito». Complice l’alta stagione, la Funicolare San Salvatore conta quindi di riprendere le corse da giovedì 1. giugno sfruttando comunque la buona presenza dei vacanzieri.

Le forti piogge

Certo è che la sfortuna, questa volta ci ha messo del suo. L’anno scorso, in agosto, l’attività era stata sospesa per circa un mese per sistemare un‘anomalia sullo chassis di una carrozza, giovedì invece ecco che a causa delle forti piogge cadute durante la notte è scesa una frana. Capotecnico e collaboratori della funicolare sono intervenuti per spostare i detriti dalla linea, ma dopo un esame da parte del geologo, spiega la Funicolare San Salvatore in un comunicato, «è stato riscontrato un potenziale pericolo che potrebbe causare ulteriori smottamenti della parete alta della montagna situata sopra il sentiero che porta in vetta».

Messa in sicurezza

«È da 133 anni che non accadeva nulla di simile – osserva ancora Markesch. – Il versante più a rischio è quello del Ceresio, dove passa la linea ferroviaria». Dove le Ferrovie hanno deciso di intervenire installando appositi ripari. Ripari che, ironia della sorte, erano stati posati lo scorso anno lungo tutta la tratta della funicolare con un investimento di quasi un milione di franchi. Un investimento al quale Cantone e Confederazione avevano contribuito nella misura del trenta percento e la Città (le barriere proteggono anche il quartiere di Pazzallo Lugano. «Purtroppo, questo scoscendimento è avvenuto fuori dalle reti di protezione in un punto dove gli esperti avevano valutato la zona a basso rischio di frane. Intanto, procedono i lavori Ora lavoreremo per mettere in sicurezza anche questa zona della montagna». Danni ce ne sono stati anche lungo il camminamento che porta da Pazzallo alla vetta, il quale è stato chiuso d’intesa con il servizio Lugano Turismo Sentieri. Chi vorrà salire in vetta a piedi da Ciona troverà ristoro al Ristorante Vetta che rimarrà invece aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17.30.