I dati

Votazioni federali, ecco i Comuni che sono andati «controcorrente»

Il Comune con la più alta percentuale di «sì» alla Riforma LPP è Wachseldorn (Berna): 61,3% – Nella top ten anche Prato Leventina, unico Comune ticinese favorevole – In Ticino hanno detto «sì» all'Iniziativa biodiversità solo Mergoscia e Astano
© CdT/ Chiara Zocchetti
Jenny Covelli
22.09.2024 17:45

Nuova netta vittoria, oggi, per la sinistra e i sindacati. Il popolo svizzero ha respinto con il 67,12% dei voti la Riforma della previdenza professionale (LPP). Nessun Cantone ha accetto il testo elaborato da Governo e Parlamento. In Ticino i «no» hanno raggiunto il 61,69%. La bocciatura alle urne non è del tutto sorprendente, ma è più elevata rispetto ai pronostici della vigilia: gli ultimi sondaggi di SSR prevedevano un rifiuto del 51%, quelli di Tamedia/20 Minuten del 59%.

L'Iniziativa popolare «Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio» (Iniziativa biodiversità) è stata bocciata con il 63,03%. La modifica costituzionale è stata anche respinta dalla maggioranza dei cantoni. A balzare all'occhio è il risultato emerso a Basilea Città, il solo altro cantone insieme a Ginevra (51,16%) ad avere in cui i «sì» sono stati la maggioranza: 57,67%.

Riforma LPP

La cartina della Svizzera è quasi completamente rossa. Ma ci sono alcuni Comuni i cui i votanti si trovano in controtendenza rispetto alla volontà popolare. Il Comune in cui è stata registrata la più alta percentuale di «sì» alla Riforma LPP è Wachseldorn (Berna): 61,3%. Nel 2010 il Comune aveva respinto la riforma LPP con l'86,5% dei voti contrari. Nella top ten (al terzo posto, dopo Santa Maria in Calanca, con il 59,1% di «sì») figura anche Prato Leventina, unico Comune ticinese favorevole. Dei 271 iscritti, si sono espressi in 133 (49,08%), di cui 124 per corrispondenza. Con una scheda bianca, i «sì» sono stati 75, per contro i «no» 57. Nel 2010, il Comune aveva respinto la riforma LPP con il 71,3% dei voti contrari.

Tra i dieci Comuni più contrari alla modifica della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP), spicca Schlatt-Haslen (86,5% di «no»), villaggio di poco più di mille abitanti del canton Appenzello Interno. Ma al terzo posto c'è Cerentino (86,4% di «no»), che già si era distinto lo scorso 9 giugno come Comune maggiormente favorevole all’iniziativa del PS per premi meno onerosi (76,9%) e all’iniziativa del Centro per un freno ai costi (83,3%). All’iniziativa «Per libertà e l’integrità fisica», il 73,1% dei votanti aveva detto sì. C'è da dire che nel piccolo Comune valmaggese i cittadini con diritto di voto erano 46. Solo in 23 (la metà), tuttavia, hanno effettivamente votato (una la scheda bianca). Tre persone hanno votato «sì» alla riforma LPP.

Iniziativa biodiversità

C'è un Comune in cui l'Iniziativa biodiversità è stata nettamente respinta dagli elettori: a Zwischbergen, in Vallese, tutti i 31 voti espressi (sono poco più di 70 gli abitanti) sono stati contrari, il 100%. In Ticino – anche se nessuno figura nella top ten dei contrari a livello svizzero – si distinguono Linescio con il 90% di «no» (20 votanti tra i 38 aventi diritto, tra cui solo 2 «sì»); Lavizzara con l'86,59% di «no» (155 sulle 179 schede valide); Airolo con l'84,51% di voti contrari (442) e Quinto, con l'80,6% di «no» (270 schede sulle 335 valide).

Nel nostro cantone, l'iniziativa popolare «Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio» è stata approvata solo a Mergoscia (53,66%) e Astano (51,82%).