Un posteggio dove ora c’è la stazione
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CHIASSO - Circa 240 nuovi parcheggi, ma non per auto, bensì per moto e biciclette. È quanto potrebbe presto trovare spazio nei pressi della stazione ferroviaria di Chiasso, anzi dove oggi sorgono alcuni degli edifici che la compongono. Uno degli obiettivi della domanda di costruzione preliminare in pubblicazione da ieri nell’Ufficio tecnico della cittadina di confine è quello di mettere a disposizione «in una posizione molto strategica» dei posteggi «molto richiesti» - come sottolineato nell’incarto stesso -: 189 stalli per motociclette e 52 per biciclette, tutti coperti.
Stabili protetti
Per fare spazio all’edificio che li ospiterà dovranno però essere demoliti due stabili «iscritti nell’inventario ISOS (l’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale, ndr) per il loro significato, in questo caso prettamente urbanistico, la cui salvaguardia è classificata con l’obiettivo di categoria A». Gli edifici in questione sono quelli noti come posta svizzera e posta italiana, lungo via Motta, tra il fabbricato viaggiatori e lo stabile «Grande velocità», di una lunghezza complessiva di circa 65 metri, per 13,5 di profondità.
Nell’incarto si spiega che la demolizione di uno dei due edifici, la posta svizzera, era già in programma, in quanto legata al progetto per il rinnovo e ampliamento del tunnel di via Favre (vedi CdT del 18 marzo), che transita proprio sotto di esso. «I lavori di ristrutturazione previsti per il tunnel richiederanno la demolizione dell’edificio soprastante». Questo abbattimento obbligato «ha posto di conseguenza il tema della discontinuità del fronte lungo via Motta. Il progetto propone invece della ricostruzione della posta svizzera, l’edificio forse di minor pregio architettonico dell’insieme, la demolizione di entrambi gli edifici postali, quindi anche quella della posta italiana, per proporre l’edificazione di un nuovo edificio che risponda in modo chiaro agli aspetti urbanistici che costituiscono il significato della sequenza di edifici lungo via Motta. La continuità del fronte resta garantita e l’impianto complessivo riacquista la sua immagine urbanistica storica».
Il nuovo immobile si presenterà a due livelli. L’intervento - si sottolinea altresì nell’incarto - permetterà di dare al «fabbricato viaggiatori maggiore importanza e visibilità, attualmente compromessa dalla presenza dell’edificio della posta italiana».
Grazie agli interventi programmati, il fabbricato viaggiatori non guadagnerà però soltanto visibilità. Lo stabile sarà infatti rinnovato e sottoposto a un «restyling delle aree interne di circolazione con lo scopo di migliorarne la qualità di fruizione». Le opere previste contemplano in particolare l’ottimizzazione degli spazi interni (anche in ottica di attrattività commerciale), la manutenzione, la pulizia e il tinteggio della facciata, l’eliminazione dell’annesso sporgente presso il binario 1, la sostituzione delle porte e dei lucernari e la valorizzazione delle opere d’arte presenti nell’atrio: la statua «Svizzera e Italia» e il dipinto «L’emigrante».
Gli interventi in programma, sebbene quella in pubblicazione fino al 14 giugno sia una domanda di costruzione preliminare, presuppongono un investimento totale di 7,1 milioni di franchi (di cui 4,7 milioni per la nuova costruzione). Quelle oggetto di questa richiesta edilizia sono però soltanto alcune delle trasformazioni che attendono il comparto. Nell’area della stazione ferroviaria chiassese, in vista soprattutto della messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri a dicembre 2020, le FFS hanno infatti programmato anche altri interventi, per un investimento che sfiora i 245 milioni di franchi (vedi CdT del 6 aprile). Realizzando le opere a tappe, le Ferrovie hanno pianificato la sostituzione dell’apparecchio centrale elettronico (avvenuta a metà aprile) e la realizzazione di nuovi accessi per la clientela (marciapiedi, sottopassi, rampe e arredi), ai quali si aggiungeranno nuovi binari e scambi in grado di aumentare la capacità del traffico merci e viaggiatori. Questi lavori infrastrutturali si concluderanno nel 2021.
La storia
A tappe, ma molti anni fa, è avvenuta anche la costruzione del complesso della stazione di Chiasso, iniziata negli anni ‘80 dell’Ottocento. Il fabbricato viaggiatori era inizialmente formato da «diverse porzioni di edifici che negli anni successivi furono integrate o trasformate nella prima forma unitaria dell’edificio risalente al 1888, realizzato in mattoni faccia a vista». Il fabbricato viaggiatori è stato modificato più volte. Un concorso indetto nel 1926 permise poi di dargli la forma attuale a partire dagli anni ‘30 del Novecento. Gli ambienti interni nel corso degli anni sono però stati rimaneggiati più volte.