Un «Palco Urbano» per Massagno

A seguito del concorso d’architettura a procedura libera (concorso di progetto) lanciato dal Municipio di Massagno lo scorso 31 marzo concernente la ridefinizione del comparto ex AEM e adiacenze, l'Esecuvito comunica che il progetto vincitore, scaturito dal rapporto della giuria riunitasi gli scorsi 13 e 14 settembre, è quello denominato «Il palco urbano» dello Studio Urbane Landschaften GmbH (Basilea) di Gaetano Castiello. che l’obbiettivo del concorso era quello di trovare risposte di qualità rispetto al recupero degli edifici esistenti e delle aree pubbliche ad essi legati, nell’ambito di un concetto complessivo dell’intera zona situata lungo Via Motta. Per quanto riguarda i futuri utilizzi sono previsti, nella palazzina, spazi da destinare alle associazioni del Comune e ad attività amministrative, mentre il capannone industriale (ex magazzino e deposito AEM SA) va invece inteso come un grande spazio polifunzionale, destinato a eventi e manifestazioni, il tutto concepito come spazio aggregativo e multifunzionale complementare alle altre due sale pubbliche presenti nell’area, il cinema Lux Art House e il Salone Cosmo.

«La realizzazione di un concorso di progetto» spiega il Sindaco Giovanni Bruschetti nell’ambito della conferenza stampa di presentazione avvenuta stamattina al Lux «dimostra l‘importanza di poter confrontare più soluzioni all’interno di uno stesso tema, permettendo di conoscerne le molteplici sfaccettature indentificando la soluzione migliore». Entrando nel merito del progetto proposto dal vincitore, esso «risponde con qualità ed efficienza ai requisiti del concorso per le scelte adottate in funzione della futura destinazione […] rispondendo adeguatamente all’essenza del luogo e della sua memoria, senza eccessi». Queste le conclusioni a cui sono giunti all’unanimità i membri della giuria coordinati dall’architetto Paolo Canevascini. Per quanto riguarda l’intervento architettonico e costruttivo, come spiegato dall’architetto nella sua relazione tecnica, esso si concretizza attraverso due azioni principali: «la rimozione e sottrazione di parti puntuali degli edifici preesistenti, e l’aggiunta di dispositivi riconoscibili che presentano un ruolo tecnico-funzionale, ma che assumono un forte carattere espressivo».

La giuria nel suo rapporto finale segnala come, grazie alle soluzioni proposte da Gaetano Castiello, «le potenzialità dello spazio sono evidenziate integrando una leggera struttura in metallo che genera un nuovo involucro all’interno dell’edificio esistente, distinto e scisso dalla vecchia sostanza muraria.» E, sempre secondo la giuria, questa soluzione «risponde a tutte le esigenze architettoniche, tecniche ed ambientali necessarie alle future possibili destinazioni.» Entrando maggiormente nel dettaglio, il rapporto finale segnala come «il grande «vuoto» viene così ordinato e riqualificato nel dialogo fra le strutture murarie esistenti e il nuovo involucro» e «lo spazio trasformato […] si prolunga in entrambe le estremità oltre le campate della struttura principale, sia verso nord che verso sud. A valle, l’involucro si estende generando un nuovo spazio esterno inedito, derivante dalla demolizione dei magazzini esistenti e orientato verso l’area verde (mapp. 972), senza peraltro occuparla».

A partire da oggi e fino al 6 ottobre, presso il Salone Cosmo (sala situata sotto il Cinema Lux) sarà possibile visitare l’esposizione dei 22 progetti che hanno partecipato al concorso (orario continuato 10-18.30, tranne la domenica).
