Una strada più sicura senza perdere il verde
Intervenire per migliorare la sicurezza del traffico pedonale, ciclistico e veicolare, ma senza penalizzare le alberature ai lati, che rimarranno un elemento determinante. È l’obiettivo di un progetto di massima concernente viale Giuseppe Motta la cui elaborazione è stata affidata dal Municipio di Bellinzona allo studio di ingegneria Bonalumi&Ferrari. Si tratta di mettere mano al tratto compreso tra via Mirasole e piazza Mesolcina, in sostanza la strada che «passa» davanti allo Stadio comunale: dagli approfondimenti emergeranno le ipotesi di intervento per questa zona particolarmente trafficata, interessata da un’interrogazione dei consiglieri comunali ecologisti Ronnie David e Giulia Petralli. «Al momento - scrive l’Esecutivo - sono state elaborate alcune possibili soluzioni tecniche coerenti col Piano regolatore (mantenimento dei filari alberati su entrambi i lati) che saranno valutate a breve per rapporto alle sottostrutture, dalle quali non si può prescindere». Non sono comunque «emerse necessità di abbattimento per favorire il traffico motorizzato». Sempre in risposta ai Verdi, preoccupati per il tema della sicurezza in particolare dei piccoli pedoni, si spiega poi che non è invece prevista una Zona d’incontro (con limite di velocità a 20 km/h) in piazza Mesolcina, quindi nei pressi delle Scuole nord. Ad ogni modo il perimetro di lavoro del progetto citato si estende appunto fino davanti all’istituto scolastico «e considererà in modo molto attento e oculato il tema della sicurezza pedonale e ciclistica». Gli approfondimenti, in collaborazione con il Dicastero territorio e mobilità, intendono definire una strategia che tenga conto delle varie implicazioni tecniche (viabilità, posteggi, infrastrutture), urbanistiche e paesaggistiche (e quindi come detto con attenzione al cosiddetto verde urbano).
«Si cerca di sostituire»
L’interpellanza (poi trasformata in interrogazione) partiva proprio dal citato tema degli alberi in generale, che già altre volte ha impegnato i Verdi di Bellinzona: si pensi ad esempio alla petizione del 2019 per la salvaguardia dei tigli secolari su viale Stazione. Ebbene, negli ultimi sei mesi lungo le strade cittadine il Comune ha tagliato dieci alberi. Questi interventi sono stati dettati da «ragioni di sicurezza, in quanto i soggetti abbattuti non erano più ritenuti stabili», precisa il Municipio. Tale decisione è stata supportata da una perizia. In un caso l’abbattimento si è reso necessario a seguito della collisione di un’auto. David e Petralli avevano chiesto anche se fosse prevista una sostituzione a breve (entro fine 2023) degli alberi tagliati. «Di principio - replica Palazzo civico - per gli alberi abbattuti in viale Stefano Franscini è possibile procedere con una sostituzione direttamente nella stessa posizione di quelli preesistenti, fatta eccezione per due situazioni di conflitto (presenza di posteggi e/o accessi)». Per contro, per il già citato viale Giuseppe Motta il problema è un po’ più delicato, in quanto «le alberature oggetto di abbattimento sporgono verso l’interno del campo stradale». Per questo motivo, «la sostituzione nella stessa posizione non appare ragionevole e nemmeno l’eventuale arretramento risulta possibile, in quanto sarebbe in conflitto con i posteggi esistenti». Come detto, è comunque confermata «la volontà di mantenere per questo comparto un viale alberato sano e di qualità».
Mandato esterno assegnato
Infine Ronnie David e Giulia Petralli chiedevano quando verrà presentata una strategia per il verde urbano in generale e la promozione della biodiversità della Città «che tenga conto adeguatamente delle esigenze di smorzare gli effetti della crisi climatica e promuovere la salvaguardia di una ampia biodiversità». A questo proposito l’Esecutivo spiega che nel 2022 ha approvato l’assegnazione di un mandato esterno relativo allo sviluppo di una strategia per la promozione di una cultura gestionale del verde pubblico. A seguito dell’avvicendamento del responsabile del Servizio del verde urbano, l’avvio degli approfondimenti risulta tuttavia leggermente posticipato. Si prevede di poter dare avvio ai lavori a partire dalla metà del 2023.