Bellinzona

«Villa Bonetti adesso non ci interessa più»

La Città non parteciperà all’asta pubblica della storica dimora in programma il 29 ottobre - Il sindaco Mario Branda: «Le nostre priorità sono altre, penso in particolare all’acquisto dell’ex ospedale di Ravecchia: le trattative con Armasuisse sono in corso»
© CdT/Archivio
Alan Del Don
10.08.2020 15:20

Altro che due cuori e una capanna. Qui si tratta nientepopodimeno che di una villa. Villa Bonetti a Bellinzona andrà all’asta giovedì 29 ottobre alle 9.15 all’Ufficio di esecuzione nella capitale. Costruita tra il 1911 ed il 1913 dal grande architetto Enea Tallone, si tratta di una residenza sontuosa a pochi passi dal centro sulla quale poco più di un anno fa aveva messo gli occhi anche la Città. Vuoi per insediarvi degli uffici e vuoi, soprattutto, per disporre di un edificio di rappresentanza nel quale organizzare riunioni, banchetti e ricevimenti istituzionali.

Trenta stanze più il parco

«Non siamo più interessati. Allo stato attuale le nostre priorità sono altre. Penso in particolare alla volontà di rilevare l’ex ospedale di Ravecchia. In questo senso, come noto, sono in corso le nuove trattative con Armasuisse. La speranza è di trovare una soluzione condivisa», afferma interpellato dal CdT il sindaco Mario Branda. Villa Bonetti, dunque, non figura più sull’agenda del Municipio. All’incanto pubblico per metà della dimora (di proprietà del debitore, mentre l’altra appartiene alla moglie) la Città non ci sarà. Chi vuole le chiavi del lussuoso stabile tutelato con trenta stanze ed un parco deve essere pronto a scucire almeno 3,8 milioni di franchi. A tanto ammonta il valore peritale.

Il fallimento e le difficoltà

Nel 2010 era stata acquistata da un imprenditore della regione. Ma poi sono sopraggiunti degli inaspettati problemi di natura finanziaria, con il fallimento della ditta nella quale l’uomo ricopriva un ruolo dirigenziale. Impossibile tenersi Villa Bonetti, insomma. Destinata all’asta già un anno fa, fu poi revocata in quanto sembrava che si fosse trovato un misterioso acquirente disposto a mettere sul tavolo un’offerta superiore ai 7,6 milioni (valore complessivo dell’intero immobile). Ma ora, a sorpresa, ecco il nuovo incanto in programma fra meno di tre mesi.

A Galbisio un secondo gioiello

Il miglior offerente potrebbe aggiudicarsi non solo lo storico complesso di vicolo Sottocorte fatto realizzare da Giovanni Battista Bonetti nel Novecento, ma pure un’altra villa. Situata nella frazione di Galbisio e dotata di una piscina coperta, era stata costruita da un compianto ex municipale della Turrita. In questo caso il valore di stima peritale, di metà del fondo, è di circa 1,6 milioni di franchi.