Un'area di sosta anche per i camper

Nell’idea ci hanno sempre creduto, e il via libera della popolazione lo scorso 26 novembre all’aggregazione fra Bodio e Giornico non ha fatto altro che motivare ulteriormente i due Municipi. E quello di Personico, pure parte attiva fin dall’inizio nell’iniziativa volta a realizzare un’area di sosta «green» accanto all’A2 ed al Centro di controllo dei veicoli pesanti di Giornico (inaugurato nel dicembre 2022). L’operazione ha convinto anche l’Ufficio federale delle strade (USTRA) e l’Azienda elettrica ticinese. Il sì del primo è stato scontatissimo: considerata la presenza nel comparto dell’ex Monteforno dell’infrastruttura costata 250 milioni di franchi sta elaborando il progetto e, in un secondo momento, sarà chiamato a dare la concessione. L’AET ha invece apprezzato il fatto che si punterà su vettori energetici alternativi quali idrogeno e pannelli fotovoltaici. Ma non è mica finita qui. Si prevede inoltre un’area per i camper con 10-12 stalli attrezzati con tanto di tavoli e grill a disposizione anche di turisti e/o cittadini.
Vanno affinati i dettagli
Partiamo proprio da quest’ultimo punto. La superficie individuata per i camper è quella dove si fermavano un tempo i TIR, ci spiega il sindaco di Giornico Rosolino Bellotti. L’iniziativa, in questo caso, è portata avanti solo dal Comune e dal locale Patriziato in collaborazione con l’USTRA che contribuirà peraltro all’investimento stimato in 700.000 franchi. Si tratta dunque di un’area ben distinta rispetto a quella di sosta di cui abbiamo riferito in precedenza. «Il progetto c’è, ora vanno valutate nel dettaglio le condizioni con l’Ufficio federale delle strade. Da parte nostra, come Esecutivo, coinvolgeremo anche il Consiglio comunale», sottolinea il nostro interlocutore, il quale si dice oltremodo fiducioso.
«Vetrina» per i prodotti locali
L’altro tassello del mosaico voluto per sfruttare le potenzialità derivanti dal nuovo svincolo autostradale di Giornico (che collega l’A2 con la cantonale e la strada industriale) è, come detto, l’area di sosta «green». A che punto è il progetto?, chiediamo al presidente dell’Area di sosta Sassi Grossi SA nonché sindaco di Personico Emilio Cristina. «Se ne sta occupando l’USTRA che dovrà in seguito accordare la concessione. Da quanto ci è stato spiegato ci vorrà almeno un anno. Quindi, per capirci, dovrebbe essere pronto entro la fine del 2024».
I Comuni di Bodio, Giornico e Personico, allo stato attuale, stanno insomma alla finestra in attesa di ulteriori ragguagli. Il loro interesse è legato, nella fattispecie, allo snack bar/chiosco per la vendita in primis di prodotti locali e per la posa di pannelli informativi con lo scopo di promuovere le bellezze culturali ma non solo della bassa valle e della Leventina in generale. Sull’investimento, al momento, Cristina preferisce non esprimersi; stando a quanto abbiamo appreso si tratta comunque di una somma «modesta» (attorno al milione di franchi).
Quel sogno svanito
Abbiamo utilizzato quell’aggettivo in quanto, inizialmente, l’idea era di edificare un’area di servizio vera e propria: 12 milioni per ristoranti, hotel e commerci. Il no del Governo al contributo cantonale (quantificato in 9 milioni: 5 a fondo perso e 4 da rimborsare) ed il fatto che l’iniziativa non era ben vista dagli operatori del settore (benché priva di distributore di benzina) ha indotto la SA a ridimensionare quello che era stato etichettato come un sogno. Poco male, perché l’obiettivo rimane sempre quello di «valorizzare ogni metro quadrato dello svincolo autostradale nell’interesse di tutta la regione».
Aggregazione: già al lavoro
Con in cassaforte l’ampio sostegno ricevuto dalla popolazione il 26 novembre scorso, i Municipi di Bodio e Giornico non hanno perso tempo e, parallelamente all’ordinaria amministrazione, stanno già pianificando il nuovo Comune denominato «Giornico» che nascerà ufficialmente nella primavera 2025 con le prime storiche elezioni. L’iter prevede ora lo scontatissimo via libera del Gran Consiglio che - azzardiamo - avverrà all’unanimità. L’anno iniziato da un mese e qualche giorno non sarà pertanto solo di «transizione», ma si dovranno già gettare le basi per partire subito con entusiasmo.