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«Trenta giorni a Israele per migliorare la situazione a Gaza, o stop alle armi USA»

In una lettera, l'ultimatum di Washington alla leadership israeliana: «Servono passi concreti» – Continuano, intanto, i bombardamenti israeliani su obiettivi civili: colpito nuovamente il campo profughi di Jabalia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Trenta giorni a Israele per migliorare la situazione a Gaza, o stop alle armi USA»
Red. Online
15.10.2024 06:00
21:39
21:39
Cinque morti e 16 feriti in un raid aereo israeliano in Libano

Cinque persone, tra cui tre bambini, sono state uccise e altre 16 sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano nella città di Riyaq, nel governatorato della Bekaa. Lo rende noto il ministero della Salute Pubblica libanese, citato dall'emittente tv Lbci sul suo sito web.

21:38
21:38
«Siamo contrari agli attacchi contro Beirut così come sono stati portati avanti»

Gli Stati Uniti prendono le distanza dagli attacchi di Israele contro Beirut «così come sono stati portati avanti». «Siamo contrari», ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ribadendo che Washington continua a sostenere «una soluzione diplomatica».

Gli Usa hanno sollevato con Israele la questione della campagna di bombardamenti a Beirut, ha aggiunto dal canto suo il portavoce dipartimento di stato Matthew Miller. «Israele ha il diritto di colpire obiettivi terroristici legittimi, ma abbiamo reali preoccupazioni sulla natura della campagna e sul bilancio di vittime civili», ha sottolineato.

19:58
19:58
«Catturati tre combattenti Hezbollah nel sud del Libano»

L'esercito israeliano ha riferito di aver catturato tre combattenti di Hezbollah nel sud del Libano.

Si tratta del secondo annuncio del genere da parte dell'esercito israeliano da quando ha lanciato le operazioni di terra transfrontaliere in Libano, alla fine del mese scorso. «Un condotto sotterraneo era situato all'interno di un edificio utilizzato da Hezbollah. Le forze hanno circondato l'edificio, dove erano trincerati tre terroristi della Forza Radwan», ha affermato l'esercito in una dichiarazione, riferendosi alle unità d'élite del gruppo libanese.

«Sono stati trovati insieme a molte armi e attrezzature necessarie per una lunga permanenza». L'esercito non ha detto quando sono stati catturati i combattenti di Hezbollah e non c'è stato alcun annuncio immediato da parte del gruppo armato libanese sull'argomento. Domenica, l'esercito israeliano ha annunciato di aver catturato un combattente di Hezbollah in un condotto sotterraneo nel Libano meridionale.

19:21
19:21
«Lanciati razzi su Safed e su una base militare»

Hezbollah ha rivendicato il lancio di una «salva di razzi» sulla città di Safed e su una vicina base militare nel nord di Israele. Durante la giornata Hezbollah ha affermato di aver preso di mira anche diversi carri armati e bulldozer israeliani nei villaggi di confine nel sud del Libano.

18:28
18:28
Ieri 41 morti e 124 feriti in attacchi israeliani in Libano

Almeno 41 persone sono state uccise e 124 ferite negli attacchi israeliani in Libano di ieri, metà delle quali in un villaggio cristiano a nord di Beirut. Lo ha annunciato il ministero della Sanità libanese.

Queste morti portano ad almeno 1356 il numero delle persone uccise da quando lo scontro tra Israele e il movimento islamico libanese Hezbollah si è trasformato in guerra aperta il 23 settembre, dopo un anno di scontri a fuoco transfrontalieri, secondo un conteggio dell'Afp basato sui dati ufficiali.

18:10
18:10
«Colpito in un raid israeliano l'ospedale di Baalbek»

L'ospedale Murtada di Baalbek, nella valle orientale libanese della Bekaa, ha subito ingenti danni dopo essere stato colpito dagli attacchi aerei israeliani questa mattina, ha reso noto il capo del dipartimento ospedaliero del Ministero della Salute, Hisham Fawaz.

«Al momento è impossibile per i team di manutenzione raggiungere il sito, ma stiamo lavorando per riaprire al più presto l'ospedale in collaborazione con la sua amministrazione. Sfortunatamente, questo scenario è diventato di routine ed è una situazione pericolosa», ha detto Fawaz parlando con l'emittente tv libanese Lbci.

16:58
16:58
«I 100 soldati USA? Deterrenza per Israele e Iran»

La decisione di Joe Biden di inviare a Israele una batteria Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense) con un centinaio di militari Usa per operarla mirerebbe ad allentare le tensioni, frenando sia Tel Aviv che Teheran da attacchi ritorsivi di ampia scala. È il retroscena di alcuni media ed esperti americani.

Il presidente avrebbe offerto di colmare il gap difensivo di Israele in cambio di un impegno a non fare raid contro siti nucleari e petroliferi, cosa che sarebbe già stata esclusa per il Washington Post, secondo cui il governo Netanyahu avrebbe indicato alla Casa Bianca l'intenzione di colpire infrastrutture militari iraniane.

A fare da deterrenza, secondo gli esperti, anche la consapevolezza che Israele dipende dagli Usa per rafforzare la propria sicurezza e il rischio di mettere in pericolo la vita di soldati americani in caso di azioni estreme. Una considerazione, quest'ultima, che vale anche per Teheran. Con la presenza di militari statunitensi sul terreno, il commander in chief ha fatto una mossa audace, un azzardo molto rischioso nella fase finale della campagna elettorale: dalla risposta di Bibi all'Iran si capirà se ne è valsa la pena.

16:48
16:48
Teheran convoca l'ambasciatore ungherese dopo le sanzioni dell'Union europea

Il ministero degli esteri iraniano ha convocato l'ambasciatore dell'Ungheria, che detiene la presidenza di turno dell'Unione europea, per condannare le recenti sanzioni imposta alla Repubblica islamica.

Il ministero ha reso noto che l'Iran ha opposto una «forte obiezione», aggiungendo che «ricorrere a metodi illegali e coercitivi come le sanzioni contro la Repubblica islamica dell'Iran non è accettabile in alcun modo e non porterà da nessuna parte».

16:29
16:29
Londra sanziona altri coloni estremisti israeliani

Nuovo pacchetti di sanzioni del Regno Unito nei confronti di coloni israeliani "estremisti" responsabili di violenze anti-palestinesi nei territori occupati. Lo annuncia il governo di Keir Starmer richiamando i dati Onu sull'incremento "senza precedenti" di attacchi, fino a 1400, censiti nell'ultimo anno.

Le sanzioni colpiscono tre avamposti di coloni in Cisgiordania e quattro organizzazioni che "hanno istigato e promosso la violenza". Il ministro degli Esteri britannico David Lammy condanna inoltre "l'inerzia" del governo israeliano di Benjamin Netanyahu e "il clima d'impunità verso i coloni" e i loro "atroci abusi dei diritti umani".

16:02
16:02
Ultimatum USA: «Trenta giorni a Israele per migliorare la situazione a Gaza, o stop alle armi»

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Lloyd Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure per migliorare la situazione umanitaria a Gaza «entro 30 giorni» al fine di evitare un embargo sulle armi americane. Lo riporta Barak Ravid di Axios su X.

Nella lettera in particolare si chiedono «passi concreti» e si esprime la «profonda preoccupazione» degli Stati Uniti per una situazione che «sta deteriorando».

15:33
15:33
«Volevo imporre sanzioni contro Smotrich e Ben-Gvir, mi è stato consigliato di non farlo»

L'ex ministro degli Esteri britannico David Cameron ha rivelato di aver avuto l'intenzione quando era responsabile del Foreign Office di imporre sanzioni contro i due ministri israeliani Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir, titolari rispettivamente delle Finanze e della Sicurezza nazionale, per le loro posizioni estremiste sul conflitto di Gaza e sulla Cisgiordania.

Cameron, in passato primo ministro conservatore dal 2010 al 2016, in una intervista a Bbc Radio ha dichiarato che quell'iniziativa da lui elaborata nei mesi scorsi avrebbe aumentato fortemente la pressione sul governo di Benjamin Netanyahu. «Smotrich e Ben-Gvir avevano detto cose come incoraggiare le persone a fermare i convogli umanitari diretti a Gaza e i coloni estremisti a portare avanti le loro azioni spaventose in Cisgiordania», ha detto Cameron.

L'ex titolare degli Esteri, in base alla sua ricostruzione, si era trattenuto la scorsa primavera dall'imporre le misure contro i due ministri - comprendenti il congelamento dei beni nel Regno Unito e il divieto di ingresso nel Paese - dopo aver ricevuto dei consigli per non agire in quel senso: in quanto sarebbe stato un atto troppo politico mentre si avvicinavano le elezioni politiche britanniche del 4 luglio, destinate a decretare la sconfitta dei Tory.

Cameron si è anche rammaricato del fatto che l'attuale esecutivo laburista guidato da Keir Starmer non abbia preso l'iniziativa contro i due esponenti dello Stato ebraico. Fonti ministeriali hanno confermato alla Bbc che il processo avviato dall'ex ministro per imporre le sanzioni era già arrivato a buon punto e mancava solo il via libera finale.

14:42
14:42
Premier italiana: «Andrò in Libano e Tajani in Israele e Palestina»

La premier italiana Giorgia Meloni ha annunciato che andrà in Libano. «È già previsto che io vada in Libano, e il ministro degli Esteri Antonio Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima. Anche con la nostra presenza stiamo facendo tutto quello che è possibile fare», ha detto, intervenendo in replica al Senato dopo il dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

14:41
14:41
Hezbollah: «Attaccheremo nord, centro e sud di Israele»

Israele colpisce tutto il Libano e noi colpiremo tutto Israele: lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso televisivo. «Visto che il nemico israeliano prende di mira tutto il Libano, ora attaccheremo ogni punto di Israele, al nord, al sud, al centro», ha detto Qassem.

«Due settimane sono passate dall'inizio dell'aggressione di terra israeliana... ma rimangono sul bordo della frontiera», ha dichiarato Qassem. «Nella prima settimana (di invasione) hanno perso 25 soldati, anche se il nemico non ammette tutte le sue perdite. Nella seconda settimana - ha proseguito - ovvero negli ultimi sette giorni, abbiamo stabilito una nuova equazione in base alla quale colpiamo nella profondità, Haifa e oltre Haifa, come abbiamo già fatto sparando su Tel Aviv».

14:40
14:40
Hezbollah: «Resistiamo al progetto espansionista di Usa e Israele»

Hezbollah resiste al progetto espansionista israelo-americano in Palestina, Libano e in tutta la regione. Lo ha detto il numero due del partito armato libanese Naim Qassem, in un discorso tv.

Hezbollah combatte come resistenza e prendiamo di mira l'esercito israeliano, mentre Israele uccide brutalmente bambini, donne e anziani, ha detto Naim Qassem.

14:39
14:39
Mikati: «Garanzie Usa su una riduzione degli attacchi di Israele a Beirut»

Il governo libanese ha «ricevuto garanzie americane riguardo alla riduzione del livello dell'escalation israeliana su Beirut e i suoi sobborghi meridionali». Lo ha dichiarato il premier libanese Najib Mikati in un'intervista ad Al Jazeera rilanciata dai media israeliani e libanesi, tra cui L'Orient Le Jour e Haaretz.

Sul piano diplomatico, Mikati ha sottolineato che «ci sono tentativi da parte del Consiglio di Sicurezza Onu di decretare un cessate il fuoco ma non sono ancora giunti a un una conclusione».

14:25
14:25
Hezbollah: «Lanciata una salva di razzi su Haifa»

Hezbollah libanese ha affermato di aver lanciato una «salva di razzi» contro Haifa, due giorni dopo che uno dei suoi droni ha ucciso quattro soldati in una base militare a sud di questa importante città nel nord di Israele.

L'attacco di domenica è stato il più letale del movimento filo-iraniano sul suolo israeliano in quasi un mese di escalation militare. Il gruppo filo-iraniano sostiene ora di essere impegnato in un «combattimento ravvicinato» con le truppe israeliane nel sud del Libano. Israele, da parte sua, ha intensificato i bombardamenti aerei sul Libano.

14:22
14:22
Erdogan: «Imbarazzante l'impotenza dell'Onu contro Israele»

«Abbiamo seguito con imbarazzo come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali siano state completamente impotenti di fronte all'impudenza di Israele». Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, intervenendo alla conferenza «La diplomazia globale e il futuro della Palestina», organizzata ad Ankara dal partito di governo turco Akp, a cui partecipano anche politici internazionali, tra cui il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman al Safadi.

«Come può l'Onu, che non protegge i diritti del proprio personale, difendere i diritti degli altri?», ha detto il leader turco, in riferimento agli attacchi di Israele contro Unifil in Libano. «La comunità internazionale e il mondo islamico devono fare di più per consegnare più aiuti umanitari a Gaza prima dell'inverno», ha aggiunto Erdogan, come riferisce Anadolu.

14:15
14:15
Idf: «Ucciso a Nabatieh il responsabile del lancio di droni»

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver eliminato un comandante di punta dell'unità aerea di Hezbollah, responsabile del lancio di droni contro Israele con lo scopo di raccogliere informazioni e di attaccare.

Un attacco israeliano di alcuni giorni fa a Nabatieh, 60 chilometri da Beirut, ha ucciso Khader Al-Abed Bahja, capo della regione settentrionale del Litani dell'unità aerea, secondo l'esercito. La notizia arriva due giorni dopo che un drone ha colpito una base di addestramento dell'df, uccidendo quattro soldati e ferendone altre decine. L'Idf non specifica se l'unità di Bahja sia legata a quell'attacco.

14:04
14:04
Beirut: «Pronti a rafforzare l'esercito a sud dopo una tregua»

Il Libano è pronto a rafforzare la presenza dell'esercito nel sud dopo un eventuale cessate il fuoco. Lo ha detto il premier libanese Najib Mikati in un'intervista all'Afp aggiungendo che le truppe israeliane stavano effettuando brevi incursioni transfrontaliere.

«Attualmente abbiamo 4.500 soldati nel sud del Libano e vorremmo aumentarli a un numero compreso tra 7.000 e 11.000», ha detto Mikati aggiungendo che non appena verrà raggiunto un cessate il fuoco, «potremo spostare i soldati» da altre parti del paese verso sud. «Le informazioni che abbiamo indicano che ci sono brevi incursioni (israeliane)» nel sud del Libano, ha aggiunto.

Il premier ha poi riferito che la sicurezza è stata rafforzata nell'unico aeroporto del Paese a Beirut, per rimuovere qualsiasi pretesto per un attacco israeliano. «Il governo sta facendo tutto ciò che è in suo potere per togliere ogni pretesto agli israeliani», ha detto spiegando che «da una settimana è stata rafforzata la sicurezza all'aeroporto», situato vicino alla roccaforte di Hezbollah a sud di Beirut.

14:00
14:00
Pentagono: «Difesa aerea Thaad e team USA arrivati in Israele»

Un team avanzato di personale militare statunitense e componenti iniziali necessari per il funzionamento della batteria Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense) sono arrivati in Israele. Lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono Pat Ryder.

«Nei prossimi giorni continueranno ad arrivare in Israele altri militari statunitensi e componenti della batteria Thaad. La batteria sarà pienamente operativa a breve», ha detto Ryder.

13:54
13:54
OMS: «Al via la campagna antipolio a Gaza nonostante i raid»

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha riferito di aver avviato la sua campagna antipolio nel centro della Striscia di Gaza e di aver vaccinato decine di migliaia di bambini nonostante gli attacchi israeliani nella zona protetta designata.

Secondo quanto riportato dal Guardian, il portavoce dell'Oms Tarik Jaarevi ha dichiarato in una conferenza stampa a Ginevra che oltre 92'000 bambini, ovvero circa la metà dei bambini destinati ai vaccini antipolio nell'area centrale, erano stati vaccinati ieri.

«Quello che abbiamo saputo dai colleghi è che la vaccinazione è andata avanti senza grossi problemi ieri, e speriamo che continui allo stesso modo», ha affermato. Ma l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa ha affermato che una delle sue scuole nella città di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale, destinata a sito di vaccinazione, è stata colpita durante la notte tra domenica e lunedì, uccidendo fino a 22 persone.

13:29
13:29
Onu: «Israele ordina di evacuare più del 25% del Libano»

Israele ha emesso ordini di evacuazione che riguardano più di un quarto del Libano: lo ha detto oggi in una conferenza stampa a Ginevra la direttrice per il Medio Oriente dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Rema Jamous Imseis, come riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito.

La quota del territorio del Paese attualmente nel mirino delle truppe delle forze di difesa israeliane (Idf), ha spiegato la funzionaria, si basa sui nuovi ordini israeliani di evacuazione in 20 villaggi nel sud del Libano. «Le persone sentono questi appelli all'evacuazione e fuggono senza quasi nulla», ha aggiunto Jamous Imseis.

12:26
12:26
Hamas: «Paramedici uccisi dalle bombe d'Israele sulle ambulanze»

«Alcuni paramedici sono stati uccisi da un bombardamento israeliano che ha preso di mira le ambulanze mentre evacuavano i feriti nell'area di Mawasi, a nord-ovest della città di Rafah, e nel nord della Striscia di Gaza»: lo scrive su Telegram il ministero della Sanità di Hamas.

12:21
12:21
L'ONU chiede un'indagine indipendente sul raid di Israele nel nord del Libano

Le Nazioni Unite hanno chiesto un'indagine «rapida, indipendente e approfondita» sull'attacco israeliano che ieri ha ucciso 22 persone nel nord del Libano: lo ha dichiarato un portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. L'attacco nel villaggio cristiano di Aïto ha ucciso 22 persone, tra cui 12 donne e due bambini, quando è stato bombardato un edificio di quattro piani.

12:19
12:19
«Per il Libano sono necessari maggiori finanziamenti»

Unicef e Wfp chiedono maggiori finanziamenti per far fronte ai «crescenti» bisogni in Libano, dove la guerra tra Israele e Hezbollah ha causato centinaia di migliaia di sfollati.

«Ci stiamo preparando alla realtà che i bisogni stanno aumentando», hanno dichiarato il vice direttore esecutivo dell'Unicef Ted Chaiban e il vice direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale Carl Skau in una dichiarazione congiunta, aggiungendo: 'Abbiamo bisogno di ulteriori finanziamenti, senza condizioni'.

12:00
12:00
Folla a Teheran per il funerale del generale ucciso a Beirut

Una folla immensa si è radunata a Teheran per il funerale di Abbas Nilforoushan, comandante delle operazioni del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran ucciso insieme all'ex leader di Hezbollah Hassan Nasrallah durante gli attacchi israeliani in Libano del 27 settembre. Lo riporta la Bbc.

Ieri in Iraq si sono svolte due distinte cerimonie funebri prima che la salma venisse restituita all'Iran. Anche il comandante dei Pasdaran Esmail Qaani ha partecipato alla cerimonia, come mostrato dalla televisione di Stato iraniana, mettendo fine alle speculazioni sul fatto che fosse stato ucciso o fosse in prigione.

Nilforoushan sarà sepolto nella sua città natale di Isfahan.

11:59
11:59
Israele: attacco in autostrada

In un attacco in autostrada nel centro di Israele, nel quale un uomo ha sparato all'impazzata da un'auto allo svincolo della Route 4, sono state ferite cinque persone di cui una è morta. Secondo le prime informazioni l'aggressore è un terrorista ucciso dalle forze di sicurezza sul posto.

Lo riferiscono i telegiornali israeliani. La polizia sta cercando un altro terrorista che probabilmente era con quello ucciso.

11:27
11:27
«Il fallito attentato del 18 agosto a Tel Aviv è stato gestito da Hamas in Turchia»

Lo Shin Bet (sicurezza interna) e la polizia israeliana hanno annunciato che il fallito attentato suicida a Tel Aviv del 18 agosto, era stato pianificato dal quartier generale di Hamas in Turchia.

Le autorità affermano che terroristi a Nablus, in Cisgiordania, erano in contatto con Abada Bilal, un alto funzionario di Hamas in Turchia che ha gestito il piano per l'attentato: «I risultati di questa indagine indicano chiaramente l'istituzione del quartier generale di Hamas in Turchia e i loro estesi sforzi all'estero per compiere attentati in Israele», affermano gli investigatori e l'intelligence.

10:59
10:59
Gallant: «I negoziati sono bloccati»

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, incontrando le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza, ha detto che i negoziati sono bloccati e che Hamas sta inasprendo la sua posizione. Lo riporta Haaretz.

Secondo Gallant, Hamas sta probabilmente aspettando gli sviluppi negli scontri con l'Iran e Hezbollah e al momento non vuole andare avanti nei negoziati perché, ha detto, «non ha nulla da perdere». Il ministro ha detto che la comunicazione con Hamas e Sinwar è lenta e che il gruppo insiste sulla proposta fatta dal presidente Usa Biden di inizio luglio. Secondo Gallant, non c'è quasi nessun coinvolgimento americano nei negoziati.

10:37
10:37
Ministero della Sanità di Hamas: «I morti a Gaza sono 42.344»

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 42.344, di cui 55 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 99.013, secondo la stessa fonte.

10:35
10:35
Il Nicaragua ritira il suo ambasciatore in Israele

Il Nicaragua ha ordinato il ritiro del suo ambasciatore in Israele dopo la rottura delle relazioni diplomatiche con Tel Aviv. Una pubblicazione sulla Gaceta, il giornale ufficiale del Paese centroamericano, ha annunciato la decisione di riportare in patria l'ambasciatore in Israele Oscar Obidio Cubas Castro. Il diplomatico era in carica da cinque anni.

Venerdì scorso, l'Assemblea nazionale a Managua aveva sollecitato la rottura al presidente Daniel Ortega.

«Di fronte a queste azioni criminali e crudeli del governo di Israele contro il popolo palestinese, l'Assemblea nazionale del Nicaragua chiede rispettosamente al governo di riconciliazione e di unità nazionale di considerare la rottura delle relazioni diplomatiche contro il governo genocida e sionista di Benjamin Netanyahu,» si legge nella dichiarazione dell'Assemblea. Ore dopo, la portavoce dell'esecutivo Rosario Murillo ha confermato la decisione.

«Il nostro presidente ha incaricato il ministero degli Esteri di accogliere questa richiesta del parlamento nazionale e di procedere alla rottura delle relazioni diplomatiche con il governo fascista e genocida di Israele», ha detto Murillo.

10:15
10:15
Unicef: «Ieri uccisi 15 bimbi a Gaza, basta a questa vergognosa violenza»

«Ieri i nostri schermi sono stati ancora una volta pieni di notizie terribili di bambini uccisi, bruciati, e famiglie che venivano fuori da tende bombardate a Gaza. Questo dovrebbe scioccare il mondo fino al midollo. Gli attacchi ai rifugi di Deir-al-Balah e all'ospedale di Al-Aqsa, in cui secondo le notizie sono morti 15 bambini, dimostrano ancora una volta che non c'è un luogo sicuro a Gaza. Questa vergognosa violenza contro i bambini deve finire ora». Lo scrive l'Unicef sul suo profilo X.

10:05
10:05
Unicef: «Oltre 400.000 bambini sfollati in Libano»

Più di 400.000 bambini in Libano sono stati sfollati nelle ultime tre settimane. Lo ha affermato un alto funzionario dell'Unicef, ripreso da Haaretz, mettendo in guardia contro una «generazione perduta» nel piccolo paese alle prese con molteplici crisi e ora nel mezzo della guerra.

10:04
10:04
«45 vittime nei raid di Israele di oggi su Gaza»

Il bilancio delle vittime odierne degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza è salito ad almeno 45, riferiscono ad Al Jazeera fonti mediche palestinesi. Tra le vittime ci sono almeno 14 persone uccise in due raid aerei israeliani nel quartiere di Bani Suheila, a est di Khan Younis, e nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.

Inoltre, tre palestinesi sono morti e diversi sono rimasti feriti in seguito ad un attacco aereo nel quartiere Birkat Abu Rashid, a Jabalia, nel nord della Striscia. Ed è salito a 11 il bilancio dei morti in un altro attacco israeliano contro una casa nella zona di al-Faluja, sempre a Jabalia.

10:03
10:03
L'Iran condanna Israele per il raid contro un ospedale a Gaza

L'Iran ha condannato l'attacco di Israele contro un centro di comando di Hamas nell'ospedale Shuhada al-Aqsa nella Striscia di Gaza, raid che ha causato un incendio in un accampamento di tende di sfollati, provocando la morte di almeno 4 persone e il ferimento di altri 40.

«Il massacro di palestinesi di lunedì mattina nel campo profughi di Jabalia, mentre persone affamate aspettavano cibo, è solo un'altra manifestazione della ferocia mostrata dal regime israeliano», ha affermato, in un messaggio su X, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, parlando di un «crimine di guerra» e contestando i Paesi che sostengono Israele, «che garantiscono l'impunità del regime, non sono altro che complici del crimine e devono essere ritenuti responsabili allo stesso modo».

10:01
10:01
Qatar: «Israele estende la sua aggressione alla Cisgiordania e al Libano»

L'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, ha dichiarato che Israele ha deliberatamente scelto di espandere quella che ha definito la sua «aggressione» per attuare progetti pianificati in anticipo in Cisgiordania e in Libano.

Israele lo ha fatto «perché vede che c'è spazio per farlo», ha detto Al Thani nel suo discorso annuale di apertura del Consiglio della Shura.

10:00
10:00
«Raid dell'Idf tra Libano e Siria, a 155 chilometri da Israele»

La tv libanese al Mayadeen, legata a Hezbollah, ha riferito di un attacco israeliano nella zona di Khosh al-Sayed Ali, al confine tra Siria e Libano, vicino a Baalbek, nella valle del Libano.

Secondo il report, il raid è stato effettuato sul lato libanese del confine, a una distanza di circa 155 chilometri da Israele.

09:59
09:59
«15 persone uccise tra cui bambini da raid israeliani»

I media palestinesi riferiscono che raid israeliani nel sud della Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 15 persone nella notte, tra cui sei bambini e due donne. L'informazione è stata riportata da funzionari di Hamas.

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano che stanno colpendo siti terroristici.

09:55
09:55
Iran: «Non abbiamo avuto alcun ruolo nei raid del 7 ottobre»

«La Repubblica islamica dell'Iran, in nessun modo, né parzialmente né totalmente, ha svolto alcun ruolo nella pianificazione, nel processo decisionale o nell'esecuzione dell'operazione del 7 ottobre» del 2023, dove Hamas ha attaccato Israele. Lo ha affermato la missione dell'Iran presso le Nazioni Unite, parlando di una «operazione psicologica» per ingannare l'opinione pubblica ma aggiungendo che «l'assistenza dell'Iran al Fronte di resistenza - ovvero le milizie filo iraniane in Yemen, Libano, Siria e Iraq - nel dargli la forza per affrontare l'occupazione e l'aggressione è una questione comunemente nota e un fatto ovvio».

Secondo la missione, «trascinare l'Iran o Hezbollah nell'operazione del 7 ottobre rappresenta una conclusione inventata e un cinico tentativo di fuorviare l'opinione pubblica, il tutto finalizzato a nascondere il grave fallimento dell'intelligence del regime israeliano in relazione ad Hamas», si legge in un messaggio su X. «Dopo essersi trasformati in strumenti per diffondere questa operazione psicologica, alcuni organi di informazione americani non si rendono conto che, così facendo, stanno già minando la credibilità delle valutazioni fatte dalle loro stesse istituzioni di intelligence e sicurezza, sollevate ai massimi livelli, incluso il presidente degli Stati Uniti», ha dichiarato la missione di Teheran presso l'Onu.

09:55
09:55
«L'attacco israeliano all'Iran prima delle elezioni USA»

Una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra il presidente USA Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu della scorsa settimana ha riferito al Washington Post che l'attacco di Israele all'Iran ci sarà prima delle elezioni americane del 5 novembre, poiché la mancanza di una rappresaglia contro Teheran sarebbe interpretata dall'Iran come un segno di debolezza.

09:54
09:54
Netanyahu: «La risposta all'Iran verrà effettuata in base agli interessi di Israele»

L'ufficio del primo ministro BenJamin Netanyahu ha affermato che la decisione sui piani di ritorsione contro l'Iran per l'attacco missilistico del primo ottobre sarà presa in base alle esigenze di Israele.

La dichiarazione, rilasciata nel cuore della notte, è una risposta al Washington Post secondo cui Netanyahu avrebbe detto al presidente Usa Joe Biden che Israele non avrebbe attaccato i siti petroliferi o nucleari iraniani. «Ascoltiamo i pensieri del governo americano, ma prenderemo le nostre decisioni finali in base alle esigenze di sicurezza nazionale di Israele», si legge nella dichiarazione dell'ufficio del Primo Ministro.

09:52
09:52
«Israele ha una carenza critica di missili intercettori»

Secondo il Financial Times (Ft), Israele sta affrontando una «carenza critica» di missili intercettori. Il quotidiano britannico cita fonti militari e funzionari.

Esperti e alti funzionari dell'industria militare hanno spiegato al Financial Times che Israele si trova ad affrontare un «serio problema di munizioni» mentre si prepara ad un attacco in Iran, che potrebbe innescare un'ulteriore escalation. Sarebbe questo il motivo per il quale gli Stati Uniti si stanno affrettando per contribuire a colmare le lacune, compreso lo spiegamento dell'avanzato sistema di difesa aerea Thaad che dovrebbe arrivare in Israele oggi, in quella che viene descritta come una corsa contro il tempo per rafforzare la difesa aerea dello Stato ebraico.

«Il problema delle munizioni in Israele è serio», ha spiegato una fonte a Ft, «se l'Iran risponde all'attacco israeliano, e anche Hezbollah si unisce, le difese aeree di Israele saranno messe a dura prova», ha detto, aggiungendo che anche le forniture provenienti dagli Stati Uniti non sono infinite. «Gli Usa non possono continuare a rifornire Ucraina e Israele allo stesso ritmo, stiamo arrivando a un punto di svolta».

Boaz Levy, amministratore delegato dell'industria aerospaziale che produce i missili intercettori «Hatz», ha dichiarato al giornale che opera su 3 turni per mantenere attive le linee di produzione: «Alcune delle nostre linee lavorano 24 ore su 24, sette giorni su sette. Il nostro obiettivo è rispettare tutti i nostri impegni», ha detto Levy al quotidiano britannico, aggiungendo che il tempo necessario per produrre missili intercettori «non è questione di giorni». Anche se Israele non rivela l'entità delle sue scorte, ha aggiunto: « Non è un segreto che dobbiamo ricostituire le scorte».

Il quotidiano britannico ha spiegato che i sistemi di difesa aerea a tre livelli di Israele sono finora riusciti a intercettare la maggior parte degli droni e dei missili lanciati dall'Iran e dai suoi alleati contro il Paese. Il sistema Iron Dome ha intercettato i razzi a corto raggio e i droni lanciati da Hamas da Gaza, mentre il sistema David Sling intercetta i razzi più pesanti lanciati dal Libano, e il sistema Arrow ferma i missili balistici provenienti dall'Iran.

Mentre nell'attacco iraniano di aprile, secondo le forze di difesa israeliane (Idf), è stato raggiunto un tasso di intercettazione del 99% contro lo sbarramento, che comprendeva 170 droni, 30 missili da crociera e 120 missili balistici, Israele, è scritto, ha avuto meno successo nel respingere il secondo attacco, all'inizio del mese, che comprendeva oltre 180 missili balistici. Secondo fonti dell'intelligence che hanno riferito al giornale, quasi 35 missili hanno colpito la base aerea di Nabatim.

09:50
09:50
Iran: anche i leader delle forze Quds ai funerali del capo pasdaran

Il comandante supremo delle forze Quds iraniane, Esmail Qaani, partecipa questa mattina a Teheran ai funerali dell'alto comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Abbas Nilforoushan, ucciso in un attacco israeliano a Beirut il 27 settembre insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah: lo riporta l'Irna.

L'assenza di Qaani da eventi pubblici nelle ultime due settimane aveva sollevato speculazioni sulla sua morte o sul suo arresto da parte delle forze di sicurezza iraniane per sospetta cooperazione con Israele, affermazioni che sono state negate dalle autorità iraniane.

La televisione di Stato iraniana ha mostrato un filmato in cui si vede una persona che sembra essere Qaani mentre partecipa alla cerimonia commemorativa. Nel video lo si vede anche piangere, riportano i media israeliani.

Diversi report nei giorni scorsi hanno fornito una serie di speculazioni sulla sorte di Qaani che era scomparso dalla scena pubblica ed era stato assente anche al funerale di Nasrallah. Inizialmente era stato riferito che il generale, che ha preso il posto di Qassem Soleimani ucciso due anni fa dagli Usa, fosse morto in un attacco israeliano nella capitale libanese in cui sarebbe stato ucciso il successore di Nasrallah, Hashem Safieddine.

Successivamente, media arabi avevano riportato che Qaani, interrogato dalle guardie rivoluzionarie per il sospetto che il suo ufficio fosse stato infiltrato dal Mossad - o che lui stesso potesse essere passato dalla parte di Israele - aveva avuto un infarto.

All'inizio della scorsa settimana il New York Times aveva riferito della sua scomparsa riportando le affermazioni di un membro dei pasdaran a Beirut, secondo il quale il silenzio dei funzionari iraniani su Qaani stava provocando il panico tra i membri più giovani delle guardie rivoluzionarie.

09:48
09:48
Idf: «Ieri colpiti 200 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano»

L'Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri più di 200 «obiettivi terroristici di Hezbollah nel Libano meridionale e nelle profondità del Libano, comprese cellule terroristiche, postazioni missilistiche anticarro e lanciatori di missili terra-terra»: lo rendono noto le forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram.

09:41
09:41
Netanyahu agli USA: «Colpiremo obiettivi militari in Iran»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto all'amministrazione Biden che colpirà infrastrutture militari in Iran piuttosto che siti nucleari o giacimenti di petrolio. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti.

Una di queste ha riferito che l'azione di Israele sarà calibrata per evitare la percezione di un'«interferenza politica nelle elezioni americane», segnalando che Netanyahu avrebbe capito che la portata della risposta di Israele ha il potenziale di ridisegnare la corsa alla Casa Bianca.

09:36
09:36
Consiglio ONU: «Forte preoccupazione per gli incidenti all'Unifil»

Il Consiglio di Sicurezza ha espresso «forti preoccupazioni» per gli incidenti di cui sono rimasti coinvolti caschi blu di Unifil nel Libano Meridionale.

«Sullo sfondo delle ostilità lungo la Linea Blu, i membri del Consiglio di Sicurezza esprimono forti preoccupazioni dopo che postazioni Unifil sono finite sotto tiro negli ultimi giorni», ha detto l'ambasciatrice svizzera alle Nazioni Unite Pascale Baeriswyl, presidente di turno del Consiglio.

Il Consiglio di Sicurezza era stato aggiornato per la seconda volta in pochi giorni sulla situazione nel Libano meridionale dal Sottosegretario al peacekeeping Jean Pierre Lacroix. Nella dichiarazione alla stampa la Baeriswyl non ha esplicitamente menzionato il ruolo delle forze di difesa di Israele negli incidenti in cui cinque caschi blu sono rimasti feriti e strutture Onu hanno subito danni.

All'unanimità i Quindici hanno tuttavia chiesto a «tutte le parti di rispettare la sicurezza e l'incolumità del personale Unifil e delle sue basi» ricordando che «i caschi blu Onu e le strutture dell'Onu non devono mai essere bersaglio di un attacco».

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

È stata una notte di attacchi israeliani quella appena trascorsa. Prese di mira l'area di Baalbek, vicino alla frontiera con la Siria, e la valle della Beqaa, nel nord-est. A riferirlo sono i media libanesi e l'agenzia di stampa pro-Hezbollah, al-Meyadeen. Secondo Mtv Lebanon, almeno 10 attacchi israeliani sono stati segnalati a Baalbek e nelle città circostanti a partire dall'una di notte. L'emittente pubblica filmati dalla città di Douris, a sud di Baalbek, che mostrano un edificio in fiamme. Diversi anche gli attacchi sulla Striscia di Gaza i quali avrebbero causato almeno 13 morti e diversi feriti. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, un attentato nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ha colpito una casa dove sono morte quattro persone. L'attacco è avvenuto nei pressi della moschea Al Hindi, in una zona chiamata Al Faluga. I canali televisivi Al Manar e Al Mayadeen hanno riportato contemporaneamente la morte di nove persone in un bombardamento israeliano nella città di Bani Suheila, a est di Khan Yunis. Al Mayadeen ha anche fatto riferimento a un bombardamento su un isolato residenziale vicino a una moschea a Tal al-Hawa, a sud-ovest di Gaza, dove diverse persone sarebbero rimaste sotto le macerie.

Da parte sua Hezbollah ha lanciato razzi verso Israele affermando di aver preso di mira i soldati vicino al confine libanese. Al momento, secondo quanto riferito dal quotidiano Times of Israel, non ci sono state segnalazioni di feriti o danni dagli attacchi.

La risposta di Israele all'attacco missilistico dell'Iran terrà conto degli interessi israeliani, ma sarà anche calibrata in funzione del voto negli Usa. A riferirlo è una fonte non meglio precisata dell'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, citata dal quotidiano Times of Israel.

Intanto, 500 attivisti ebrei e gruppi alleati hanno organizzato un sit-in fuori dalla Borsa di New York per chiedere la fine del sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele contro Hamas a Gaza. 206 dimostranti sono stati arrestati. «(Centinaia) di ebrei e amici stanno chiudendo la Borsa di New York per chiedere agli Stati Uniti di smettere di armare Israele e di trarre profitto dal genocidio» afferma Jewish Voice for Peace su X.