Il caso

Titan, spunta la mail dell'ex: «Preoccupato che possa uccidere sé stesso e altri per appagare il suo ego»

«Non voglio fare la Cassandra, ma sono molto inquieto», scriveva nel 2018 David Lochridge, direttore delle operazioni marittime (poi licenziato)
© KEYSTONE (OceanGate Expeditions via AP)
Red. Online
04.07.2023 09:10

Si continua a parlare del Titan, imploso lo scorso 18 giugno durante un viaggio organizzato al largo delle coste canadesi per visitare il relitto del Titanic. E all'orizzonte ci sono nuovi guai per la OceanGate, la compagnia statunitense proprietaria del sommergibile. Il New Yorker ha infatti pubblicato una mail scritta da un ex dipendente della società, David Lochridge, indirizzata a un ex socio della compagnia, Rob McCallum, nella quale esprimeva dubbi e preoccupazioni sulla sicurezza del sommergibile e anche sul CEO della società, Stockton Rush, 61.enne fondatore e amministratore delegato di OceanGate. Con lui sono morte sul Titan altre quattro persone: l’imprenditore britannico-pakistano Shahzada Dawood, il figlio 19.enne Suleman, Paul-Henri Nargeolet, 77 anni, scienziato francese tra i maggiori esperti del naufragio del Titanic, e Hamish Harding, 58 anni, il manager britannico a capo della società di servizi aerei Action Aviation, alla sua prima esperienza.

«Non voglio fare la Cassandra (riferito a persona che predice avvenimenti tristi senza essere creduta, ndr.), ma sono molto preoccupato che possa uccidere sé stesso e altri nel tentativo di appagare il suo ego», scrisse nella mail David Lochridge a proposito di Stockton Rush.

«Pensi che il sottomarino possa essere reso sicuro per immergersi, o sarà difettoso?», chiese McCallum al praticamente ormai ex collega. «Sarà difettoso», fu la risposta di Lochridge.

Il precedente

Il nome di David Lochridge era già spuntato il 20 giugno. Secondo i documenti di una causa intentata nel 2018, Lochridge, pilota di sottomarini e sommozzatore scozzese, aveva iniziato a lavorare per OceanGate nel maggio 2015 come appaltatore indipendente prima di essere promosso a direttore delle operazioni marittime. Nella causa intentata nello stato di Washington cinque anni fa, Oceangate accusava Lochridge di violare un accordo di non divulgazione diffondendo informazioni riservate. Lochridge diceva di essere stato licenziato da OceanGate nel gennaio 2018 dopo avere «sollevato problemi di sicurezza critici riguardanti il ​​progetto sperimentale e non testato riguardanti il Titan». «Lochridge ha espresso per la prima volta preoccupazioni verbali sui problemi di sicurezza e controllo di qualità riguardanti la gestione esecutiva», si legge nel documento. «Queste comunicazioni verbali sono state ignorate». Il direttore delle operazioni marittime era preoccupato «in particolare per il rifiuto di OceanGate di condurre test critici e non distruttivi del progetto dello scafo sperimentale». I passeggeri del Titan potrebbero essere esposti al pericolo mentre il sommergibile raggiunge profondità estreme, avvertiva Lochridge. Il quale sosteneva che il portello di osservazione all'estremità anteriore del sommergibile era stato costruito per sostenere una pressione certificata di 1.300 metri nonostante OceanGate prevedesse di portare i passeggeri a una profondità di 3.800 metri. «OceanGate ha rifiutato di pagare il produttore per costruire un portello certificato per resistere alla profondità richiesta di 4.000 metri», si legge ancora nel documento. Lochridge aveva anche «fortemente incoraggiato» OceanGate a utilizzare un'agenzia di classificazione come l'American Bureau of Shipping per ispezionare e certificare il Titan. «Piuttosto che affrontare le sue preoccupazioni o sottoporsi ad azioni correttive per rettificare e garantire la sicurezza del Titan, o utilizzare un'agenzia di classificazione standard per ispezionarlo, OceanGate ha fatto l'esatto contrario: hanno immediatamente licenziato Lochridge», vi si legge ancora. Secondo Insider e New Republic, che per primi hanno riferito della causa, la vicenda era stata risolta in via extragiudiziale nel novembre 2018.

Un incidente in attesa di succedere

Quella del sommergibile Titan è stata «una tragedia annunciata», scrive il New Yorker. Proprio le stesse parole che Lochridge avrebbe usato nella mail indirizzata all'ex socio della OceanGate Rob McCallum. «Interviste e messaggi di posta elettronica con leader della spedizione e dipendenti rivelano come la OceanGate abbia ignorato i disperati avvertimenti provenienti dall'interno e dall'esterno dell'azienda».

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