Ex centro bsi a cadro

«Un progetto ben lungi dall’essere speculativo»

Il Municipio di Lugano ha risposto ai dubbi del consigliere comunale Raoul Ghisletta, che insoddisfatto ha chiamato in causa il Consiglio di Stato
L’area dei campi da tennis dell’ex centro BSI. (foto archivio Gonnella)
Red. Lugano
21.01.2019 18:38

CADRO - Secondo il consigliere comunale di Lugano e granconsigliere socialista Raoul Ghisletta la proposta della banca EFG di tramutare l’ex centro BSI di Cadro in una zona residenziale (ne abbiamo dato notizia il 15 novembre) è «un tentativo di speculazione con la collaborazione del Municipio di Lugano». Di parere diverso la Città che, sollecitata sul tema da Ghisletta ha spiegato di essersi per ora solo detta disposta a entrare nel merito di un’eventuale modifica del Piano regolatore (necessaria per realizzare il progetto), ma di non aver deciso in un senso o nell’altro.

Insoddisfatto dalla risposta, definita «sconcertante», Ghisletta si è pertanto rivolto al Consiglio di Stato tramite un’interpellanza, chiedendo un parere sull’operato della Città. A non convincere Ghisletta è la presenza di due rappresentanti della Città (il municipale Angelo Jelmini e l’architetto Marco Hubeli) nella giuria del mandato di studio in parallelo organizzato dalla banca. Presenza che l’Esecutivo ha spiegato così: «L’obiettivo era quello di seguire e accompagnare i lavori al fine di garantire gli interessi della Città nello svolgimento del compito, al fine di ottenere un progetto di grande qualità, suscettibile di essere trasposto in una successiva modifica del Piano regolatore. Si tratta quindi di un’iniziativa ben lungi dalla connotazione speculativa ventilata nell’interrogazione».

La Città ha anche ribadito più volte di non aver ancora deciso nulla, in particolare in relazione alla variante di PR, precisando tuttavia che il progetto non prevede un aumento della zona edificabile (Ghisletta sostiene invece il contrario). In questa fase il Municipio ha però richiesto che il progetto consideri anche delle strutture di utilità pubblica e che garantisca una fruibilità dell’area sistemata a verde quale area di svago locale, «requisiti fin qui rispettati ».

Ghisletta si è poi detto «allibito» dalle risposte del Municipio alle domande sulla conformità al diritto superiore dell’ipotizzata modifica del Piano regolatore, e ha quindi chiesto l’opinione del Governo: «L’agire della Città è conforme all’obiettivo federale dello sviluppo centripeto degli insediamenti? Alla legge cantonale sullo sviluppo territoriale? E al Piano direttore cantonale?».

Il progetto vincitore visto dall’alto. (rendering Lands Architecture)
Il progetto vincitore visto dall’alto. (rendering Lands Architecture)