Rancate

Una pecora sbranata e tre agnellini «dispersi»

Il lupo potrebbe aver colpito in località Possa, al Barozzo, a poche centinaia di metri dall’abitato – Prima il rinvenimento di una zampa bianca lungo la mulattiera, poi l’amara scoperta – In attesa del riscontro sulle analisi del DNA
©Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
19.04.2025 06:00

Manca ancora la prova definitiva, ovvero quella del DNA. Ma i forti indizi presenti lasciano pensare che il lupo abbia ancora colpito nel Mendrisiotto. E che lo abbia fatto piuttosto in «basso», a poche centinaia di metri dall’abitato di Rancate. È stata decisamente una brutta sorpresa quella che ha ricevuto un allevatore che aveva parte del gregge in località Possa, per intenderci in zona Barozzo.

Sabato scorso, infatti, è stata rinvenuta una pecora sbranata. E, all’appello, mancano anche tre agnellini che avevano meno di tre mesi di vita. L’allarme – ci ha spiegato l’uomo – è partito da una signora che stava passeggiando lungo la mulattiera che, nel bosco, collega Rancate con Besazio e Tremona: «Sul bordo della strada ha trovato una zampetta bianca».

È stato quindi prontamente avvisato il proprietario del bestiame che, una volta giunto dal suo gregge, ha fatto l’amara scoperta: «Gli animali erano spaventati e, poco dopo, abbiamo trovato il cadavere della pecora». Alla conta finale, come detto, mancano anche tre piccoli.

Quei buchi sul collo

Immediata, a questo punto, la segnalazione agli uomini dell’Ufficio della caccia e della pesca che hanno effettuato il sopralluogo e le dovute analisi: tra le quali il prelievo della saliva in prossimità delle ferite che permetterà di risalire al DNA. Manca ancora questa certezza ma, come detto, dinamiche e modalità lasciano intendere che dietro a quanto accaduto ci sia il lupo. «La pecora aveva dei buchi nel collo» ci racconta l’allevatore. Segno distintivo dell’attacco del canide. In aggiunta, come abbiamo potuto vedere dalle immagini, «l’animale è stato sbranato all’altezza della gabbia toracica, il predatore ha attaccato gli organi respiratori. Se si fosse trattato di un cane – commenta il nostro interlocutore – avremmo trovato una situazione più disordinata e anche le ferite sarebbero state differenti».

Le pecore, al momento dei fatti, erano divise in due piccoli greggi: uno, appunto, al Barozzo; l’altro in un appezzamento che si situa all’entrata nord del paese di Rancate. Dopo l’attacco tutti gli animali sono stati raggruppati.

Preoccupati di un possibile ritorno del predatore? «Al momento no – ci risponde l’allevatore –. Abbiamo posato una fototrappola e non ci sono segnali di ulteriori passaggi. Se dovesse attaccare il recinto in prossimità del paese allora sì, saremmo davvero preoccupati».

Situazione monitorata

L’ultimo caso ravvisato così a sud risale a due anni fa a Novazzano. «Ogni evento viene monitorato – ci conferma, da noi interpellato, il capo dell’Ufficio della caccia e della pesca Tiziano Putelli –. Tutto il Canton Ticino è potenzialmente a rischio presenza lupo». Per quel che riguarda i comparti del Basso Ceresio e del Mendrisiotto «attualmente non figura la presenza di branchi o di coppie stabili». Qualora venisse confermata la responsabilità del lupo nella predazione, conclude Putelli, si tratterebbe di un animale in dispersione».