Incanto

Villa Bonetti non fa gola a nessuno

È andata deserta l’asta pubblica della storica e sontuosa dimora
Villa Bonetti fu costruita tra il 1911 ed il 1913 su disegno del grande architetto Enea Tallone.
Spartaco De Bernardi
29.10.2020 11:25

Aperta e subito chiusa. L’asta pubblica di Villa Bonetti è andata deserta. Nessuno si è infatti presentato giovedì mattina nella sala incanti dell’Ufficio di esecuzione di Bellinzona per aggiudicarsi la storica e lussuosa. All’ufficiale Fernando Piccirilli non è quindi restato che dichiarare deserto l’incanto pubblico. A dire il vero all’asta non è andata l’intera villa, ma solo la metà, dal valore peritale di 3,8 milioni di franchi, di proprietà di un noto imprenditore della regione. L’altra metà appartiene alla moglie la quale, nel caso in cui fosse stata presentata un’offerta, avrebbe potuto far valere il diritto di prelazione, cioè acquistare la metà della villa di proprietà del marito per la stessa somma. Questo in teoria. Nella pratica, come detto, di offerenti nella sala incanti dell’Ufficio esecuzioni di Bellinzona nemmeno l’ombra. Lo stesso dicasi per l’altra proprietà dell’imprenditore battuta all’asta, una seconda villa situata a Galbisio costruita da un compianto ex municipale della Turrita. Anche in questo caso all’incanto vi era la metà dell’abitazione dl valore peritale di 1,6 milioni di franchi.

Sfumato l’interesse della Città

Costruita tra il 1911 ed il 1913 dal grande architetto Enea Tallone, Villa Bonetti è una residenza sontuosa (30 stanze ed un ampio parco) a pochi passi dal centro sulla quale poco più di un anno fa aveva messo gli occhi anche la Città. Vuoi per insediarvi degli uffici e vuoi, soprattutto, per disporre di un edificio di rappresentanza nel quale organizzare riunioni, banchetti e ricevimenti istituzionali. Il Consiglio comunale aveva dato mandato al Municipio di partecipare al primo incanto pubblico previsto il 9 luglio 2019, o, in alternativa, a trattarne direttamente con il proprietario l’acquisto. L’incanto venne però annullato. Nel frattempo le priorità della Città sono cambiate e il Municipio aveva annunciato di non voler partecipare al secondo incanto svoltosi giovedì.

La palla torna nel campo dei creditori

Nel 2010 Villa Bonetti era stata acquistata da un imprenditore della regione. Ma poi sono sopraggiunti degli inaspettati problemi di natura finanziaria, con il fallimento della ditta nella quale l’uomo ricopriva un ruolo dirigenziale. Da qui l’avvio della procedura fallimentare con la messa all’incanto sia di Villa Bonetti, sia della residenza di Galbisio. Ora spetterà ai creditori decidere se riattivare o meno la procedura.