Bassa leventina

Una nuova area di servizio sulla A2 fa gola anche a McDonald’s

I Consigli comunali di Bodio, Giornico e Personico devono esprimersi sulla costituzione di una società incaricata di ottenere dal Cantone la concessione per la realizzazione della struttura nell’ambito del Centro di controllo dei TIR all’ex Monteforno - Commerci, camere, rifornimento benzina ed elettrico: tra i partner interessati anche il colosso dei fast food
Benzina, ma anche ricarica elettrica, un caffé o un pasto al volo, camere per passare la notte. ©CdT/Chiara Zocchetti
Simone Berti
23.10.2020 06:00

Un’area di servizio autostradale completa all’ex Monteforno, nell’ambito del progetto per il Centro di controllo dei veicoli pesanti in fase di realizzazione. La vogliono i Comuni di Bodio, Giornico e Personico. I cui Municipi hanno preparato i rispettivi messaggi in merito, che andranno al voto dei rispettivi Legislativi il 10 novembre. L’idea, spiega al CdT il sindaco di Personico Emilio Cristina, è quella di costituire una società anonima che, se appunto i tre Consigli comunali saranno d’accordo, intraprenda i primi passi per giungere alla realizzazione della struttura destinata agli utenti dell’autostrada sull’asse del San Gottardo, e quindi non solo i camionisti. Più concretamente l’obiettivo iniziale consiste nell’ottenimento della concessione cantonale per la costruzione e la gestione dell’area di servizio autostradale. «I tre Municipi di Bodio, Giornico e Personico credono fortemente che questo progetto sia un’occasione lungimirante per la Bassa Leventina» si legge nel messaggio trasmesso ai Legislativi. Il progetto, secondo le autorità, potrà «creare nuovi posti di lavoro, sviluppare attività economiche locali e generare un punto d’interesse e di servizio alla popolazione». L’idea è quella di creare una struttura che possa ospitare funzioni commerciali, alberghiere quali ristoranti (sia fast-food che locali tradizionali), camere d’albergo, pompe di benzina, distributori di vettori energetici innovativi, punti di ricarica elettrici, market e vendita di prodotti del territorio con il coinvolgimento di produttori locali negli spazi dedicati alla vendita.

Il modellino del progetto.
Il modellino del progetto.

«Per lo sviluppo della regione»
A ciascun Consiglio comunale sono richiesti 50.000 franchi che serviranno unicamente per la costituzione della SA incaricata di preparare il dossier da inoltrare al Dipartimento del Territorio per l’ottenimento della concessione a realizzare l’area di servizio autostradale. «Il forte auspicio è quello che tutti e tre i Comuni partecipino a questo progetto affinché esso abbia una vera valenza regionale e possa essere riconosciuto tale anche dalle autorità cantonali e dagli investitori privati, elemento cardine per la sua riuscita». Se uno dei tre dovesse dire di no, il messaggio contempla già il Piano B, chiedendo in subordine lo stanziamento di 75.000 franchi. Nonostante alcune sfumature nel giudizio del progetto - spiega il sindaco di Personico - parrebbe comunque esserci una condivisione di fondo. Il progetto attuale prevede un investimento di 15 milioni di franchi. Evidentemente la sostenibilità dell’investimento non può basarsi esclusivamente sulle risorse dei tre enti locali leventinesi, ma potrà essere garantita unicamente grazie al coinvolgimento di partner esterni. In questo senso è stato dato mandato all’ingegner Dario Kessel di occuparsi della ricerca di potenziali interessati. I Municipi segnalano al momento l’interesse di attori importanti quali McDonald’s, Righetti Combustibili SA, Azienda Elettrica Ticinese e Enet Enery, che quali hanno già sottoscritto le relative lettere d’intenti.

Nessun candidato al concorso pubblico
I tre Esecutivi hanno deciso di farsi promotori dell’iniziativa dopo nel 2019 nessun concorrente ha partecipato al concorso cantonale per la messa in appalto dell’edificazione e la gestione di un’area di servizio autostradale nell’ambito del Centro di controllo. «Questa volontà è scaturita dal fatto che questo progetto potrebbe essere l‘elemento centrale per il rilancio dell’area industriale della Bassa Leventina, con l’inserimento di una nuova attività economica che possa contribuire a dare un indirizzo e un’immagine dinamica, moderna e diversificata di tutto il comparto». Questo, sottolineano non senza polemica, «soprattutto a seguito della probabile conferma da parte delle FFS di non prendere in considerazione quella zona per l’edificazione delle future Officine».

Il cantiere del Centro di controllo dei veicoli pesanti all’ex Monteforno. ©CdT/Chiara Zocchetti
Il cantiere del Centro di controllo dei veicoli pesanti all’ex Monteforno. ©CdT/Chiara Zocchetti