Val Pontirone senza segnale telefonico

Al Consiglio comunale di Biasca si è parlato del rischio in caso di frana
La valle più frequentata dai biaschesi.
Red. Online
26.09.2018 02:55

BIASCA-Per animare la seduta di lunedì del Consiglio comunale di Biasca c'è voluta l'assenza di copertura telefonica mobile in val Pontirone, oggetto di una petizione di protesta che ha raccolto 153 firme e dell'interpellanza del leghista Fabrizio Totti. Il tema è stato affrontato dal municipale Omar Bernasconi che ha definito la situazione attuale «grave», il problema deriva da una carenza tecnica dell'antenna del Pizzo Matro, a 2172 metri di quota proprio di fronte alla valle. La questione non riguarda soltanto chi in val Pontirone ci vive praticamente tutto l'anno e nemmeno la sicurezza di alpinisti ed escursionisti che contano sul telefonino per chiamare i soccorsi in caso di incidente (vi sono anche le app dedicate a questo scopo). Il problema è che il Comune, con l'avallo del Cantone, utilizza il sistema degli SMS per dare tempestivamente l'allarme in caso di movimenti accelerati della frana di Biborgo. Va da sé che se non c'è campo tutto il sistema cade, con grande disappunto del Municipio e del Patriziato. L'Esecutivo si è attivato e ha saputo che è stata da poco concessa dal Comune di Serravalle la licenza di costruzione e sono già state ordinate le nuove apparecchiature. Dal Pizzo Matro il segnale dovrebbe nuovamente tornare a raggiungere tutta la valle a lavori ultimati, solo che a quelle quote il cantiere è parecchio meteodipendente e Totti, ma lo stesso Bernasconi, sono entrambi scettici sulla possibilità di ripristinare i collegamenti ottimali prima dell'inverno. Se si dovesse rimandare tutto alla primavera, si dovrebbe ripiegare su sistemi di allarme più arcaici, in caso di movimento eccezionale della frana.