Un libro per i 10 anni del Servizio informatica forense della SUPSI

Il Servizio informatica forense del Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI, coordinato dal dr. Alessandro Trivilini, compie dieci anni di attività. Il 10 maggio 2011 veniva firmata la Convenzione ufficiale che ha sancito la nascita del Servizio informatica forense del Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI. Una decisione concordata e condivisa dal Dipartimento delle Istituzioni della Repubblica del Cantone Ticino, in rappresentanza del Ministero pubblico e della Polizia cantonale, con i vertici della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana. Sono trascorsi dieci anni dalla fondazione del Servizio informatica forense, una realtà concepita e strutturata in seno al Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI con l’obiettivo di supportare le Autorità giudiziarie (Magistratura, Pretura, Polizia cantonale e Tribunale penale federale) nell’ambito di attività investigative digitali e di analisi che implicano l’utilizzo delle nuove tecnologie. Grazie al coinvolgimento di ricercatori con profili interdisciplinari altamente qualificati e attivi nel campo della ricerca applicata, il Servizio opera a stretto contatto con aziende ed enti locali, nazionali e internazionali ed offre una consulenza scientifica ad alto valore aggiunto, garantendo un elevato livello di affidabilità e riservatezza delle attività strategiche svolte in ambito peritale e di formazione. Le competenze principali del Servizio coprono attività trasversali riconducibili al monitoraggio, all’acquisizione, alla gestione e all’analisi di informazioni digitali, tipicamente applicate ai settori dell’informatica forense, della cyber intelligence e dell’information security. In occasione del decimo anniversario del Servizio, il direttore generale della SUPSI, prof. Franco Gervasoni ha dichiarato: «Negli ultimi anni abbiamo vissuto un aumento esponenziale della produzione e della circolazione dei dati in tutti gli ambiti della società. Parallelamente sono cresciute anche la frequenza, l’imprevedibilità, la varietà e la gravità dei crimini informatici. Attraverso l’istituzione del Servizio informatica forense, nel 2011 la SUPSI si è attivata con lungimiranza a fianco dell’Autorità cantonale per offrire formazione, ricerca e una consulenza qualificata ai principali attori che si confrontano sul terreno con queste insidie». Dal canto suo, il prof. Emanuele Carpanzano, direttore del Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI, spiega: «Il Servizio informatica forense della SUPSI è cresciuto nel tempo e costituisce oggi una unità di ricerca e servizio qualificata, in grado di affiancare e supportare istituzioni ed organizzazioni che devono affrontare le crescenti sfide legate all’informatica forense. Un ambito interdisciplinare probabilmente ancora all’alba del proprio potenziale applicativo, che vedrà nel prossimo futuro rilevanti evoluzioni. Per coglierle, sarà sempre più cruciale la capacità di integrare e valorizzare conoscenze e tecnologie diverse, come anche competenze interdisciplinari e traversali».
I 10 anni del SIF: fatti e cifre
Nei primi dieci anni di vita, il Servizio ha condotto numerose e qualificate attività di ricerca applicata, formazione e supporto strategico alle Autorità Giudiziarie, sviluppando importanti competenze avanzate nel settore di riferimento e promuovendo la divulgazione delle stesse sul territorio attraverso corsi di formazione, conferenze, eventi e workshop tematici. In particolare, dal giorno della sua costituzione il Servizio ha contribuito con le proprie competenze tecnico-scientifiche alla risoluzione di casi complessi riguardanti truffe economico-finanziarie, pedopornografia, furto di identità, omicidi e ricatti di tipo ransomware, per un totale di casi che oggi superano le centinaia di unità.
Il Servizio informatica forense della SUPSI è attualmente attivo nell’ambito di alcuni importanti progetti di ricerca finanziati dall’Agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione (Innosuisse) e dal Fondo Nazionale Svizzero.
Tra questi figurano:
MoniTOR: progetto per sviluppare nuove tecniche di investigazione da parte delle Autorità Giudiziare nel Dark Web;
Otzi: progetto per sviluppare un tool di trascrizione semiautomatica delle intercettazioni;
PrevenTER: progetto per lo sviluppo di un tool per la lotta al terrorismo;
HUM: progetto per la riscostruzione della voce umana con le tecniche di digital audio forensics;
NAC: progetto per la catalogazione dei tipi di tosse con le tecniche di digital audio forensics.
Il valore delle competenze trasversali: un libro per celebrare i primi 10 anni di vita del Servizio
Per celebrare il suo decimo anniversario, il Servizio coordinato dal dr. Alessandro Trivilini ha pubblicato un volume, intitolato Il valore delle competenze trasversali – I 10 anni del Servizio informatica forense, con lo scopo di ricordare le tappe fondamentali che hanno reso il Servizio una piccola realtà locale riconosciuta a livello nazionale e internazionale per le sue attività. Il libro contiene testimonianze dirette, riflessioni, punti di vista e aneddoti di diciotto persone, tra colleghi e personalità istituzionali e scientifiche di carattere locale, nazionale e internazionale, con le quali il Servizio ha collaborato in questi primi dieci anni di attività. Tra questi figurano (in ordine alfabetico): Giuseppe Amato, dirigente di Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (CNR), Fiorenza Bergomi, giudice penale federale e membro della Corte penale del Tribunale penale federale di Bellinzona, Cecilia Beti, direttrice del Centro Professionale Tecnico di Lugano-Trevano, Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle Istituzioni del Cantone Ticino, Andrea Pagani, procuratore generale del Ministero pubblico del Cantone Ticino, e Daniele Parenti, direttore del Centro di risorse didattiche e digitali (CERDD) del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) del Cantone Ticino. La struttura del libro, con i suoi contenuti, segue i cinque settori principali in cui si collocano le attività svolte e le esperienze vissute sul campo dal Servizio: la formazione, il supporto tecnico-scientifico alle Istituzioni, la ricerca scientifica, le opportunità di stage per giovani studenti e la divulgazione scientifica. Questi cinque aspetti vengono affrontati ponendo al centro della narrazione il valore delle competenze trasversali, sempre più importanti per affrontare nuove sfide e risolvere problemi complessi. «Attraverso una serie di testimonianze e riflessioni personali, il libro fornisce molteplici spunti interdisciplinari utili per comprendere un mondo in continua evoluzione attraverso il valore delle competenze trasversali» ribadisce Alessandro Trivilini, curatore del testo e responsabile del Servizio informatica forense della SUPSI. «Il libro vuole essere uno stimolo per tutti coloro che desiderano intraprendere un percorso di studi o un’attività professionale in un settore in forte crescita come questo, in cui le competenze trasversali sono messe al servizio della Autorità giudiziarie, delle aziende e anche dei cittadini».
Una finestra di solidarietà
L’entusiasmo legato alla realizzazione del volume ha permesso al Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI di aprire una finestra di solidarietà. Le persone interessate potranno acquistare una copia del libro al prezzo simbolico di 10 franchi; il ricavato verrà devoluto totalmente al Tavolino Magico, come aiuto alimentare alle famiglie ticinesi in difficoltà. La tiratura del libro è limitata e gli interessati possono fare richiesta a [email protected].
Una tavola rotonda dedicata al tema delle competenze trasversali
Unitamente alla pubblicazione del libro, nel mese di settembre è prevista una tavola rotonda che verterà sul tema delle competenze trasversali, coinvolgendo personalità istituzionali e scientifiche con le quali il Servizio ha collaborato nei primi dieci anni di attività. Maggiori informazioni saranno disponibili online nelle prossime settimane all’indirizzo: www.supsi.ch/dti