Votazioni federali: Cerentino l'emblema del «Röstigraben»

La domenica elettorale è finita, andate in pace. Ma come sono andate, le cose, in Ticino? O, meglio, quali Comuni si sono «distinti» rispetto ad altri sui temi (federali) in votazione? Proviamo, tramite i dati, a capirlo.
Premessa: il nostro, sulle iniziative legate ai premi di cassa malati, si è rivelato un cantone in controtendenza rispetto all’esito. Quella per premi meno onerosi, bocciata dal 55,5% della popolazione, in Ticino è «passata» con il 57,5%. Quella per un freno ai costi, castrata da un inequivocabile 62,8% in Svizzera, da noi sarebbe «passata», di misura, con il 50,6%.
I Comuni, dicevamo. Cerentino, ad esempio, è entrato nella top10 dei Comuni elvetici maggiormente favorevoli all’iniziativa del PS per premi meno onerosi: il 76,9% degli aventi diritto, infatti, ha detto sì. Un decimo posto, quello del Comune valmaggese, accompagnato dal secondo di Campo Vallemaggia (81,5%). Sempre Cerentino è stato il Comune che, più di tutti in Svizzera, ha spinto per far approvare l’iniziativa del Centro per un freno ai costi: in questo caso, il sì ha raggiunto l’83,3%. Al secondo posto Bosco Gurin (76,2%). Non solo, Cerentino ha calato il tris dimostrandosi favorevole, anzi fortemente favorevole all’iniziativa «Per libertà e l’integrità fisica»: il 73,1% dei votanti ha detto sì. Al secondo posto Campo Vallemaggia (70,4%) mentre Mergoscia ha integrato la top10 al decimo posto (55,7%).
Piccola nota, per concludere: a Cerentino i cittadini con diritti di voto, a questo giro, erano 48. Solo in 26, tuttavia, hanno effettivamente votato.