Chiesa
Vescovo «non ticinese», la Diocesi non prende posizione
L'Amminisrtatore apostolico ha risposto alla raccolta di firme per modificare la convenzione del 1968 che obbliga la Santa Sede a scegliere, per la diocesi di Lugano, un sacerdote che sia anche cittadino del cantone
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©Gabriele Putzu
«L’Amministratore apostolico – si legge in una nota appena inviata alla stampa – ha appreso dagli organi di stampa della notizia dell’avvio, da parte di alcuni privati cittadini, di una raccolta firme per chiedere la modifica del capoverso della convenzione del 1968 tra Confederazione e Santa Sede relativo alla cittadinanza ticinese del Vescovo diocesano. A questo proposito, pur rispettando la scelta degli iniziativisi, ritiene di non dover prendere una posizione in merito».