Venti nuove stelle in Svizzera, nessuna in Ticino

Sei nuovi ristoranti a due stelle e 12 nuovi locali a una stella: questo il risultato della Guida Michelin Svizzera 2020, presentata stasera al LAC di Lugano. L’evento, moderato da Julie Arlin in italiano e inglese (ma pure con qualche accenno di francese e tedesco), ha visto la partecipazione di oltre 400 ospiti tra delegazioni dei vari ristoranti, rappresentanti dei media e personalità della vita pubblica.
Dopo il record dello scorso anno, quando in Svizzera era stata raggiunta quota 128 ristoranti stellati, quest’anno si scende a 122. Nonostante qualcuno ci sperasse - alla fine giocavamo in casa e sarebbe stata un bella festa - nessuna nuova stella è stata assegnata in Ticino. Sono state però confermate tutte quelle preesistenti. Ascona continua ad essere capofila con ben tre ristoranti stellati: l’«Ecco» dell’hotel Giardino (chef: Rolf Fliegauf) ha confermato le due stelle, uniche in Ticino, mentre i ristoranti «Locanda Barbarossa» dell’hotel Castello del Sole (chef: Mattias Roock) e «La Brezza» dell’hotel Eden Rock (chef: Marco Campanella) si sono tenuti stretta la loro stella. A Bellinzona rimane una certezza lo chef Lorenzo Albrici che mantiene la sua stella alla «Locanda Orico». È una storia di continuità anche quella del ristorante «Galleria Arté al Lago» del Grand hotel Villa Castagnola (chef: Frank Oerthle) con una stella.
Grande è stata la soddisfazione delle autorità politiche di casa nostra per l’organizzazione della serata nella Svizzera italiana in generale e a Lugano in particolare. «La nostra città - ha detto il sindaco Marco Borradori - si impegna da anni per tenere alta la sua reputazione di città turistica e questo passa anche dall’enogastronomia». Da notare che all’inizio della cerimonia nella sala teatro del LAC, Lugano ha fatto bella mostra di sé davanti alle centinaia di persone provenienti da tutta la Svizzera in un breve video promozionale targato Lugano Region. Il presidente del Gran Consiglio Claudio Franscella, dal canto suo, ha sottolineato la qualità dei prodotti locali ticinesi e le particolarità della nostra cucina. «Ospitare la presentazione della Guida - ha detto - è un attestato di stima nei confronti di tutto il cantone».
«Un’offerta variegata»
Parlando della selezione 2020, Gwendal Poullennec, direttore internazionale delle Guide, ha commentato: «L'eccellente e variegata offerta gastronomica della Svizzera si trova in tutto il Paese, da Zurigo a Lugano, da San Gallo al Lago di Ginevra. E non è la prima volta che la nostra selezione è una chiara conferma dell'altissimo livello della gastronomia svizzera, che da anni è in costante crescita». Quest’anno è importante sottolineare che sono due i ristoranti che sono entrati nella Guida Michelin Svizzera e si sono subito aggiudicati due stelle: la Maison Wenger a Le Noirmont (JU), che Jérémy Desbraux ha rilevato solo l'anno scorso, e Memories nell'Hotel Grand Resort di Bad Ragaz (SG) con Sven Wassmer come capo chef. I ristoranti IGNIV by Andreas Caminada a Bad Ragaz (capo chef Silvio Germann) e Sankt Moritz (capo chef Marcel Skibba) sono passati alla categoria due stelle, e qui l'attenzione si concentra sulla condivisione, una tendenza che vede gli gli ospiti condividere i piatti e che gode di grande popolarità. Sempre a Sankt Moritz (GR), Da Vittorio, sotto la direzione di Enrico Cerea e Paolo Rato, è stato ora premiato con due stelle. Inoltre, il Gasthaus Zur Fernsicht-Incantare a Heiden (AR), con Tobias Funke in qualità di capo chef Martin Weber, ha ottenuto anche una seconda stella. Nel complesso, il numero dei ristoranti a due stelle è salito a 22. I tre ristoranti che hanno già ottenuto tre stelle Michelin mantengono queste distinzioni anche per il 2020 e restano all'avanguardia della gastronomia svizzera: Restaurant de l'Hôtel de Villea Crissier (VD), Schloss Schauenstein a Fürstenau (GR) e il Cheval Blanc by Peter Knogla Basilea (BS). Con 12 nuove aggiunte a una stella quest'anno, il numero totale dei locali con questa distinzione raccomandati nella Guida è ora di 97. A Ginevra e Berna, due ristoranti hanno ricevuto una nuova stella ciascuno. A Berna (BE) si tratta dei ristoranti Steinhallee Zum Äusseren Stand, e a Ginevra (GE) i ristoranti L'Aparté e Fiskebar. Un'altra stella è stata assegnata al ristorante SENS 1605 a Davos (GR), guidato dallo chef Jeroen Achtien, il cui ristorante Sens a Vitznau (LU) ha ricevuto l'anno scorso una stella Michelin. Altri nuovi ristoranti a una stella sono Le 42 a Champéry (VS), Le Pérolles a Friburgo (FR), Chesa Stüva Colani a Madulain (GR), Zum Löwen a Nänikon* (ZH), Jägerhof a San Gallo (SG), das Restaurant a Thun (BE), La Table d'Adrien a Verbier (VS) e infine il ristorante 1904 Designed by Lagonda a Zurigo (ZH).
Quattro premi speciali

Nel corso della serata sono stati assegnati 4 premi speciali. Marie Robert, chef del Café de Suisse (nella foto sopra), ha ricevuto lo Young Chef Award 2020 offerto da Blanc Pain per la sua cucina molto femminile, di grande personalità, moderna e creativa, dettagliata ma che non perde mai di vista i prodotti. Marc Almert ha ricevuto il premio Sommelier Award offerto da Swiss Wine per il suo straordinario lavoro al Pavillon di Zurigo. «Questo appassionato professionista - così è stato motivato il premio - combina meravigliosamente i vini con le creazioni degli chef e accompagna i clienti con i suoi servizi, completando così un'esperienza culinaria eccezionale». Ruth Wiget-Keiser lavora con passione all'Adelboden di Steinan. «Con un servizio elegante e ricco di fascino, intreccia con discrezione legami unici con i suoi clienti attraverso un'esperienza culinaria memorabile», e per questo ha ricevuto il Service Award offerto da Pernod Ricard Swiss. Dulcis in fundo, Andreas Caminada ha ricevuto il Mentor Award offerto da Sprüngli per il ruolo di formatore e creatore di concetti gastronomici, sempre alla ricerca di talenti.