Un milione per il San Carlo in attesa della nuova struttura
Garantire il servizio e gli standard di sicurezza, nonché migliorare il comfort per personale ed ospiti in attesa della costruzione della nuova struttura prevista nel comparto ex Gas-Macello del quartiere Saleggi. Questo l’obiettivo che intende perseguire il Municipio di Locarno con un ulteriore pacchetto di migliorie da apportare all’Istituto per anziani San Carlo. Dal costo preventivato in poco più di un milione di franchi, fatto salvo il via libera del Consiglio comunale alla richiesta del relativo credito, gli interventi dovrebbero essere svolti già quest’anno. Vanno ad aggiungersi a quelli legati alla sicurezza, all’informatica e alle forniture sanitarie per l’ammontare di quasi due milioni ai quali il Legislativo aveva dato luce verde all’inizio del 2019. «Si tratta di interventi urgenti, necessari per prolungare di dieci anni la durata di vita dell’attuale edificio» ribadisce il vicesindaco Giuseppe Cotti, capodicastero Educazione ed Istituto per anziani nonché presidente dell’Ente autonomo cui compete la gestione del San Carlo.
Ci sarà anche il nido d'infanzia
L’orizzonte temporale per l’apertura della nuova casa anziani è infatti il 2031. Lo studio di fattibilità riguardante la futura infrastruttura per la terza età in zona Isolino, nel quartiere Saleggi, è già stato presentato al Municipio: prevede l’edificazione di una casa per anziani con 104 camere e 16 unità abitative. Nella stessa zona è prevista anche la costruzione del nuovo nido d’infanzia. La vicinanza tra le due strutture sviluppa i presupposti per uno scambio intergenerazionale.
Si lavora alla modifica di PR
Per poter aprire i cantieri del nuovo San Carlo e del nido d’infanzia si deve però attendere la conclusione della procedura riguardante la modifica del Piano regolatore dell’intero comparto ex Gas-Macello. Gli esiti dell’esame preliminare da parte del Dipartimento del territorio sono appena giunti a Palazzo Marcacci ed attualmente sono al vaglio dei competenti servizi comunali. Nelle migliori delle ipotesi, la modifica di PR potrà essere approvata in via definitiva nel corso del 2024. Se così sarà, il concorso per la costruzione della nuova casa per anziani e del nido d’infanzia potrà essere pubblicato l’anno successivo, aprire il cantiere nel 2028 così da riuscire ad inaugurare le due strutture nel 2031. Una volta che sarà edificata la nuova casa anziani, ci si potrà concentrare sulla ristrutturazione dell’attuale sede del San Carlo. «Una ristrutturazione - precisa ancora il vicesindaco - che prevede il mantenimento di una parte delle attuali camere e la conversione delle altre in appartamenti per anziani ancora autosufficienti».
Legionella, occorre prevenire
Prima che tutto ciò possa vedere la luce occorrerà una decina d’anni. Nel frattempo, come detto, l’attuale Istituto per anziani cittadino ha bisogno di essere sottoposto urgentemente ad ulteriori interventi di miglioria. Ad iniziare da quelli all’impianto sanitario necessari per prevenire la proliferazione del batterio della Legionella. Malgrado i lavori già eseguiti negli ultimi due anni al vetusto sistema di distribuzione dell’acqua abbiano permesso di contenere il problema, le misurazioni effettuate ancora il mese scorso mostrano come in alcuni punti i valori soglia sono superati. Alcune misure sono state già adottate, ma ora occorre un intervento più incisivo sia nello stabile Torre, sia nello stabile Villa. Lo si farà installando degli apparecchi sulle tubature grazie ai quali, oltre a impedire la formazione di calcare e ruggine, si riduce sensibilmente il rischio di formazione della Legionella.
Rilevatori di movimento
Tra gli altri interventi previsti vi sono anche quelli per dotare alcune stanze di rilevatori di movimento. L’apparecchio registra tramite infrarosso tutti i movimenti nella stanza e informa tempestivamente il personale se una persona a rischio caduta si sia alzata da sola dal proprio letto, permettendo così un rapido intervento di soccorso. Nell’ambito del credito sottoposto all’esame del Legislativo rientra anche la fornitura di materiale fisioterapico, nonché la sostituzione di alcuni apparecchi per la cucina e per la stireria. L’investimento che, lo rammentiamo, ammonta a poco più di un milione di franchi, è in parte sussidiabile dal Cantone.