Sopraceneri

Winterland da capogiro: oltre 400 mila i visitatori

Il villaggio natalizio di Locarno e i suoi addentellati a San Bernardino hanno incantato (anche) gli organizzatori: «A livello di presenze abbiamo registrato un +30%»
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Online
04.01.2025 18:16

Winterland? Un successo. Anzi, un successone. Sull'arco di sette settimane, fanno sapere gli organizzatori tramite una nota, il villaggio natalizio di Locarno, in Piazza Grande, ha accolto oltre 400 mila persone. «Le presenze, anche grazie al bel tempo, hanno registrato un incremento del 30% rispetto alla scorsa edizione» si legge nel comunicato. Presenze non solo ticinesi, evidentemente, ma provenienti altresì dal resto della Svizzera e dall'Italia. 

I numeri, d'altronde, sono impressionanti: campagne social con oltre 2 milioni di visualizzazioni, 47 concerti e 21 attività per bambini interamente gratuite, per tacere delle 60 mila persone che hanno usufruito della pista di ghiaccio. Così l'ideatore di Winterland, Michael Lämmler: «Le tante testimonianze di stima e sostegno ricevute hanno ripagato gli sforzi di tutte le persone che hanno lavorato instancabilmente senza sosta dietro le quinte». 

Le proiezioni immersive sono state ancora una volta la cifra distintiva dell'evento, spiegano gli organizzatori. Grazie all’impegno del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive, il progetto è uscito dalla stessa Piazza Grande raddoppiando le superfici proiettate. «La fiaba Un abbraccio di stelle, creata appositamente per Winterland, ha saputo toccare il cuore di grandi e piccini« ha aggiunto Lämmler. »Siamo fieri di poter contribuire al riconoscimento di Locarno come città dell’eccellenza audiovisiva». E ancora: «Oltre alle gradite conferme e al rinnovato entusiasmo per i grandi concerti, che hanno davvero saputo emozionare, sono state apprezzate anche le diverse novità, come lo chalet della fondue letteralmente preso d’assalto e capace di sdoganare la squisita fondue alla ticinese proposta dal Caseificio del Gottardo, l’adrenalinico Kamikice e l’ormai celebre carosello». Celebre anche per la sua chiusura temporanea, complice la mancanza di autorizzazioni.

Grande soddisfazione, recita sempre il comunicato, per il progetto Winty scuola, che alla sua prima edizione ha visto la partecipazione attiva di oltre mille bambini. Di nuovo Lämmler: «Questa attività verrà sicuramente riproposta, con l’intenzione di svilupparla ulteriormente. Un successo è stata anche la collaborazione con il corso di laurea in Leisure Management della SUPSI. Sessanta ragazzi, dalle menti brillanti, hanno analizzato e stanno tutt’ora lavorando sul progetto Winterland con lo scopo di definire gli impatti dell’evento sul territorio a medio e lungo termine».

Winterland si vuole sviluppare, parallelamente, come evento da ricchi contenuti culturali. Un primo passo è stato fatto con la riuscita collaborazione con l’Orchestra della Svizzera Italiana (OSI), il Conservatorio Internazionale dell’Audiovisivo (CISA), l’Accademia Ticinese di Arti Sceniche (ATAS) ed enjoy, che hanno dato vita a un evento di altro profilo, sempre nel tema Un abbraccio di Stelle, tenutosi lo scorso 1. dicembre al PalaCinema di Locarno. Winterland ha brillato, manco a dirlo, pure la notte di Capodanno in una serata che ha permesso a una Piazza Grande stracolma di entrare nelle case della Svizzera Italiana, e non solo, grazie alle immagini in diretta televisiva con la RSI.

Risposta positiva anche per il primo test Pop Up di Winterland. Grazie alla condivisione di obiettivi con Artisa Group & San Bernardino Swiss Alps, la magia della manifestazione ha infatti raggiunto anche San Bernardino, dove proiezioni ed eventi hanno saputo incantare i visitatori. «Senza l’intesa e il supporto con i nostri partner e sponsor tutto questo non sarebbe possibile« la chiosa di Lämmler. »Le buone collaborazioni che abbiamo avviato per questa manifestazione saranno sicuramente rafforzate. Grazie al mandato ottenuto per i prossimi quattro anni si potrà strutturare e consolidare il progetto. Winterland vuole crescere ancora, diversi progetti sono già in fase di sviluppo. L’intenzione è quella di coinvolgere anche altre zone della città e di poter collaborare con molti comuni della regione».