Lugano

Verso una città per metà straniera

La percentuale di svizzeri a Lugano è scesa sotto la soglia psicologica del 60%: una diminuzione dovuta in gran parte all’aumento degli ucraini (+571) e degli italiani (+402)
©CdT/Gabriele Putzu

È una Lugano sempre più internazionale. Alcuni ne saranno felici, altri meno. Ma questo dicono le statistiche, da sempre indifferenti agli umori di noi umani. L’anno scorso il numero di cittadini svizzeri è sceso sotto la quota psicologica del sessanta percento: 59,9%. Non era mai successo negli ultimi undici anni (il dato più vecchio che abbiamo è quello del 2012, quando la comunità elvetica rappresentava il 62,2% della popolazione) e probabilmente non è accaduto mai nella storia. Eppure, nel 2022, gli svizzeri sono aumentati di 61 unità (476 le naturalizzazioni, 52 in più del 2021) toccando quota 40.567. Ci sono però due comunità che sono cresciute molto di più. Una è quella italiana, che con un +402 ha raggiunto i 16.377 abitanti. E poi c’è quella ucraina, passata da 139 a 710 rappresentanti. Inutile ricordare il perché.

Guardando alle altre nazionalità, continua la tendenza al calo degli abitanti di origine balcanica, che è in atto da tempo e alla quale avevamo dedicato un approfondimento lo scorso giugno:-13 cittadini per la Serbia, -4 per la Bosnia Erzegovina e -15 per la Croazia, con il +1 del Kosovo come unica, piccola eccezione.

Val Colla, sei in vetta?

L’arrivo di centinaia di ucraini ha influenzato i dati sulla popolazione di Lugano, che comunque sarebbe stata in crescita:al 31 dicembre scorso, il saldo indicava un +1.211 abitanti (siamo a quota 63.760)rispetto allo stesso giorno del 2021. Per quanto riguarda la distribuzione nei vari quartieri, quelli centrali hanno fatto registrare tutti una crescita:+311 Molino Nuovo, +152 Breganzona, + 151 Centro, +109 Pregassona, +100 Castagnola, +93 Viganello e +65 Cassarate. Un aumento che forse (non abbiamo informazioni specifiche a riguardo)è dovuto alla maggiore disponibilità, in queste zone, di abitazioni destinate a chi è fuggito dalla guerra (basti pensare al Convento dei frati cappuccini, che ospita una cinquantina di ucraini).

Sta di fatto che Lugano, nel 2022, è diventata un po’ più «cittadina». Gli unici quartieri che hanno avuto un calo di abitanti, infatti, sono periferici: -26 Valcolla, -11 Carona, -8 Bogno, -6 Villa Luganese, -4 Aldesago e -1 Brè. Per quanto riguarda la Val Colla, come sottolineavamo in un recente approfondimento, la tendenza degli ultimi quindici anni è comunque al rialzo:la popolazione è passata da circa 700 a 1.300 unità. Sarà interessante capire se ora è stato raggiunto il «picco» o se, da quest’anno, la zona tornerà a crescere.

L’amore ha prevalso

Chiudiamo con una carrellata di altri dati che aiutano a inquadrare la situazione. La nascite sono state 479, una in più del 2021, mentre le morti 754, con un aumento di 125. Gli arrivi sono stati 6.916 (+1.373)mentre le partenze 5.505 (+157).

I matrimoni (488) sono aumentati molto più dei divorzi (255): +94 contro +6.

Saldi negativi per i commerci e la ristorazione

Commercio all’ingrosso: da 1.804 a 1.743 attività (meno 61). Commercio al dettaglio: da 1.827 a 1.780 (meno 47). Attività ricettive, ricreative e della ristorazione: da 859 a 819 (meno 40). Cultura: da 937 a 910 (meno 27). Cifre, queste, relative alle attività economiche del settore terziario che hanno chiuso il 2022 con un saldo negativo, proseguendo nel calo già evidenziato dodici mesi fa. Chi invece è riuscito se non a invertire la tendenza almeno a stabilizzarsi sono le attività legate alla finanza (3.411, con un saldo di -85 un anno fa e -4 oggi) e dei servizi assicurativi, amministrativi e legali (2.288, -123 dodici mesi fa, più 18 a fine 2022). Per quanto riguarda invece il settore secondario, il saldo delle attività dell’industria manifatturiera (659 attività) segna un meno 18 e quello delle costruzioni e dell’ingegneria (1.326) un meno 39. Insomma, Lugano ha dovuto fare i conti con diverse partenze, con il saldo complessivo di tutti e tre i settori economici (primario, secondario e terziario) che si è però attestato a meno 5 attività. A controbilanciare in buona parte tutte le partenze è stato il + 254 attività che la statistica ha contrassegnato con la dicitura «Altri». Queste attività, passate da 327 a 581, non dispongono per ora della Nomenclatura generale delle attività economiche (NOGA). Pertanto, ad oggi i dati non permettono di risalire con certezza alla loro tipologia. Ma la Città, ci viene confermato, è intenzionata a svolgere un’analisi vagliandone una a una. In ogni caso, alla luce degli sforzi di Lugano nell’attirare aziende legate o interessate alle criptovalute e alle nuove tecnologie (come la blockchain), non è escluso che in parte possa trattarsi di attività legate proprio a questi settori.