Il progetto

Tre anni di cantieri in via Simen, Minusio mette mano ai ponti

Costruiti nel 1936 e rinnovati l’ultima volta 32 anni or sono, i viadotti Navegna, Fontile e Remorino saranno completamente rifatti dal prossimo luglio – Il credito d’opera che è stato concesso dal Legislativo ammonta a 11,8 milioni di franchi
© CdT/Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
31.03.2025 06:00

Tre anni e tre mesi di cantieri, dalla prossima metà del mese di luglio alla fine di ottobre del 2028. Tanto durerà la ricostruzione dei tre ponti in via Rinaldo Simen a Minusio. Le date relative all’esecuzione dei lavori sono indicate nel bando di concorso pubblicato in questi giorni dal Municipio per la demolizione ed il rifacimento dei manufatti Navegna, Fontile e Remorino.

Costruiti nel 1936, raddoppiati tra il 1957 ed il 1958, rinforzati nel 1976 e risanati nel 1993, i tre ponti hanno fatto il loro tempo. Con un investimento di 11,8 milioni di franchi - il credito è stato approvato dal Consiglio comunale alla fine di ottobre del 2022 - saranno completamente ricostruiti con interventi che costituiranno il primo tassello dello sviluppo futuro di qualità dei quartieri attraversati da via Simen, arteria lungo la quale si intende favorire un sistema viario ridotto, e dell’intero Comune.

Accorgimenti per ridurre i disagi

Interventi che si annunciano delicati: durante la fase di cantiere si prevedono infatti disagi alla viabilità. Uno studio eseguito da un ingegnere del traffico rassicura comunque sul fatto che, con i dovuti accorgimenti, la situazione dovrebbe poter essere gestita senza eccessivi problemi. Data la complessità delle opere previste per il rifacimento dei viadotti lungo via Simen e l’ingente investimento preventivato, l’Esecutivo ha deciso di affidare ad un project manager la supervisione degli interventi, in particolare vegliando sull’esecuzione del progetto ed il controllo dei costi.

Lavori suddivisi in due tappe

Il progetto si suddivide in due fasi: si inizierà con il rifacimento del ponte Navegna per poi passare al Fontile e al Remorino la cui ricostruzione è prevista in contemporanea. Per dare un’idea della portata dei lavori bastano alcune cifre. Si prevede lo scavo di 3.100 metri cubi di terreno, mentre per l’armatura dei tre manufatti saranno necessari 307 tonnellate di armature e 2.887 metri cubi di cemento armato. Per le pavimentazioni, inoltre, serviranno 622 metri cubi di materiale, senza contare la posa di micropali dal peso complessivo di 373 tonnellate.

Si vuole uno sviluppo di qualità

Come accennato, il rifacimento dei tre ponti rappresenta la prima tappa dello sviluppo di qualità dei quartieri attraversati da via Simen. Sviluppo di qualità che prevede un radicale ripensamento dell’arteria. Malgrado l’apertura della Mappo-Morettina avvenuta nell’ormai lontano 1996 e la sua chiusura in uscita verso Bellinzona, via Simen continua ad essere utilizzata quale scorciatoia in entrata ed in uscita dall’agglomerato locarnese: la percorrono infatti quotidianamente tra i 6.000 e gli 8.000 veicoli - senza contare i picchi in caso di chiusura del tunnel di circonvallazione -, rendendo quindi evidente la presenza di traffico parassitario. Per porre rimedio a questa situazione, che ha contribuito a deteriorare lo stato dei tre ponti sui quali transitano anche mezzi pesanti e autobus del trasporto pubblico, lungo via Simen l’autorità comunale intende dunque favorire un sistema viario ridotto, proteggendo e incoraggiando il traffico lento.