Un miliardo di franchi e oltre per il futuro della mobilità luganese
Nel Programma d’agglomerato di quinta generazione del Luganese (PAL5) si prevedono investimenti insediativi, paesaggisti e infrastrutturali per quasi 1,1 miliardi di franchi. L’auspicio è che le numerose opere che lo compongono vengano in parte finanziate dalla Confederazione (l’obiettivo è di farlo nella misura del 30%). L’ambizioso progetto d’investimenti andrà in consultazione ufficialmente domani, ma le centinaia di pagine e schede che lo compongono sono già state pubblicate sul sito della Commissione regionale dei trasporti del Luganese (CRTL), l’Ente addetto a curare i lavori.
Gli obiettivi
In estrema sintesi il PAL5 si compone di una serie di misure infrastrutturali nel settore dei trasporti volte a migliorare il quadro complessivo delle condizioni di mobilità all’interno dell’agglomerato. Dunque, mobilità pubblica su rotaia e su gomma, mobilità privata e mobilità lenta. Una certa attenzione è inoltre riservata alla cosiddetta «Maglia verde», una rete di spazi liberi con funzioni naturalistiche e ricreative, già presenti sul territorio, ma non per forza in esso integrata. Per intenderci, la prevista riqualificazione del fiume Cassarate nella sua parte più cittadina rientra nei progetti del PAL5 proprio in quest’ambito.
C’è anche Eureka
Cuore del PAL5 sono ovviamente i numerosi progetti che toccano tutto il Distretto, dal ponte-diga al monte Ceneri. A farla da padrone è in particolare il tram-treno, per cui sono previsti investimenti nell’ordine di mezzo miliardo di franchi. Investimenti, si badi bene, supplementari all’oltre mezzo miliardo necessario per realizzare la tappa prioritaria (l’arrivo del tram in centro da Bioggio) e le opere collegate. Almeno altrettanti soldi serviranno infatti per concretizzare la tappa 2 e il progetto Eureka, il cui inizio dei lavori non è pero previsto prima di un altro decennio. La tappa due in particolare prevede la realizzazione di un anello cittadino tutto a doppio binario, con il previsto terminale della tappa prioritaria a Lugano centro che diventerà fermata passante e di snodo. Da lì partiranno la linea Lugano-Cornaredo (3,25 chilometri, 205 milioni), attraverso l’asse viario via Maderno – via Bagutti – via Trevano; e la linea Lugano-Pregassona (3,7 chilometri, 170 milioni), attraverso l’asse viale Cattaneo – viale Castagnola – via delle Scuole – via alla Chiesa. In zona stadio e pista da hockey i due tratti si ricongiungeranno. Le due linee viaggeranno in prevalenza su sede mista con le auto. Per ora, il tram invece non arriverà sul Pian Scairolo, ma si prevede comunque di investire sessanta milioni per creare un «agglobus», cioè «una linea di autobus di alto livello su corsie dedicate».
Quanto al progetto Eureka, esso prevede una trasformazione completa dell’assetto ferroviario e stradale del tratto Caslano Colombera-Ponte Tresa, eliminando integralmente le interferenze fra ferrovia, strada e accessi privati sul tratto, mediante la costruzione di una nuova galleria ferroviaria. A questo si aggiunge la costruzione di un tunnel stradale (bypass) che permette l’eliminazione del viadotto sul lago costruito nel 1962, il quale ha creato una cesura totale tra il nucleo di Ponte Tresa e il Ceresio. Il progetto prevede anche la traslazione dell’attuale capolinea della FLP più vicino al confine nazionale, collegandolo con l’Italia mediante la realizzazione di una nuova passerella ciclopedonale. Il tutto costerà almeno 165 milioni.
Nuovi percorsi ciclopedonali
Passando alla mobilità privata, grande assente del PAL5 è la circonvallazione Agno-Bioggio. La cosa sorprende solo fino a un certo punto, dati i noti problemi di costo emersi di recente. Per contro sono previsti 280 milioni per realizzare le gallerie di aggiramento di Pura e Magliaso, ma con priorità C, la più bassa. Si inizierà con l’aggiornamento il prossimo anno del promettente studio di fattibilità risalente ormai al 2010. Fa parte del PAL5 invece, e passiamo alla mobilità lenta, la ciclopedonale fra Paradiso e Melide. Non era scontato, perché anche qui i prezzi stavano lievitando. Ora si assestano a 34,2 milioni. Da segnalare, in questo senso, un progetto di ciclopedonale sul lago tra Ponte Tresa e Caslano che prevede fra le altre cose la creazione di un’isola davanti a Ponte Tresa. Il costo? 15,5 milioni.