Stati Uniti

Trump si lascerà intervistare da Elon Musk: verso un ritorno del tycoon su X?

Per il tycoon è innanzitutto un'occasione per riprendersi la scena dopo che i riflettori restano puntati sul nuovo tandem dem
©Evan Vucci
Ats
12.08.2024 19:02

La campagna elettorale americana non finisce di stupire, e di preoccupare. L'ultima, paradossale sorpresa è Elon Musk che indossa gli improbabili panni dell'anchor e intervista in diretta in prima serata (le 20 ora di Washington) sulla propria piattaforma X Donald Trump: il candidato che l'uomo più ricco del mondo - nonché contrattista del governo federale, dalla Nasa al Pentagono - appoggia e finanzia, nonostante le sue posizioni contro i sussidi alle auto elettriche, la stretta sulle emissioni di quelle a benzina e la promessa di trivellare a manetta ignorando il rischio del climate change.

Molti si chiedono a quale gioco giochi la strana coppia ma pare che entrambi abbiano il loro tornaconto. «Non c'è un copione e non ci sono limiti di argomento, quindi dovrebbe essere molto divertente! Se avete domande e commenti specifici, pubblicateli nella chat», ha invitato Musk pubblicizzando l'evento.

Per il tycoon è innanzitutto un'occasione per riprendersi la scena dopo che i riflettori restano puntati sul nuovo tandem dem: con Kamala Harris che lo sta superando nei sondaggi e per la prima volta - secondo un sondaggio Financial Times-University of Michigan Ross School of Business - anche nella gestione dell'economia (42% a 41%), che insieme all'immigrazione era un tema dove Trump era sempre stato avanti.

Per The Donald c'è inoltre l'opportunità di raggiungere un pubblico più ampio di quello dei suoi comizi o delle interviste su Fox News, rispolverando il suo vecchio account, quello con cui governava e licenziava in diretta: un profilo sospeso dopo l'assalto al Capitol del 6 gennaio 2021, rispristinato da Musk un mese dopo l'acquisto di Twitter ma mai usato se non una volta, il 24 agosto 2023, per postare la sua foto segnaletica e chiedere donazioni elettorali. Tutti si interrogano se non sia il primo passo per tornare su X, sfruttando la platea dei suoi 88 milioni di follower.

Finora il tycoon, pur incassando anche milioni di dollari dal Pac creato dall'amico Elon, ha preferito restare sulla propria piattaforma Truth social - quotata in Borsa tra alti e bassi - dove però ha solo 7,5 milioni di seguaci. Musk spera in un ritorno che rinnoverebbe l'interesse per X, indebolita durante la sua gestione dalla sua deriva destrorsa e antisemita, dalla carenza di moderazione dei contenuti e dalla fuga degli inserzionisti. Nel frattempo gli tiene bordone sulla piattaforma: l'ultimo attacco e' contro Kamala «la comunista».

«Trump è comprato e pagato da miliardari estremisti e anti-lavoratori, ed Elon sa che Trump gli darà elargizioni fiscali sconsiderate a spese della classe media», gli ha risposto la campagna di Harris, evocando la possibile contropartita per l'uomo più ricco del pianeta che, dopo aver sostenuto il democratico Joe Biden nel 2020 e il repubblicano Ron DeSantis a inizio 2024, ha dato il suo endorsement a Trump il giorno dell'attentato.

Ma oltre al ritorno di The Donald su X, Musk potrebbe avere altre mire. Innanzitutto contenere la contrarietà del tycoon (nonché del suo vice Vance e dei repubblicani) ai sussidi green che hanno contribuito in modo determinante al successo di Tesla. «Sono a favore delle auto elettriche. Devo esserlo, perché Elon mi ha sostenuto con forza. Quindi non ho scelta», ha già virato Trump in un comizio di inizio agosto.

Ma c'è anche chi guarda più lontano: «Tesla non è la sua meta finale», ha osservato Andrew Ward, professore di management alla Lehigh University, sottolineando le partecipazioni di Musk in settori che vanno dall'intelligenza artificiale all'esplorazione spaziale alla neuroscienza. Musk, a suo avviso, potrebbe «sacrificare parte dell'interesse a breve termine in Tesla se ciò soddisferà gli interessi a lungo termine delle sue ambizioni».

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