Ticino

Vallemaggia: si aggrava il bilancio, ritrovata un'altra vittima

Il cadavere è stato individuato nel greto della Maggia a Riveo – Sono in corso le procedure di riconoscimento
©JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Red. Online
03.07.2024 11:53

Un altro cadavere è stato rinvenuto, oggi, nel greto della Maggia a Riveo. Ne dà notizia la Polizia cantonale, spiegando che la persona è stata dapprima localizzata tramite bonifiche sul terreno, coordinate dallo Stato maggiore regionale di condotta ed effettuate da agenti della Polizia cantonale, dai soccorritori del Soccorso alpino svizzero e dalle unità cinofile dell'Alpine Rescue Team. Dopodiché, si è proceduto al recupero tramite un elicottero della Rega. Sono in corso le procedure di riconoscimento.

Il bilancio ufficiale delle vittime dell'alluvione in Vallemaggia, dunque, sale a cinque. Ieri, sempre a Riveo, era stata ritrovata la quarta vittima. Il cadavere, aveva specificato la Polizia cantonale, era stato localizzato tramite volo in elicottero militare e, in un secondo momento, recuperato tramite un elicottero della Rega. La Polizia cantonale, da noi contattata, aveva specificato che, essendo in corso le procedure di riconoscimento, non poteva ancora stabilire se si trattasse di uno dei cinque dispersi. Poche ore prima, invece, la Polizia cantonale aveva annunciato che le tre vittime finora accertate erano state identificate. Parliamo delle tre donne decedute a causa della frana del 30 giugno in zona Fontana: una 76.enne e di due 73.enni, tutte cittadine tedesche residenti nel Land del Baden-Württemberg. 

Antonio Ciocco, capitano della Polizia cantonale e responsabile dello Stato maggiore di condotta, durante la presentazione della raccolta fondi per Bavona e Lavizzara, in mattinata, aveva spiegato: «Le case toccate sono 110. Più di centinaia, invece, sono state le chiamate di persone che non riuscivano a comunicare con i propri cari a nord di Cevio. Chi ha potuto riabbracciare le persone isolate è invitato a richiamare il nostro centralino per resettare la situazione». Giorni fa, a proposito delle ricerche dei dispersi, Ciocco aveva invece dichiarato: «Le ricerche sono complicate. Al fronte vi è una quarantina di soccorritori con l’ausilio pure degli elicotteri. Le zone sotto la lente sono parecchie. Ci sono persone che non hanno nessuna intenzione di lasciare la valle. Per quanto riguarda la frana in zona Fontana occorrerà, per contro, operare con altre tecniche di ricerca, ossia rimuovendo il materiale». Ciocco aveva pure aggiunto che al call center attivo alla Centrale comune d’allarme (0840 112 117) sono giunte richieste di informazioni «da parte di germanofoni». Ciò significa, come prevedibile, che la valle è popolata pure da turisti. Il territorio devastato, per contro, è di chilometri quadrati: «Magari vi sono dei punti più critici, ma che sono più piccoli, contrariamente ad altre aree più grandi che però, ad esempio, sono dei campi». 

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