Il caso

Tra Coca-Cola e Pepsi è battaglia anche all'Euro

Sostenendo di essere lo sponsor ufficiale degli Europei, a Naters, nel canton Vallese, la multinazionale di Atlanta ha vietato di vendere nella fans zone allestita nel comune la bibita della rivale – E in Ticino, com'è la situazione? Abbiamo cercato di capirlo
© Shutterstock
Mattia Darni
05.07.2024 09:00

Tra Coca-Cola e Pepsi è sfida anche a Euro 2024. Il terreno di battaglia non è però un qualche campo da calcio in Germania, Paese che ospita la manifestazione, bensì una fans zone a Naters, nel Canton Vallese. Ma cosa è successo? A raccontare la vicenda è il Walliser Bote.

Riavvolgiamo allora il nastro. Vicino alla pista di pétanque del Comune è stata creata una fans zone dal nome Pepsi Arena al fine di permettere agli abitanti del luogo di godersi gli Europei in compagnia. Inutile dire che a chi voleva sorseggiare una bevanda simil Coca-Cola veniva proposta la Pepsi. Ed è proprio questo il pomo della discordia che ha spinto la rivale Coca-Cola a intervenire in prima persona. La multinazionale di Atlanta ha scritto agli organizzatori della fans zone (la società di carnevale Drachentöter, il locale club di ginnastica e il FC Naters) dicendo loro che dovevano cambiare nome all'area destinata alla proiezione delle partite e cessare immediatamente di vendere la Pepsi. Coca-Cola è infatti sponsor ufficiale di Euro 2024 non solo all'interno degli stadi in cui si svolge la manifestazione, ma anche in tutti i luoghi dove si svolgono proiezioni pubbliche ufficiali delle partite del torneo calcistico.

Fredy Zbinden, presidente del comitato organizzatore, è ovviamente rimasto sorpreso alla ricezione della lettera da parte di Coca-Cola. «Abbiamo fatto quello che ci ha chiesto la multinazionale di Atlanta», ha dichiarato al Walliser Bote. «Del resto quanto domandato è legittimo». Ecco allora che la Pepsi Arena è diventata Public Viewing Naters e, al posto della Pepsi, si è iniziato a servire Sinalco.

Interrogata in merito alla questione, Coca-Cola ha precisato, attraverso una nota scritta: «Nonostante quella di Naters sia una manifestazione dalle dimensioni ridotte e dall'ingresso gratuito, gli organizzatori sono tenuti comunque a rispettare le direttive di sponsoring emanate per l'Euro dall'UEFA».

E in Ticino? Com'è la situazione?

Detto di quanto accaduto in Vallese, abbiamo cercato di capire come è la situazione nel nostro cantone e, in particolare, nelle sue città principali. Partiamo da Lugano. «Al maxischermo allestito in piazza Manzoni non vendiamo Pepsi, ma solo Coca-Cola, oltre ovviamente ad altre bevande», esordisce il vicesindaco della città nonché capodicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco. «La scelta non è però determinata da un'imposizione: semplicemente l'unica cola presente nell'assortimento dei nostri fornitori è la Coca-Cola. Ci tengo a sottolineare che comunque non abbiamo ricevuto alcuna direttiva da chicchessia in merito a quali bevande possiamo vendere e quali invece no».

A Mendrisio la situazione è simile. «Per il maxischermo in piazzale alla Valle ci appoggiamo agli esercenti per quanto riguarda le bevande. Abbiamo poi un piccolo punto vendita dato in gestione al Càvea Festival», chiarisce Valentina Pusterla della Sezione eventi e sport. «Ad ogni modo non abbiamo ricevuto nessuna disposizione riguardo a cosa possiamo vendere e cosa, invece, no e, francamente, non ci siamo nemmeno posti il problema». Da parte sua, Matteo Martelli del Càvea Festival ci fa sapere che nel loro punto vendita si può trovare solo Coca-Cola e che non hanno ricevuto indicazioni riguardo alla selezione delle bevande.

Anche spostandoci più a sud, a Chiasso per la precisione, il discorso non cambia. «In piazza Indipendenza non vendiamo Pepsi, solo Coca-Cola», spiega Loris Codoni, caposervizio Sport e tempo libero. «Anche noi, comunque, non abbiamo ricevuto alcuna indicazione in merito all'assortimento».

Storia analoga nel Sopraceneri. «Trovandosi la fans zone di Locarno in piazza Remo Rossi, ovvero su uno spazio pubblico, non impediamo alle persone di introdurre le proprie bevande nonostante il nostro evento si finanzi esclusivamente con la vendita delle stesse. L'unica cosa che vietiamo, per motivi di sicurezza, sono le bottiglie di vetro», spiega Michael Lämmler di EnjoyARENA SA. «Da parte nostra non vendiamo Pepsi, ma solo Coca-Cola. Non abbiamo comunque ricevuto nessuna indicazione in merito, l'unica cosa che ci hanno chiesto i nostri partner è di fare attenzione dal punto di vista della comunicazione. In particolare, non essendo noi una fans zone ufficiale dell'Euro, non possiamo utilizzare il nome della manifestazione e dobbiamo usare un linguaggio grafico distante che non venga confuso con Euro 2024».

Città diversa, ma discorso identico. «Per il maxischermo allestito nel parco urbano di Bellinzona non abbiamo ricevuto nessuna indicazione riguardo alla scelta delle bevande», puntualizza Marco Albertella di M&M Solutions. «Noi vendiamo comunque Coca-Cola. Mi sembra però strano che agli organizzatori della fans zone di Naters sia stata vietata la vendita di Pepsi, ma venga concesso loro di distribuire Sinalco, ovvero un'altra variante della popolare bevanda».

In conclusione, a escludere i maxischermi ticinesi dalle regole di Euro 2024, dal momento che come raccontato dai nostri interlocutori non è stata emanata alcuna disposizione particolare, è il fatto che non sono fans zone ufficiali targate Euro 2024, ma semplicemente luoghi d'incontro in cui è possibile assistere alle partite del torneo calcistico.

 

In questo articolo: