Una panchina rossa contro la violenza sulle donne
A Bellinzona c’è una nuova panchina. Si trova in piazza Simen ed è rossa. Potrebbe sembrare identica a tutte le altre, ma no. Un codice a matrice è riportato sullo schienale e, se inquadrato con il telefonino, questo porta alla pagina www.bellinzona.ch/sosviolenza creata dal Comune per offrire una serie di contatti utili per chiedere aiuto da parte chi è vittima di violenza, in tutte le sue forme, oppure testimone di violenze subìte da altre persone. La stessa pagina offre poi una serie di collegamenti e spunti, una sorta di panoramica che possa fungere da punto di partenza per una riflessione sul tema. Il giorno della posa, suggerita dalle 19 Consigliere comunali di Bellinzona, coincide la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che cade ogni anno il 25 novembre. Un’azione simbolica, ma al tempo stesso concreta. A completare la nuova panchina, anche l’iscrizione del motto «Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima», tratto da una poesia che l’attivista peruviana Cristina Torres-Cáceres ha scritto dopo un caso di femminicidio avvenuto nel 2017 in Messico.
Una prima per il Comune
«Riunire tutte le donne presenti in Consiglio comunale e organizzare un’azione condivisa è stata una grande soddisfazione», affermano le promotrici in una nota diffusa ieri dalla Città. «È una prima per il Comune di Bellinzona ed è un messaggio forte per tutta la cittadinanza. L’emblematica frase scelta per la panchina racchiude tutto: è ora di porre fine alla violenza di genere in ogni sua forma».