USA

Trump al centro della scena: «Stop alla guerra, prenderemo la Groenlandia e andremo su Marte: l'America è tornata»

Diversi i temi affrontati dal presidente USA nel suo discorso di un'ora e 40 minuti al Congresso, in cui non sono mancate stoccate all'Europa e ai dem: «Pena di morte a chi uccide un poliziotto, il nostro Paese non sarà più woke»
©Ben Curtis
Michele Montanari
05.03.2025 07:08

(Aggiornato) Un’ora e 40 minuti di discorso, il più lungo di sempre dinnanzi a una sessione congiunta del Congresso. Donald Trump, ha affrontato numerosi temi, dalla guerra in Ucraina alla conquista della tanto bramata Groenlandia, in un intervento che ha stabilito un nuovo record di durata, superando gli 89 minuti di Bill Clinton nel suo discorso sullo stato dell'Unione nel 2000.

«L'America è tornata... e l'American dream sta crescendo, più grande e migliore che mai». Il tycoon ha esordito così davanti al Congresso, con parole figlie della retorica MAGA, per poi arrivare, quasi alla fine del discorso, alla notizia che tutti aspettavano, ossia quella su una possibile svolta nella guerra in Ucraina: «Ho ricevuto un'importante lettera dal presidente ucraino Zelensky (l'invio della missiva è stato successivamente smentito dal portavoce del presidente ucraino, Serhiy Nikiforov, ndr) che si dice pronto a sedersi al tavolo delle trattative il prima possibile per avvicinarsi a una pace duratura e a firmare l'accordo sulle terre rare in qualsiasi momento», ha dichiarato nel suo divisivo intervento. Una retromarcia che era già stata anticipata dal leader di Kiev su X. «Abbiamo ricevuto forti segnali» anche dalla Russia, «sono pronti per la pace», ha aggiunto The Donald, sottolineando di aver avuto «discussioni serie» con Mosca. Il disgelo non gli ha impedito di attaccare l'Europa, accusata nuovamente di aver «speso più soldi per acquistare petrolio e gas russi di quanto ne abbia spesi per difendere l'Ucraina», e di tirare stoccate al suo predecessore Joe Biden, incolpato di aver «speso più soldi dell'Europa». E ancora, non sono mancate frecciate ai dem, i quali hanno applaudito quando il presidente USA ha ricordato i miliardi di aiuti inviati all’Ucraina: «Volete continuare a dare soldi per altri cinque anni? Pocahontas dice sì», rivolgendosi alla senatrice democratica Elizabeth Warren con un soprannome alquanto discutibile. il tycoon ha pure chiesto al Congresso di finanziare lo studio per uno scudo analogo all'Iron Dome di Israele, così da proteggere il territorio americano da eventuali missili nemici.

I dazi e i clandestini

Trump ha poi parlato di un’altra guerra, quella commerciale che vede gli Stati Uniti protagonisti. Ha difeso i dazi che ieri hanno affondato le Borse, spiegando che le tariffe «non servono solo a proteggere i posti di lavoro americani ma anche l'anima del nostro Paese», pur ammettendo che «ci saranno dei piccoli scompigli». Quindi ha ribadito che gli USA «risponderanno dazio su dazio, tassa su tassa», e che Messico e Canada «devono fare di più per fermare il traffico di fentanyl e quello di clandestini», con «centinaia di migliaia» di arrivi irregolari, pure di «assassini,  spacciatori, membri di bande e persone uscite dagli istituti psichiatrici». Trump ha comunque lasciato aperta la porta a un compromesso.

Panama e la Groenlandia

Sempre sul fronte estero, il tycoon ha confermato l'intenzione di riprendersi il Canale di Panama, in parte già strappato ai cinesi con l'acquisto da capogiro di due porti da parte di BlackRock, e la Groenlandia, che diventerà americana, «in un modo o nell'altro», pur sostenendo di voler rispettare il diritto della popolazione di determinare il suo futuro: «Sosteniamo il diritto di scelta del popolo della Groenlandia e siamo pronti ad accoglierla», ha affermato Trump, corteggiando gli abitanti dell’isola danese con promesse di sicurezza e ricchezza: con gli USA, la Groenlandia «sarà più sicura e prospera». Il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen in seguito ha contestato le mire espansionistiche di Trump, così come il primo ministro della Groenlandia Múte B. Egede, che ha risposto al presidente USA affermando che l'isola artica «non è in vendita».

Pena di morte e woke

Il capo della Casa Bianca ha quindi fatto sapere di aver firmato un ordine esecutivo che stabilisce «la pena di morte obbligatoria» per chi uccide un poliziotto. «Ho già firmato un ordine esecutivo che impone la pena di morte obbligatoria per chiunque uccida un agente di polizia e stasera chiedo al Congresso di trasformare questa norma in legge permanente. Chiedo anche un nuovo disegno di legge sulla criminalità che sia più severo con i recidivi, rafforzando al contempo le tutele per gli agenti di polizia americani», ha aggiunto. E ancora, spazio pure alle guerre culturali: «Il nostro Paese non sarà più woke», ha annunciato Trump.

«Andremo su Marte e oltre»

«Abbiamo realizzato più in 43 giorni di quanto la maggior parte delle amministrazioni realizzi in 4 o 8 anni, e abbiamo appena iniziato. Torno in quest' aula stasera per riferire che lo slancio dell'America è tornato. Il nostro spirito è tornato. Il nostro orgoglio è tornato. La nostra fiducia è tornata. E il sogno americano sta crescendo, più grande e migliore che mai. Il sogno americano non è stoppabile e il nostro Paese è vicino a una rimonta come il mondo non ha mai visto e forse non vedrà mai più», ha dichiarato poi il presidente, intenzionato a «piantare la bandiera USA su Marte e oltre».

Le proteste dei dem

Il capo della Cassa Bianca è stato osannato dai repubblicani, mentre alcuni dem hanno disertato l'appuntamento per protesta e altri lo hanno interrotto ripetutamente, con un partecipante allo show del tycoon espulso dall'aula. Deputate e senatrici del partito dell'Asinello si sono vestite di rosa per «dimostrare l'unità delle donne» contro The Donald e in difesa dei diritti riproduttivi. Tra i cartelli di protesta anche uno con lo slogan «Musk steals (Musk ruba)». Ma Trump, invece, ha ringraziato il miliardario patron di Tesla, difendendo i tagli del suo DOGE contro una «burocrazia di non eletti», tra i  fischi dell' opposizione. Il tycoon ha snocciolato un controverso elenco di presunti sprechi, tra cui uno nell' enclave sovrana del Lesotho in Sudafrica, definito offensivamente «un Paese che nessuno ha mai sentito». Quindi ha attaccato Biden per avergli lasciato in eredità «una catastrofe economica e un'inflazione da incubo», accusandolo anche per i prezzi «fuori controllo» delle uova.

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