Castel San Pietro

Valanga di firme contro la chiusura dell'ufficio postale

La petizione contro il prospettato smantellamento della Posta in centro paese è stata sottoscritta da 978 cittadini – Alessia Ponti: «L’idea del ricorso è sempre sul tavolo»
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Mendrisio
10.03.2025 15:31

A Castel San Pietro, la petizione lanciata lo scorso dicembre contro la chiusura dell’ufficio postale paventata dal Gigante Giallo ha fatto incetta di firme. E non poteva essere altrimenti, visto che l’appello aveva incassato il supporto di tutte le forze politiche. Sono infatti ben 978 i cittadini – quasi metà paese – che hanno sottoscritto la petizione per chiedere alla Posta di fare dietrofront e di conseguenza evitare che in paese venga a mancare un servizio che negli anni è diventato «un centro regionale che serve un’intera valle, nonché tutti i comuni limitrofi e le persone in transito», come si legge nel testo. Per cittadini e Municipio, andati su tutte le furie dopo aver appreso della prospettata chiusura, «anziani, imprese, Comune e commerci necessitano di una Posta forte che possa offrire tutti i servizi che le competono».

Da decenni all’interno di un prefabbricato situato in centro paese, l’ufficio postale «costituisce un luogo d’aggregazione e non ne rimarrebbe più alcuno tra Mendrisio e il Serfontana dopo l’annuncio di voler sopprimere anche Novazzano». Oltre alla petizione, dal canto suo il Municipio non è rimasto con le mani in mano, ma ha deciso di fare tutto il possibile per ritardare tale decisione. Motivo per cui è ancora sul tavolo l’ipotesi di inoltrare un ricorso. «L’idea rimane sempre quella di opporci alla chiusura per posticipare il più possibile una direzione ormai tracciata dalla Posta, anche a tutela degli impiegati che ci lavorano. L’ufficio postale è un servizio essenziale per la popolazione, oltre a servire tutta la valle», rileva la sindaca di Castel San Pietro, Alessia Ponti.

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