Sotto la lente

Un'estate fiacca mette in ginocchio il Museo di Val Verzasca

Numero di visitatori dimezzato rispetto alla media ventennale nelle sale espositive di Sonogno - Il presidente Lorenzo Sonognini «Non siamo a rischio di chiusura, ma ciò che ci preoccupa è la mancanza di liquidità» - Appello lanciato sui social media per un sostegno finanziario necessario a superare questo momento di difficoltà
Una delle sale espositive a Sonogno. ©Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
23.10.2024 06:00

«Non siamo a rischio di chiusura, ma la mancanza di liquidità ci preoccupa non poco». Un’estate così così, con un sensibile calo di turisti, ha messo in ginocchio il Museo di Val Verzasca. «Le sale espositive di Sonogno, come del resto un po’ tutta la valle, sono state disertate dai turisti», racconta Lorenzo Sonognini, presidente dell’Associazione del Museo di Val Verzasca. Tanto che nei mesi di luglio ed agosto i visitatori sono stati la metà della media registrata negli ultimi vent’anni. Un vero problema per l’Associazione che dal 1974 gestisce il luogo dove viene conservata la memoria della valle secondo una ricetta composta da tre ingredienti: passione, radici e visione. Ingredienti che, a volte, da soli non bastano. È appunto il caso di quest’anno. «Le somme le tireremo a fine anno - prosegue Sonognini - ma non possiamo nascondere che siamo davvero in difficoltà. Quest’anno il turismo in Ticino, per varie ragioni che sono ancora da approfondire, ha patito. E la Valle Verzasca non ha fatto eccezione. Il calo di ospiti provenienti da oltre San Gottardo e dall’estero si è riverberato anche sul nostro museo. In queste prime settimane autunnali si sta risalendo la china, ma difficilmente ciò potrà compensare il marcato calo di visitatori che abbiamo registrato durante l’estate».

Alla ricerca di nuovo soci

I mancati introiti dei biglietti hanno, come detto, generato un calo di liquidità. Per compensarlo si è deciso di fare appello a nuovi sostenitori. Si pensa in particolare all’affiliazione di nuovi soci (la tassa sociale è di 30 franchi, quella di sostenitore dai 50, mentre quella per società o ditte da 100). «Per noi le tasse sociali sono importantissime insieme agli introiti dei biglietti d’ingresso al museo», spiega il nostro interlocutore, il quale aggiunge: «I musei sono enti che già non navigano nell’oro e quindi basta poco per metterli in difficoltà. Ripeto, non siamo a rischio di chiusura, momenti di crisi come quello che stiamo vivendo ora possono capitare. Grazie al sostegno che chiediamo a chi si ritiene vicino al nostro museo contiamo di riuscire a superarlo così da continuare a proporre un’offerta culturale molto importante non solo per la Valle Verzasca, ma per tutto il Ticino».

Una questione di responsabilità

Per Lorenzo Sonognini garantire continuità all’attività svolta dal Museo di Val Verzasca è una questione di responsabilità. «Quello della conservazione del patrimonio storico della nostra valle è un compito importantissimo. Con gli oggetti esposti nel museo tramandiamo il ricordo di come si viveva in passato». Non va poi dimenticato il ruolo svolto dal museo nell’organizzazione e nella promozione di eventi od iniziativa in collaborazione con altri enti attivi sul territorio verzaschese.

Si prepara la nuova stagione

«La raccolta di fondi è un’attività che ci impegna costantemente per preparare una nuova stagione espositiva. Quest’anno assume però ancora più importanza per noi reperire liquidità. Non vorremmo essere costretti a ridurre l’offerta culturale», ribadisce il presidente dell’Associazione che gestisce il Museo di Val Verzasca. Offerta che sino alla fine di quest’anno proseguirà regolarmente e poi a dipendenza della risposta dei sostenitori verrà programmata quella per il 2025. Per dare una mano all’istituzione culturale verzaschese è possibile effettuare un versamento sul conto corrente del museo presso la Banca Raiffeisen Piano di Magadino. Tutti i riferimenti si possono trovare sul sito www.museovalverzasca.ch/sostieni-il-museo.