Hockey

Tommaso De Luca: «Ricorderò per tutta la vita la mia rete nel derby»

A colloquio con l'attaccante italiano dell'Ambrì Piotta, che attende gli ZSC Lions alla Gottardo Arena
Tommaso De Luca, 19.enne attaccante dell'Ambrì Piotta. © CdT/Gabriele Putzu
Flavio Viglezio
25.10.2024 06:00

Tommaso De Luca gioca con una tale sicurezza che, a volte, ci si dimentica della sua età. A 19 anni, l’attaccante italiano è ormai una pedina inamovibile nello scacchiere offensivo dell’Ambrì Piotta. Quattro reti, tre assist e un +5 individuale in 14 partite sono numeri di tutto rispetto. Anzi, sono ottimi numeri per un giovane alla seconda stagione di National League. Eppure dopo le prime partite, Tommy non era soddisfatto: «Ad inizio stagione, nelle prime tre o quattro partite, mi sono messo addosso troppa pressione», confessa De Luca. «Non era una questione legata alle aspettative dell’ambiente o dello staff tecnico: sono io che volevo assolutamente segnare, fare punti per aiutare la squadra. Ad un certo momento non mi divertivo più, ed allora mi sono dato una calmata e ho ripreso a giocare senza troppi pensieri per la testa. Ho provato ad essere più creativo e ho ritrovato il piacere di scendere sul ghiaccio: così sono iniziati ad arrivare anche i gol e gli assist. E adesso mi sto divertendo un mondo con Pestoni e Landry».

Spettacolo e concretezza

Il divertimento, vien da dire, è appena iniziato. Lo sa bene anche coach Cereda, che non esita a mandarlo in pista anche nelle situazioni più delicate. Una media di 13’23’’ di tempo di ghiaccio a partita non è da disprezzare, per un ragazzo ricco di talento, ma ancora inesperto: «A me – dice sorridendo – piace anche dare emozioni al pubblico, con qualche giocata che entusiasma i tifosi. Voglio continuare ad esprimermi così per tutto il campionato. Quest’anno sento di aver compiuto un passo avanti anche a livello difensivo, perdo molti meno dischi e quando serve provo a giocare nel modo più semplice possibile, senza strafare e senza cercare sempre il gesto spettacolare. E Luca Cereda mi sta dando tanta fiducia. Devo senza dubbio crescere nella gestione dei piccoli dettagli, capire quando serve buttare giù il disco o quando posso invece cercare la giocata individuale. Inoltre posso sicuramente crescere a livello fisico».

Un momento indimenticabile

De Luca ha forse vissuto il momento più emozionante della sua giovane carriera l’11 ottobre scorso, quando al 52’19’’ ha realizzato la rete della vittoria nel derby: «Quando ho segnato contro il Lugano mi sono venuti i brividi. È stato incredibile sentire tutta la Gottardo Arena che gridava il mio nome. Sono sicuramente emozioni che mi porterò dentro per tutta la vita, sia nei momenti belli sia in quelli in cui magari le cose non vanno per il verso giusto. Quella rete me la tengo stretta, insomma». Così come si tiene stretto, De Luca, il contratto prolungato fino al campionato 2027-2028: «L’Ambrì Piotta ha un occhio di particolare riguardo per i giovani, qui c’è la possibilità di avere molto tempo di ghiaccio e di crescere. Siamo in tre o quattro sotto i 22 anni e questo già spiega perché ho deciso di firmare un contratto a lungo termine con il club biancoblù. Qui inoltre mi trovo molto bene, ho un ottimo rapporto con la dirigenza, con lo staff tecnico e con i compagni. Sto molto bene anche nella vita di tutti i giorni: vivo con i miei genitori e questo mentalmente mi aiuta parecchio».

Tra passato e presente

Nella stagione 2022-2023 De Luca ha vestito la maglia degli Spokane Chiefs nella WHL canadese, totalizzando 49 punti in 65 partite: «È stata un’esperienza bellissima, la rifarei subito senza esitare. Ho trascorso solo un anno in Nordamerica, ma mi ha fatto un gran bene sia per l’aspetto sportivo sia a livello personale. Ho avuto l’occasione di imparare l’inglese, per esempio, ciò che mi aiuta ancora adesso visto che è la lingua in cui si esprimono tanti compagni di squadra. È qualcosa che consiglio ad ogni giovane a cui si presentasse questa opportunità». Il presente dice invece che, dopo il rocambolesco successo a Rapperswil, sulla strada dell’Ambrì Piotta ci sono i campioni svizzeri degli ZSC Lions: «Una vittoria è una vittoria, anche se da Rapperswil avremmo voluto portare a casa i tre punti. Ce lo dice anche il nostro allenatore, facciamo un po’ fatica a chiudere le partite. Ad impedire, in altre parole, che il nostro avversario si rialzi quando è in difficoltà. È sicuramente un aspetto sul quale dobbiamo lavorare e migliorare. Gli ZSC Lions sono una squadra composta da giocatori fortissimi a livello individuale, che eccelle anche per l’organizzazione del suo gioco e la compattezza. Si parla spesso dell’attacco dello Zurigo, ma difensivamente lasciano pochissimo spazio ai loro avversari. Dovremo giocare in maniera molto fisica e con tanta intensità, cercando di metterli sotto pressione già nel primo tempo. Vedremo in seguito come sapranno reagire».

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