Il caso

Trump e quella visita a Gaza di cui non c'è traccia

In un'intervista radiofonica, il tycoon ha dichiarato di essere stato nella Striscia in passato, ma secondo alcune fonti, si sarebbe recato «in Israele» – Nel frattempo, il New York Times punta il dito contro l'acuità mentale dell'ex presidente: «I suoi discorsi sono sempre più sconclusionati»
© Alex Brandon
Red. Online
08.10.2024 22:00

Trump è stato a Gaza. Almeno, così dice. Nel corso di un'intervista radiofonica avvenuta nelle scorse ore, l'ex presidente ha infatti raccontato di «aver visitato, in passato, Gaza, devastata dalla guerra». Piccolo dettaglio: di questa visita sembrerebbe non esserci traccia. Trump, come chiarito da un suo collaboratore, si è infatti recato in Israele, durante il suo mandato alla Casa Bianca. Ma la Striscia di Gaza non fa parte dello Stato ebraico. 

Non solo. Nel 2017, anno in cui il tycoon ha visitato Israele, si è recato anche in Cisgiordania. Ma anche in quel caso, si tratta di un territorio separato. Per l'occasione, a Betlemme, il tycoon aveva incontrato il presidente dell'Autorità Nazionale palestinese, Mahmoud Abbas. Ma per quale motivo, dunque, mentire?

La dichiarazione di Trump è arrivata, come detto, nel corso di un'intervista radiofonica. Intervista in cui Hugh Hewitt ha chiesto all'ex presidente se Gaza, una volta ricostruita «nel modo giusto», potrebbe assomigliare a Monaco. «Qualcuno potrebbe trasformare Gaza in qualcosa di cui tutti i palestinesi siano orgogliosi? Una città in cui vorrebbero vivere, che potrebbe far loro del bene?», ha aggiunto. Domanda a cui Trump non ha esitato a rispondere. «Potrebbe essere meglio di Monaco», ha dichiarato. «Ha la posizione migliore di tutto il Medio Oriente, la migliore acqua... ha il meglio di tutto. È la migliore, lo dico da anni». Ed è a questo punto che avrebbe menzionato la sua presunta visita nella Striscia. «Ci sono stato, ed è un posto difficile», ha quindi rivelato. «Era già un posto difficile, prima di tutti gli attacchi e prima del tira e molla che si è verificato negli ultimi due anni». 

Il problema, però, è che nessuno si ricorda della visita. Tanto che, lo stesso intervistatore, rivolgendosi a un funzionario di Trump, ha chiesto che cosa intendesse dicendo di «essere stato a Gaza». Parlando protetto dall'anonimato, il collaboratore si è limitato ad affermare che – a suo dire – «Gaza è in Israele. Il presidente Trump è stato in Israele». 

E non finisce qui. Sì, perché negli ultimi tempi, Trump ha fatto del sostegno a Israele un punto centrale della sua campagna elettorale. Motivo per cui, i suoi sostenitori hanno evidenziato le diverse decisioni politiche prese dal tycoon quando era presidente. Tra queste, il trasferimento dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme da Tel Aviv, o gli storici accordi di Abramo. A tal proposito, parlando con Hewitt, il tycoon ha aggiunto: «Penso che Israele debba fare una cosa: devono farsi furbi con Trump, perché non mi sostengono. Ho fatto per Israele più di chiunque altro. Ho fatto più di chiunque altro per il popolo ebraico. Ma Israele non sta ricambiando». 

«Discorsi sconclusionati»

Difficile dire se quella di Trump, in merito alla visita a Gaza, sia stata una bugia oppure una svista. Il New York Times, però, ha nel frattempo rilanciato la questione dell'età e dell'acuità mentale del tycoon, esaminando i discorsi che ha tenuto negli ultimi anni. 

A detta del NYT, con il passare del tempo, i discorsi dell'ex presidente – ora 78.enne – sono diventati «più cupi, più duri, più lunghi, più arrabbiati, meno concentrati, più volgari e sempre più fissati sul passato». Elementi presenti anche nell'ultimo dibattito tv con Kamala Harris. «Trump divaga, si ripete, vaga da un pensiero all'altro, alcuni dei quali difficili da comprendere, alcuni incompiuti, altri ancora fattualmente fantastici», si legge ancora nell'analisi. «Esprime affermazioni stravaganti che sembrano inventate di sana pianta. Si dilunga in bizzarre disgressioni sul golf, sugli squali, sul suo "bellissimo corpo"». E ancora: «Si gode una splendida giornata in Louisiana, dopo aver trascorso invece la giornata in Georgia. Ed esprime il timore che la Corea del Nord stia cercando di ucciderlo, quando presumibilmente intende l'Iran». 

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