Una ristrutturazione a tappe per la scuola di Cademario

Alla fine sarà risanamento. E sarà a tappe, per rendere l’importante sforzo finanziario quanto più sopportabile possibile per i Comuni coinvolti. Così ha deciso di procedere nelle scorse settimane la Delegazione del Consorzio scolastico Alto Malcantone riguardo al futuro dell’edificio di Cademario che ospita le Scuole elementari: «Il sogno di una scuola nuova di zecca resterà tale – afferma il presidente del Consorzio Mario Zecchin – ma vista la situazione finanziaria dei Comuni consorziati faremo il passo secondo la lunghezza della gamba, ristrutturando il necessario per andare avanti altri trenta o quarant’anni».
Direzione tracciata
La direzione è dunque tracciata, ora toccherà ai Comuni di Alto Malcantone, Aranno, Cademario e Bioggio (che fa capo al Consorzio per il paese di Iseo) confermarla, quando le varie richieste di credito arriveranno sui banchi dei rispettivi Consigli comunali. In ogni caso, precisa Zecchin, la decisione del Consorzio «è stata presa dopo aver atteso una risposta scritta da tutti i Municipi». Ergo, almeno a livello di Esecutivi è condivisa. Alla vigilia le opzioni sul tavolo, scaturite da uno studio di fattibilità, erano due: la ristrutturazione dell’edificio (il cui costo, con un margine d’errore del 25%, è stato stimato in 8,4 milioni) o il suo ampliamento (13,6 milioni). L’ipotesi di demolirlo per poi ricostruirlo (16,9 milioni) era invece stata scartata in partenza. Comunque le si guardi, si tratta di cifre ingenti, specie per tre Comuni che potremmo definire finanziariamente deboli, non avendo particolari attività industriali e commerciali sui propri territori. Tanto che ad Alto Malcantone due interpellanze del Centro e Indipendenti chiedevano di pensare ad un nuovo edificio scolastico nel Comune, uscendo dal Consorzio e appoggiandosi ai Comuni del Piano. Nel rispondere il Municipio aveva però sottlineato che l’impegno finanziario rischiava di essere superiore alla ristrutturazione scelta, con uguali disagi nell’uso delle infrastrutture sportive a Bedano. Alternative realisticamente percorribili dunque non sembrano esserci, almeno non senza un importante impegno finanziario.
A tappe, in ogni caso
La ristrutturazione dell’edificio di Cademario, costruito nel 1976, è in ogni caso necessaria perché è già ben oltre le sue aspettative di utilizzo. La buona notizia è però che la struttura statica è in buono stato e utilizzabile per ancora 20-30 anni, cosa che permette di ipotizzare di mettere mano al resto. La ristrutturazione verrà in ogni caso fatta a tappe, spiega Zecchin, perché «spalmandola su due o tre anni non peserà troppo sui bilanci dei Comuni consorziati». «Faremo gli interventi necessari per mantenere la scuola operativa con un buon livello di confort e cercheremo di farlo dando meno disagio possibile agli allievi e agli insegnanti». I lavori principali riguarderanno i serramenti, il cappotto esterno, il vettore energetico e la posa di pannelli solari. Nelle prossime settimane il Consorzio intende preparare un programma di massima dei lavori da sottoporre per approvazione ai Comuni.