Berna

Tredicesima AVS, no alle proposte di finanziamento

La Commissione della sicurezza sociale del Nazionale ha respinto le soluzioni avanzate dal Consiglio federale
Red. Online
03.05.2024 16:35

Caro Consiglio federale, così non va bene. Potremmo riassumere così la decisione odierna della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale. In merito al finanziamento della 13. mensilità AVS, approvata da popolo e Cantoni lo scorso 3 marzo, la citata Commissione ha infatti respinto le proposte di finanziamento avanzate dall'Esecutivo.

«La Commissione – si legge nella nota diffusa – si è informata sugli elementi chiave definiti dal Consiglio federale per finanziare la tredicesima mensilità AVS. Il Consiglio federale prevede di porre in consultazione due opzioni tese a garantire un finanziamento supplementare a partire dal 2026: una prevede di aumentare i contributi salariali di 0,8 punti; l’altra di aumentare sia i contributi salariali di 0,5 punti sia l’IVA di 0,4 punti. Nel contempo, tenuto conto della difficile situazione finanziaria in cui versa la Confederazione, il Consiglio federale prevede di ridurre, a partire dal 1. gennaio 2026 e fino all’entrata in vigore della prossima riforma dell’AVS, il contributo della Confederazione ai costi dell’AVS dall’attuale 20,2 per cento al 18,7 per cento». La Commissione, prosegue il comunicato, «non condivide la strategia di finanziamento scelta dal Consiglio federale e gli sottopone due raccomandazioni. Con 13 voti contro 12 considera che bisognerebbe rinunciare al progetto di finanziamento unilaterale separato e stabilire invece il meccanismo di finanziamento della tredicesima mensilità AVS unicamente nell’ambito della prossima ampia riforma dell’AVS. Questo nell’ottica di garantire un approccio globale e ben ponderato, che permetta di salvaguardare l’AVS e il suo finanziamento per il decennio successivo. Con 17 voti contro 8, la Commissione invita tra l’altro il Consiglio federale a non ridurre il contributo della Confederazione all’AVS. Se la quota della Confederazione dovesse comunque essere ridotta e fosse scelto un finanziamento attraverso un aumento combinato dei contributi salariali e dall’IVA, la Commissione raccomanda, con 13 voti contro 12, che i due elementi del finanziamento siano presentati congiuntamente nell’ambito di un unico oggetto».

La Commissione, si legge ancora, «ha inoltre incaricato l’Amministrazione di presentare misure tese a facilitare l’esercizio di un’attività lucrativa oltre l’età di riferimento dell’AVS e di indicare in che modo la tredicesima mensilità AVS potrebbe essere versata all’estero tenendo conto della parità del potere d’acquisto».

Detto del no alle proposte di finanziamento dell'AVS avanzate dal Consiglio federale, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale «ha deciso con 13 voti contro 12 di elaborare un’iniziativa di commissione che, analogamente alla tredicesima mensilità AVS, mira al versamento di una tredicesima mensilità ai beneficiari dell’assicurazione invalidità (la cosiddetta AI, ndr). Questo supplemento non deve tuttavia portare a una riduzione delle prestazioni complementari né alla perdita del diritto a tali prestazioni». Di nuovo: «Il primo pilastro è la base del sistema di previdenza svizzero. Finora è sempre stato trattato come un tutt’uno e sia il Parlamento sia il Consiglio federale si sono adoperati per far evolvere in parallelo l’AVS e l’AI. La Commissione rammenta inoltre che la Costituzione prevede che le rendite delle due assicurazioni devono coprire adeguatamente il fabbisogno vitale. Questo aspetto è ancora più importante nell’ambito dell’assicurazione invalidità dato che il numero di persone in situazione di precarietà è nettamente più altro tra i beneficiari dell’AI che non dell’AVS. In occasione dell’ultima votazione popolare, il popolo e i Cantoni hanno deciso ad ampia maggioranza di introdurre una tredicesima mensilità AVS. Nell’ottica di garantire la parità di trattamento e un’evoluzione coerente e uniforme del primo pilastro, la Commissione considera che sarebbe opportuno e giusto prevedere anche il versamento di una tredicesima mensilità per i beneficiari di una rendita AI».