Valascia, il disco ce l'ha il Governo

Prima di iniziare i lavori della nuova pista serve l'attestazione del Consiglio di Stato che i soldi ci sono - Il cantiere sbloccherà anche il progetto kazako di un'accademia per sportivi d'élite
L'arena biancoblù verrà inaugurata a metà 2021.
Alan Del Don
09.10.2018 06:00

AMBRÌ - Tocca in un certo senso al Governo dare il primo colpo di piccone in vista della realizzazione della nuova Valascia. Attenzione: non vedrete i consiglieri di Stato indossare casco, guanti e salopette e sudare all'ex aeroporto sulla Piana di Ambrì. Come appreso dal CdT, l'Esecutivo cantonale è chiamato a fornire l'attestazione che il finanziamento della pista è dato. Che i 53 milioni di franchi ci sono, per farla breve. Poi il cantiere potrà aprire, verosimilmente nella seconda metà del mese o, al più tardi, all'inizio di novembre. Un giorno molto atteso dai vertici del sodalizio, dai numerosi tifosi e anche dai promotori kazaki dell'accademia sportiva per giovani talenti prevista all'ex Sanatorio di Piotta che prima di partire con i lavori attendono il semaforo verde per la futura arena biancoblù progettata dall'architetto Mario Botta.

Carlo Croci: "La data l'abbiamo"

Ma procediamo con ordine. Nei prossimi giorni i presidenti della Valascia Immobiliare SA Carlo Croci e dell'Hockey club Ambrì-Piotta Filippo Lombardi chiederanno al Consiglio di Stato un incontro. A Claudio Zali e colleghi verranno illustrate nel dettaglio le cifre svelate lo scorso 30 agosto alla stampa in occasione della presentazione della squadra allenata da Luca Cereda. Il costo della Valascia ammonta a 53 milioni (3 sono i debiti della vecchia struttura). I finanziamenti sono stati così ripartiti: 16,5 milioni di mezzi propri; 12,5 milioni di contributi pubblici; 3 milioni è il prestito senza interessi San Gottardo 2020; e 21 milioni arrivano dall'esterno (di cui 17 dal pool di banche formato da cinque istituti e 2 dal credito garantito da banca WIR). Chi ha scucito dal borsellino queste somme esige che ci sia qualcuno super partes, se così vogliamo chiamarlo, che faccia da garante. Il compito di assicurare la provenienza e la presenza dei capitali necessari per partire finalmente con lo scavo spetterà appunto al Governo o, per sua delega, a un preposto ufficio cantonale. Questo si vedrà. In ogni modo ci vuole una certificazione ufficiale che i soldi ci sono, che c'è la garanzia del 100% di finanziamento. «Poi inizieranno i lavori. Una data l'abbiamo, ma al momento preferiamo tenerla per noi. Di sicuro sarà entro la fine dell'anno», taglia corto il numero uno della Valascia Immobiliare Carlo Croci.

Incontri proficui fra imprenditori

Chi attende con trepidazione che le ruspe entrino in azione è l'imprenditore Timur Azimov intenzionato a realizzare la Ice Sport International Academy per futuri campioni all'ex Sanatorio in disuso dal 1962. Il centro di formazione per gli sport invernali – del costo di 40 milioni di franchi e che vedrà la luce dopo due anni di lavori (la licenza edilizia c'è già) – è infatti legato alla nascitura Valascia. La pista verrà utilizzata (a giorni e turni da definire) dalle giovani promesse che saranno alloggiate nell'impianto di proprietà dell'uomo d'affari kazako che l'ha acquistato dal Cantone per 750.000 franchi nel novembre 2016; si prevedono fino a un massimo di 320 talenti. Verranno costruiti un dormitorio di sette piani, due palestre e una piscina. Stando alle informazioni in nostro possesso negli ultimi mesi gli incontri fra Azimov e i vertici biancoblù (nella persona del presidente Filippo Lombardi) si sono intensificati proprio per stabilire la tabella di marcia ed affinare i dettagli della collaborazione che entrambi ritengono possa essere proficua.

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